Viaggio alla scoperta della “Perla Nera del Mediterraneo”

È conosciuta come la"Perla Nera del Mediterraneo", ma anche come "l'Isola dell'Immortalità": cosa fare a Pantelleria, un affascinante luogo sospeso tra Europa e Africa

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Serena Proietti Colonna

Travel blogger

PhD in Psicologia Cognitiva, Travel Blogger, Coordinatrice di Viaggio e Redattrice Web di turismo, una vita fatta di viaggi, scrittura e persone

C’è un’isola bellissima, lambita da acque limpide e sospesa tra Europa e Africa, che è un vero e proprio gioiello da scoprire. Una terra baciata dal vento e ricca di sorgenti termali, dove mare e montagne regalano spettacoli unici. Un pezzettino straordinario d’Italia che si trova ancora più a Sud del Sud. Parliamo di Pantelleria, conosciuta anche come la “Perla Nera del Mediterraneo”.

Perché Pantelleria è la Perla Nera del Mediterraneo

Pantelleria, situata a 110 km a Sud Ovest della Sicilia e a 65 km a Nord Est della Tunisia, è uno scrigno di tesori, un gioco di colori e contrasti tra le acque blu cobalto del mare e le maestose rocce scure. Chiamata dai marinai Bent el Riah, ovvero “figlia del vento”, è un’affascinate isola vulcanica, discendente da un’antica eruzione che le ha regalato, ancora oggi, il nome di Perla Nera del Mediterraneo.

Del resto, di color corvino sono i macigni che la formano, come neri sono i suoi scogli. L’ultima eruzione risale al 1891, ma nonostante questo la sua vita geologica è ancora attiva con fenomeni vulcanici secondari molto presenti, situazioni che contribuiscono a caratterizzarla e a renderla più peculiare di quanto già lo sia.

Basti pensare che le rocce acide presenti in questo lembo di terra sono ricche di materiali sodici, unici al mondo ed esistenti solo qui. Per questo motivo prendono il nome di Pantelleriti, frammenti che hanno fatto identificare il periodo di nascita della Perla Nera: circa 500.000 anni fa.

Cosa vedere assolutamente a Pantelleria

In quest’isola, antica quasi come il mondo, la natura incontaminata e la macchia mediterranea dominano incontrastate il paesaggio. La distanza da tutto e da tutti ne ha preservato l’ecosistema, ma anche alcune peculiari tradizioni. Per conoscerla, e inevitabilmente amarla, bisogna armarsi di scarpe buone, e poi il resto viene da sé.

Lago Specchio di Venere, Spa a cielo aperto

La Perla Nera del Mediterraneo riesce a stupire profondamente il visitatore. Infatti, dopo una serie di tornati montuosi e meravigliosi panorami, ecco comparire d’un tratto un bacino d’acqua dalle tonalità che sfumano dal verde chiaro al turchese. Una zona che in determinati periodi dell’anno è circondata da un silenzio ipnotico che conduce in una dimensione surreale: il Lago Specchio di Venere.

Si tratta di un cratere spento di un antico vulcano dove ora sono concentrate sorgenti termali, con acque calde e cariche di zolfo. Il fango, dalle eccezionali proprietà benefiche per la pelle, ne ricopre il fondale rendendolo una vera e propria Spa a cielo aperto.

Grotta di Benikulà, sauna naturale

Non solo Spa a cielo aperto, questa speciale isola siciliana è un’esplosione di sorprese incontenibili come la Grotta di Benikulà, una faglia nella roccia al cui interno, a intermittenza, fuoriesce vapore acqueo a circa 40°C. Una vera e propria sauna naturale abbracciata da un panorama particolarmente suggestivo.

E per raggiungerla, non serve altro che percorre un sentiero immerso nei colori e negli odori della macchia mediterranea che regala una vista mozzafiato sulla piana di Monastero: una distesa di terreni agricoli coltivati a vitigno.

Montagna Grande, paradiso escursionistico

Al centro dell’isola, nell’entroterra di quella che è una terra dalle mille anime, svetta la Montagna Grande, alta 836 metri. Il luogo perfetto per chi ama passeggiare grazie ai numerosi sentieri che attraversano i boschi di lecci e pini marittimi. E, una volta arrivati in cima, si è in grado di dominare con un solo sguardo tutta la Perla Nera del Mediterraneo, e non solo. Durante le belle giornate, infatti, è possibile intravedere i tramonti africani e le coste dell’isola madre, la Sicilia.

