Il presepe vivente di Custonaci, la Natività nella famosa Grotta Mangiapane

Quello della Grotta Mangiapane è uno dei presepi viventi più belli d'Italia grazie anche alla location: qui la sua storia e altre info utili per visitarlo

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Elena Usai

Travel blogger & content creator

La scrittura, il viaggio e la fotografia sono le sue grandi passioni e quando parte non dimentica mai di portare un libro con sé.

Pubblicato: 3 Dicembre 2024 10:10

Chi è cresciuto facendo il presepe insieme all’albero di Natale non può rinunciare all’emozione di vederlo prendere vita. Succede ogni anno in diverse parti d’Italia, dove molte città portano avanti con passione questa tradizione che può essere considerata un’esperienza immersiva a tutti gli effetti. Quando parliamo di presepi viventi è impossibile non citare quello di Custonaci, dove la Natività viene raccontata all’interno della famosa Grotta Mangiapane.

Una location che di per sé è un luogo della memoria, un piccolo borgo incastonato nella roccia che rivive proprio in occasione di eventi come il presepe vivente, giunto alla sua 40ma edizione. Quando vederlo, gli orari e tutte le informazioni utili ve le forniamo di seguito per aiutarvi a organizzare al meglio la vostra visita.

Storia del presepe vivente di Custonaci

Tra i presepi viventi più belli d’Italia spicca quello di Custonaci, una tradizione nata nel 1983 per iniziativa di un gruppo di ragazzi, appassionati di cultura e tradizione popolare, appartenenti all’associazione cattolica della chiesa di Custonaci. L’idea era quella di ricreare la vita agro-pastorale di un tempo affiancata dalle classiche scene della Natività. Ma dove realizzarla? Probabilmente, durante l’ideazione del progetto, non c’erano molti dubbi perché qui, nella piccola frazione di Scurati, si trova la location perfetta: la Grotta Mangiapane.

Chiamata così per via della famiglia che la abitava già nel lontano 1819, la grotta si trasformò ben presto in un piccolo borgo composto da case ricavate nella roccia, abitate da pastori e contadini che vissero qui fino al 1945. Abbandonata per lungo tempo, rifiorì negli anni ’80 proprio grazie all’iniziativa del presepe vivente che, ottenendo fin da subito un grande successo, prosegue ancora oggi emozionando e conquistando tutti i visitatori. Dal 2006, inoltre, il presepe vivente di Custonaci è stato inserito nel patrimonio dei beni immateriali della Regione Siciliana grazie al suo valore culturale e identitario.

Date e orari del presepe vivente di Custonaci

Sono a migliaia i visitatori che arrivano in Sicilia per immergersi nei sapori e negli odori della tradizione offerti da questo luogo scenografico in occasione del presepe vivente. Quest’anno, le date per poterlo vedere sono dal 25 al 29 dicembre 2024 e dal 4 al 6 gennaio 2025, dalle 16:00 alle 20:00. I biglietti, 12 euro per gli adulti e 6 euro per i bambini, sono acquistabili sia online dal sito ufficiale che in loco presso la biglietteria di Via Monsignor Rizzo a Custonaci, aperta durante le giornate della manifestazione.

Dove si trova e come raggiungere il presepe vivente di Custonaci

Come avrete ormai capito, la location di questo presepe vivente è davvero suggestiva. Siamo in provincia di Trapani, nella Grotta Mangiapane situata nella frazione di Scurati, a 3 chilometri da Custonaci. L’aeroporto più vicino è quello di Palermo, che dista 70 chilometri: con l’auto vi basterà prendere la E90 sulla costa e proseguire sulla SS187 seguendo le indicazioni per Custonaci. Se invece volete prendere il treno, la stazione ferroviaria più conveniente è quella di Trapani: da qui potete proseguire con un taxi o con i bus in partenza per Custonaci.

Caratteristiche del presepe vivente di Custonaci

I presepi italiani sono tantissimi e vantano una lunga tradizione, compreso quello di Custonaci. Il presepe vivente organizzato nella Grotta Mangiapane si ispira all’arte contadina dell’Ottocento ed è composto da circa 160 personaggi che rappresentano i mestieri di un tempo, alcuni dei quali ormai scomparsi. Le case, le stalle e gli ovili un tempo vissuti dagli abitanti del piccolo borgo rivivono attraverso pastori, contadini, artigiani e artisti che, in occasione dell’evento, riproducono le attività del passato mostrandole ai visitatori e interagendo con loro.

La particolarità di questo e altri presepi viventi è che, nella maggior parte dei casi, non si tratta di attori, ma di persone del luogo che custodiscono queste tradizioni e decidono di raccontarle per non farle scomparire. In questa edizione del 2024/2025, oltre alle classiche scene legate alla Natività, verrà raccontata anche la storia e la cultura del territorio.

Le diverse scene saranno accompagnate da musiche, canti e balli tradizionali e avrete l’opportunità di assaporare anche i migliori piatti della cucina locale, come la ricotta, il pane cunzato o i biscotti di mandorla.