King Edward Point, la capitale meno popolata al mondo

Alla scoperta della capitale meno abitata del mondo, dove soltanto dieci persone osano sfidare il rigido inverno tra la natura selvaggia

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Flavia Cantini

Content writer & Travel Expert

Content Writer specializzata nel Travel. Per lei il successo è fare da grandi ciò che si sognava da bambini e se, scrivendo, riesce ad emozionare, ha raggiunto il suo obiettivo.

Pubblicato: 2 Settembre 2023 12:20

Immaginando una capitale, il primo pensiero che viene in mente è quello di una vivace metropoli, migliaia o milioni di abitanti, traffico, palazzi e innumerevoli attrattive.

E se, invece, esistesse una capitale che conta una decina di abitanti, un piccolo gruppo di case e, attorno, soltanto natura selvaggia a perdita d’occhio?

Non è fantasia ma realtà. Andiamo a conoscere meglio King Edward Point, la capitale meno popolata al mondo.

King Edward Point, la capitale quasi disabitata

È uno dei luoghi più remoti del pianeta, una terra frastagliata di ghiacciai, un paradiso per la fauna selvatica abbracciato da acque gelide dove, durante l’inverno, la temperatura raggiunge i -15 gradi e soltanto dieci persone hanno il coraggio di restare.

King Edward Point, sulla costa nord-orientale dell’Isola della Georgia del Sud, a circa 1400 chilometri a sud-est delle Isole Falkland, è una stazione di ricerca permanente del British Antarctic Survey, la capitale del territorio britannico d’oltremare della Georgia del Sud e delle Isole Sandwich nonché la “più piccola” per numero di abitanti, all’ingresso di King Edward Cove, una raccolta baia della Cumberland East Bay, accessibile soltanto in barca.

Dal 1909, è la residenza di un magistrato britannico che amministra l’Isola.

In estate, la stazione ospita dalle 20 alle 40 persone, mentre in inverno, come già accennato, sono solamente dieci le persone che osano rimanere al cospetto di un clima davvero rigido e proibitivo.

Tre sono gli ufficiali governativi assunti per vivere e lavorare, a rotazione sovrapposta, presso la stazione mentre il personale del British Antarctic Survey è impiegato a King Edward Point con contratti di 17 mesi: tra di loro vi sono uno scienziato della pesca, un assistente zoologico sul campo, per le foche e i pinguini, due ufficiali di navigazione, un medico, un capostazione e due tecnici, sia elettricisti che meccanici.

L’obiettivo principale delle ricerche è quello di fornire consulenza scientifica per assistere le aree marine protette ma l’attenzione degli addetti ai lavori è rivolta anche alla gestione sostenibile della pesca commerciale intorno all’Isola della Georgia del Sud.

Inoltre, il team ha pubblicato una serie di “progetti” di Gentoo Penguin Tracking per comprendere l’impatto della plastica sulle popolazioni di pinguini.

La vita a King Edward Point, tra il tempo che scorre lento e temperature invernali estreme

È una vita singolare quella che conducono le poche decine di abitanti di King Edward Point, alle prese con un clima rigido, la possibilità di neve in qualunque momento e le temperature che oscillano dai -15 gradi dell’inverno ai 20 gradi dell’estate (anche se l’isola è completamente ricoperta dal candido manto soltanto da maggio a ottobre).

Ognuno a turno cucina, pulisce e prepara il pane, mentre il sabato sera è il momento di un tradizionale pasto formale di tre portate.

Oltre al lavoro e alla formazione in navigazione, ricerca, salvataggio e primo soccorso, c’è anche spazio per l’intrattenimento con attività organizzate in autonomia quali risalite in collina, sci, mezza maratona, regate di modellini di yacht, serate di cinema e un ingresso annuale al Festival cinematografico dell’Antartide.

Accanto ai pochi abitanti, vivono numerosi animali selvatici come pinguini gentoo, pinguini reali, procellarie giganti, elefanti marini, albatros, foche di quattro differenti specie e uccelli nidificanti di 30 specie diverse.