C’è un suono inedito, maestoso e spettacolare che invade le città del mondo. Proviene dagli alti campanili delle chiese e crea delle vere e proprie colonne sonore urbane che stupiscono. A crearle è il compositore spagnolo Llorenç Barber, conosciuto anche come maestro delle campane.
È suo il merito di aver creato una nuova arte a partire da uno strumento tanto caro alla quotidianità dei cittadini del mondo. Il tintinnio delle campane, infatti, accompagna con costanza le persone ogni giorno al punto tale che queste, ormai, non ci fanno neanche più caso.
Certo è che con la mano di Llorenç Barber, l’attenzione è catturata sicuramente, perché è proprio grazie alle campane delle chiese che l’artista dà vita allo spettacolo musicale più sorprendente e inedito del mondo. Per il musicista, infatti, ogni campanile rappresenta una vasta orchestra da sfruttare.
La campana, in questo senso, rappresenta lo strumento di transito tra cielo e terra, tra visibile e invisibile, che arriva fino a noi grazie ai suoi rintocchi.
Negli ultimi quattro decenni, Llorenç Barber ha viaggiato in tutto il mondo, trasformando il singolo tintinnio di una campana in un’elaborata e univoca sinfonia per ogni città. Insieme a sua moglie ha composto ed eseguito concerti sui campanili in più di 100 città, tra cui Londra, Parigi, Roma, Catania, Udine, Città del Messico e Buenos Aires.
Poiché ogni città è diversa, non esistono due composizioni uguali. I concerti creati da Barber sono frutto del suono diversificato e contemporaneo di tante campane diverse, posizioni geografiche e altezza delle torri differenti. Per organizzare questi spettacoli musicali sui tetti della città, Barber e sua moglie Palacios reclutano volontari da ogni parte del mondo per mettere in funzione anche venti campanili se necessario, per dare il via al concerto. Per alcuni di questi, sono stati impiegati 100 uomini, formati, ovviamente, per suonare le campane.
Il coinvolgimento degli abitanti di una determinata città, nella creazione di queste colonne sonore urbane, è un’esperienza davvero unica perché li rende partecipi della realizzazione di un pezzo unico del patrimonio culturale del territorio stesso. A chi non piacerebbe farlo? Non ci resta che tenere d’occhio la sua attività e attendere il suo ritorno in Italia.