Un vero e proprio paradiso per gli escursionisti poiché sono presenti ben 600 specie botaniche, e alcune totalmente autoctone. Ma non solo, Pantelleria è l’unico Parco Europeo a ospitare i nidi di alcuni uccelli: la Cinciarella Algerina e il Beccamoschino.

Acropoli di San Marco e Santa Teresa e i Sesi

Ormai lo avete capito, Pantelleria è un vero contenitore di meraviglie naturali, ma anche storiche. Conserva tracce di migliaia di anni in ogni suo angolo. Tra questi ci sono i caratteristici Sesi, tombe in pietra lavica a pianta circolare al cui interno si nascondono numerose celle.

San Marco e Santa Teresa sono due colline sulle quali si concentravano le principali funzioni pubbliche, politiche e sacre dell’insediamento d’epoca punica e romana. Zone così peculiari che, ogni anno, sono raggiunte dagli universitari di tutto il mondo per condurvi campagne di scavi. I Sesi, dal canto loro, sono delle vere e proprie costruzioni megalitiche provenienti dall’Africa Settentrionale. Un popolo che costruì questi monumenti che, solo nel 1800, si capì fossero sepolcrali.

L’Acropoli, insieme al villaggio preistorico di Mursia e la necropoli dei Sesi, rappresenta uno dei più preziosi siti archeologici di quest’isola posta al centro del Mare Nostrum, da sempre crocevia e punto di incontro delle civiltà provenienti dal continente europeo e da quello africano.

Dormire in un Dammuso

Pantelleria è anche tradizioni, come il Dammuso, una tipica costruzione della zona. E ne conta almeno 7.000 sparsi su tutta la sua superficie che si dividono in luoghi di soggiorno, case private, magazzini diroccati e hotel extra lusso.

Edifici che hanno una storia antica e un valore culturale inestimabile. Infatti, il Dammuso lega il popolo locale all’acqua: queste strutture sono dotate di speciali cisterne, per la raccolta della pioggia, che garantivano alla famiglia autosufficienza e vita in modo naturale e anti-spreco.

Frutto della civiltà araba e del lavoro dei tanti contadini panteschi, il Dammuso tiene conto delle peculiarità di questo piccolo paradiso: il vento, il caldo, la scarsità di piogge e la ricchezza di materiale lavico.
 E quasi sempre, accanto a un Dammuso, si trova una struttura circolare in pietra lavica chiamato “Jardinu” dentro la quale si coltivano alberi da frutto.

Spiagge e Mare a Pantelleria

Perla Nera del Mediterraneo fa rima anche con relax. Certo, essendo un’isola vulcanica è davvero difficile trovare spiagge di sabbia, ma in compenso sono presenti numerose discese a mare rocciose, ma non per questo scomode. Tantissime, infatti, sono le calette, baie e grotte raggiungibili sia dalla terra ferma che dal mare.

Decidere quali visitare tra tutte quelle disponibili rischia di diventare, in base al tempo a disposizione, una scelta ardua. Tuttavia, ci sono alcune che sono impossibili da lasciarsi sfuggire come l’Arco dell’Elefante, zona simbolo dell’isola dove una proboscide di roccia si immerge elegantemente nel blu del mare.

Altrettanto suggestiva è la Balata dei Turchi, uno dei posti più belli di tutta Pantelleria. La strada per raggiungerla è lunga e tortuosa, ma il panorama e i fondali ripagano totalmente le energie utilizzate per farlo. Infine, vale la pena conoscere anche Nikà, luogo in cui vivere l’incredibile sensazione di nuotare in acque marine e sentire la temperatura cambiare improvvisamente. Infatti, da qui fuoriesce acqua calda dal mare, un fenomeno molto particolare.

Insomma, Pantelleria è davvero un posto speciale grazie alla sua potenza geologica, il suo essere figlia di un vulcano, le carezze del vento, le proprietà delle acque, la sua antica storia e l’affascinante mitologia. Caratteristiche che le hanno donato persino il titolo di “Isola dell’immortalità”, dove si vive felici e con la fronte al sole e al vento.