Il suggestivo villaggio sommerso che riemerge solo quando c’è siccità

Emerge ancora dalle acque durante i periodi di siccità, un suggestivo villaggio le cui mura, ormai in rovina, raccontano una storia di ben 2000 anni

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Flavia Cantini

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Sperduto tra i monti Gerês e Amarela, nella regione portoghese del Minho, emerge ancora dalle acque durante i periodi particolarmente secchi, un suggestivo villaggio le cui mura, ormai in rovina, raccontano una storia di ben 2000 anni.

Si tratta di Vilarinho da Furna (o Vilarinho das Furnas), frazione del comune di Terras de Bouro nel distretto di Braga in Portogallo. Oggi, viene definito come “villaggio comunitario estinto“, sommerso dalle acque dell’omonimo bacino idrico, ma non è proprio così: infatti, i resti che tuttora si conservano, porte, finestre e antiche mura, ne mantengono viva la memoria.

La storia del villaggio portoghese oggi sott’acqua

Non esistono elementi certi per datare la fondazione di Vilarinho da Furna, tuttavia, fonti orali riportano che il villaggio venne fondato dai Romani nel I secolo d.C. e che prosperò nel corso dei secoli vantando una grande ricchezza etnografica.

Poi, nel 1967, quando contava quasi 300 abitanti distribuiti su 80 case, iniziò la costruzione di una diga per fornire energia idroelettrica a tutta la regione. Fu in quel momento che il destino di Vilarinho da Furna cambiò radicalmente: tra le proteste, la Compagna elettrica pagò i residenti per abbandonare le loro case, poiché il nuovo bacino avrebbe sommerso completamente l’antico villaggio allagando le aree del fiume Homen.

Nel 1971, l’ultimo abitante lasciò la propria abitazione e l’anno successivo Vilarinho fu inghiottito dall’acqua scomparendo alla vista ma non per sempre.

Di tanto in tanto, quando la diga viene svuotata per pulizia e manutenzione oppure la stagione è molto secca, i muri spogli, i sentieri e le mura del vecchio borgo tornano alla luce mostrandosi in tutto il loro fascino decadente e attraendo l’attenzione di moltissimi visitatori incuriositi.

Le famiglie che hanno dovuto trasferirsi sono ora sparse nelle varie terre dei distretti di Braga e le proprietà di Vilarinho da Furna appartengono ancora ai loro discendenti, ma l’uso della diga è esclusivo dello stato portoghese.

Il museo che ne tutela il patrimonio etnografico

Insieme al villaggio, nel 1972 è stato sommerso anche un cospicuo patrimonio etnografico che oggi è però tutelato e rappresentato nel percorso espositivo del museo dedicato, con particolare riguardo alle attività agro-pastorali, alle esperienze, alle case, allo spirito comunitario della sua gente e alle innumerevoli storie del passato.

Il museo, costruito vicino a São João do Campo impiegando le pietre di due case di Vilarinho e inaugurato dal primo ministro Cavaco Silva il 14 maggio 1989, custodisce un’interessante collezione di abiti, attrezzi agricoli e dipinti raffiguranti la vita quotidiana del villaggio.

Informazioni utili

La storia di Vilarinho da Furna, seppur seppellita sott’acqua, non è scomparsa.

Oltre al museo, durante tutti questi anni sono state molteplici le iniziative di commemorazione e, come accennato, quando il livello dell’invaso scende, il “paese fantasma” o “Atlantide portoghese” si mostra ancora per la gioia e la sorpresa degli abitanti e dei turisti.

Le persone del posto, con barche dal fondo trasparente, offrono l’occasione di arrivare nei pressi del villaggio per cercare di scorgere le rovine: tuttavia, poiché i livelli dell’acqua fluttuano, risulta pericoloso avvicinarsi troppo ed è meglio attendere un periodo di siccità.

La zona, inoltre, è perfetta per passeggiate e trekking lungo sentieri a dir poco sorprendenti.