Cles, dove la natura abbraccia la tradizione: un viaggio nel cuore della Val di Non

Immersa nella Val di Non, Cles offre un viaggio tra castelli, chiese e palazzi storici, dove arte, tradizione e paesaggi mozzafiato si incontrano armoniosamente

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Serena Proietti Colonna

Travel blogger

PhD in Psicologia Cognitiva, Travel Blogger, Coordinatrice di Viaggio e Redattrice Web di turismo, una vita fatta di viaggi, scrittura e persone

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Nel cuore della Val di Non, Cles si adagia lungo le sponde del Lago di Santa Giustina, raccontando con le sue vie e piazze secoli di storia e tradizione. Il paese si sviluppa tra diverse frazioni e rioni, ognuno con testimonianze uniche che spaziano dall’arte alla storia, dall’architettura agli antichi reperti.

Tra le strade, palazzi nobiliari e chiese narrano le vicende di una comunità radicata in un territorio caratterizzato da frutteti, boschi e colline che declinano dolcemente verso la valle. Le storie dei clesiani emergono dai materiali delle costruzioni, dalle incisioni sui portali e dalle iscrizioni degli affreschi, in un intreccio che lega passato e presente.

L’insieme dei luoghi sacri, dei palazzi, dei castelli e delle opere pubbliche trasmette la tenacia di chi ha modellato il paesaggio, preservando memoria e identità.

Cosa vedere a Cles

Pur essendo una realtà di circa 7.000 abitanti, Cles custodisce una concentrazione di testimonianze artistiche e storiche sorprendente. Dalle chiese medievali ai palazzi signorili, fino ai castelli che dominano il paesaggio, ogni luogo rivela aspetti poco noti della vita di valle.

Chiesa di Santa Maria Assunta

Posta al centro della borgata, la Chiesa di Santa Maria Assunta emerge con un profilo gotico-rinascimentale sviluppato tra il 1512 e il 1522. Il portale principale non è da meno, in quanto decorato con un affresco raffigurante l’Annunciazione e lo stemma dei Clesio. Il lato nord, invece, custodisce altri simboli araldici e preziosi affreschi.

All’interno, la chiesa si articola in un’unica navata con una volta gotica sorretta da eleganti archi intrecciati. Tra gli elementi di maggior pregio si segnalano il fonte battesimale del 1598 e raffinati pezzi d’argenteria. Il campanile, con l’orologio antico e i finestroni traforati, osserva la piazza con discreta ma solenne imponenza.

Chiesa di San Pietro Apostolo

Le origini della Chiesa di San Pietro Apostolo risalgono a tempi altomedievali, con primi documenti datati 1348. L’edificio ad aula unica conserva un’abside poligonale e un piccolo campaniletto in facciata. Gli affreschi interni, insieme a un altare ligneo intagliato, testimoniano secoli di devozione. I ritrovamenti archeologici avvenuti nel corso degli anni, tra le altre cose, hanno confermato la presenza di sepolture e strutture di epoca remota, a testimonianza della sua importanza storica come centro religioso della comunità.

Chiesa di San Tommaso Apostolo

Situata lungo l’antica via di collegamento con la Val di Sole e la Lombardia, la cappella, che si pensa edificata nel XIII secolo, mostra tracce di affreschi medievali e pavimentazioni originali in ciottoli e battuto di calce. I restauri del 2003-2005 hanno portato alla luce decorazioni a tappezzeria, iscrizioni rovinate e simboli religiosi tardo-quattrocenteschi, come la melagrana associata alla Passione di Cristo.

Chiesa di Santa Lucia

Nella frazione Caltron, la Chiesa di Santa Lucia risale al 1356 e conserva un’aula rettangolare con volta a botte a costoloni e abside poligonale. Tra le sue mura, a colpire sono l’altare barocco in legno dorato e intagliato e la pala dell’Annunciazione, esempi pregevoli di arte sacra locale, mentre la sobrietà dell’edificio ne sottolinea la funzione comunitaria.

Chiesa di San Vigilio a Pez

L’edificio più antico della borgata è la Chiesa di San Vigilio a Pez, documentato fin dal 991, che in passato fungeva da punto di incontro tra capifamiglia e rappresentanti della popolazione. La struttura presenta un tetto a due spioventi, scandole a cuspide e stucchi cinquecenteschi, tutti elementi che si combinano con affreschi medievali e con l’arte del Trecento e Quattrocento. Recenti restauri hanno rivelato i resti di un cimitero circostante e dettagli architettonici originari, inclusi elementi rituali legati alle celebrazioni liturgiche.

Palazzo Assessorile

Al centro di Cles, il Palazzo Assessorile racchiude ben otto secoli di storia civica. Originariamente costruito attorno a una torre del XII secolo, ha ospitato abitazioni nobiliari, uffici giudiziari e carceri. La facciata tardogotica e rinascimentale è impreziosita da bifore in stile veneziano e da un affresco nordico del 1482. Gli interni, con soffitti lignei decorati e sale affrescate, narrano il prestigio delle famiglie locali e l’evoluzione della città nel tempo.

Castel Cles

Situato su un promontorio, il Castello dei Signori di Cles domina la valle e si riflette nelle acque placide del Lago di Santa Giustina. La fortezza, con possibili origini in una torre di vedetta romana, apparteneva inizialmente a una consorteria comunitaria e successivamente alla famiglia Clesio. Tra i membri più noti spicca Bernardo Clesio, cardinale e principe vescovo di Trento.

Castel Cles, Trentino Alto Adige
iStock@Alberto Masnovo
Il bellissimo Castel Cles

Castel Firmian a Mechel

Il manieristico Castel Firmian, costruito nel 1486 su un preesistente castello, è noto come “Castello dalle cento finestre” per le numerose aperture quadrate che possiede. Varcando la sua soglia, si scoprono soffitti a cassettoni e affreschi mitologici, simboli della fusione tra residenza nobiliare e rappresentanza del potere locale.

Cosa fare a Cles

Il territorio di Cles propone attività culturali, sportive e gastronomiche che permettono di apprezzare il carattere autentico della valle.

  • Mercato contadino: ogni sabato mattina da giugno a ottobre, produttori locali espongono miele, formaggi, ortaggi, frutta e derivati, favorendo la filiera corta e la scoperta dei sapori tipici della valle.
  • Batibōi Gallery: spazio espositivo e laboratoriale dedicato alle arti visive contemporanee, con attività per bambini e adulti, mostre e workshop che stimolano creatività e curiosità.
  • Percorsi in bicicletta o a piedi: le piste ciclabili lungo la valle attraversano frutteti e boschi, offrendo viste sul lago e sulla campagna circostante.
  • Lago di Santa Giustina: zona ideale per chi ama osservare l’interazione tra ingegneria umana e un affascinante paesaggio naturale.
  • Biotopo Palù di Tuenno: zona paludosa che mette a disposizione un habitat raro per numerose specie di uccelli, tra cui martin pescatore, folaga e airone cenerino.

Come arrivare

Il bellissimo borgo di Cles è facilmente raggiungibile in auto da Trento in circa 40 minuti percorrendo 40 km. Pee chi non vuole guidare, c’è l’opzione di salire a bordo della ferrovia Trento-Malé che collega Trento con Mezzana, passando per Cles, con fermate a pochi passi dal centro storico.

In più, è disponibile una rete di autobus che garantisce collegamenti con le principali località delle valli di Non e Sole, consentendo di muoversi agevolmente sul territorio senza necessità di automobile.