Su Rai 2 è tornato “Il Collegio”, giunto alla quarta edizione, un docu-reality ambientato nel Collegio Convitto San Carlo di Celana a Caprino Bergamasco.
Qui, 20 adolescenti fra i 12 e i 17 anni sono costretti a vivere come negli Anni ’60, tornando al passato per scoprire come studiavano a scuola i loro nonni.
L’obiettivo è quello di conseguire la Licenza di Scuola Media come si faceva nel 1961, anno del centenario dell’Unità d’Italia, rinunciando all’uso di smartphone, Wikipedia, televisione e Internet, ma soprattutto seguendo la rigida disciplina del collegio.
Tra le materie che i ragazzi devono studiare ci sono calligrafia, economia domestica, ballo e canto corale.
Il compito di istruirli e controllarli, all’interno delle mura del collegio, è affidato a sette professori, un preside e due sorveglianti.
Dormitori divisi fra ragazzi e ragazze, una mensa comune e una sala ricreativa: il Collegio Convitto di Celana, in provincia di Bergamo, torna a vivere dopo anni di silenzio e una lunga storia alle spalle. Tra i suoi illustri allievi ebbe anche quello che poi divenne Papa Roncalli,
Sulla fondazione gli storici sono divisi. C’è chi è certo che sia stato creato nel 1566 da San Carlo Borromeo e chi invece parla del 9 febbraio 1579 come della data di istituzione in cui la struttura viene citata per la prima volta in un documento ufficiale di Papa Gregorio XIII.
In entrambi i casi avrebbe quasi mezzo secolo, durante il quale ha ospitato migliaia di studenti pronti. Da queste mura sono usciti politici, amministratori delegati e autorità ecclesiastiche. Fra i suoi studenti più illustri ricordiamo Angelo Roncalli, futuro Papa Giovanni XXIII, che per un anno frequentò il collegio, ma anche Francesco Nullo, eroe del risorgimento.
Il periodo d’oro è stato alla fine del XIX secolo. Immerso nel verde tra i colli sorgeva questa struttura moderna e riservata a pochissimi, antesignana dei college americani. Enormi dormitori, impianti sportivi, teatro, biblioteca, cucine, refettori e un grande cortile: il Collegio Convitto di Celana presenta un edificio che all’epoca era un vero gioiello d’innovazione. Qui è presente un’immensa collezione di minerali e fossili, ma anche un laboratorio con strumenti scientifici, stalle e orti.