Riapre la Cascata delle Marmore ed è uno spettacolo

È una delle cascate più famose d'Italia e una delle più alte d'Europa

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Ilaria Santi

Giornalista & Travel Expert

Giornalista, viaggia fin da quando era bambina e parla correntemente inglese e francese. Curiosa, autonoma e intraprendente, odia la routine e fare la valigia.

È una delle cascate più famose d’Italia e una delle più alte d’Europa. La Cascata delle Marmore, nella Valnerina, a poca distanza dalla città di Terni, è rimasta chiusa per mesi per colpa della pandemia di Coronavirus. Ma, da qualche giorno, la campana che segna il momento in cui l’immensa quantità d’acqua viene rilascata ha ripreso a suonare.

La cascata è visibile nella sua massima portata a orari prestabiliti, quando cioè non viene deviato il corso del fiume verso alcune condotte forzate per alimentare un imponente sistema di centrali idroelettriche.

Fin dall’epoca Romana, l’uomo ha canalizzato le acque del fiume Velino per farle precipitare nel sottostante fiume Nera.

La Cascata ha origini antichissime: risalgono addirittura al 271 a.C., in piena epoca Romana. In questo periodo infatti il console Romano Manio Curio Dentato ordinò la costruzione di un canale per far defluire le acque stagnanti del Velino verso il Nera, deviando il corso del fiume e formando la Cascata delle Marmore. Il canale era stato reso necessario dai gravi problemi creati dal passaggio del Velino nella pianura reatina, la cui particolare conformazione del terreno creava una palude stagnante pericolosa per la popolazione residente.

Con il tempo, altri interventi sono stati effettuati per contrastare gli allagamenti nel periodo di piena dei due fiumi, che causavano non poche avversità agli abitanti delle zone circostanti. Vennero costruiti due nuovi canali, uno nel 1422 e uno nel 1547, ma il pericolo di inondazioni continuò a persistere. Fu solo con altri due interventi, nel 1601 e nel 1787, che la cascata assunse il suo aspetto attuale.

È così che sono nate queste cascate, alte complessivamente 165 metri e divise in tre salti e rappresentano il mastodontico risultato dell’interazione tra uomo e natur.

Per godersi lo spettacolo, immersi nella rigogliosa natura dell’omonimo parco naturale, basta attraversare uno dei numerosi percorsi e perdersi tra resti archeologici, industriali e opere idrauliche.

Il nome Marmore deriva dai particolari sali di carbonato di calcio che si sedimentano sulle rocce della montagna, il cui riflesso della luce del Sole li fa assomigliare a cristalli di marmo bianco. Marmore è anche il nome del vicino borgo medievale, uno dei borghi più belli della Valnerina.

Ciò detto, ora l’accesso alle cascate ha subìto alcuni cambiamenti. Essendo una cascata a flusso controllato, l’orario di rilasciodell’acqua avveiene nei giorni feriale dalle 11:00 alle 13:00  e dalle 16:00 alle 18:00, mentre nel weekend dalle 11:00 alle 21:00.

Il getto d’acqua della cascata inizia ad aumentare progressivamente, raggiungendo in pochi minuti il suo massimo. Durante il periodo estivo è possibile ammirare la cascata in notturna, grazie a un particolare impianto di illuminazione a led che crea un effetto unico con fasci di luce che valorizzano il movimento della discesa delle acque.

Sulla base delle necessità di distanziamento sociale e per disposizione del Comune di Terni, i sentieri d’accesso alle cascate sono ora a senso unico e sono vietati gli assembramenti.