Cosa fare alle gole del Verdon, un canyon in Provenza

Lontano dal glamour della costa, l'interno della Provenza è uno scrigno di tesori naturali come le gole del Verdon, considerate il canyon più grande d'Europa

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Elena Usai

Travel blogger & content creator

La scrittura, il viaggio e la fotografia sono le sue grandi passioni e quando parte non dimentica mai di portare un libro con sé.

Pubblicato: 13 Luglio 2024 18:20

Quando pensiamo alla Provenza immaginiamo campi di lavanda, alberghi di lusso, ristoranti stellati e borghi romantici, quelli tanto amati da artisti come Renoir, Picasso o Matisse. Eppure, alle spalle di questo scenario glamour e perfetto si cela un mondo fatto di boschi, villaggi e canyon dai paesaggi naturali mozzafiato. Tra questi, un posto d’onore tra i luoghi assolutamente da non perdere è occupato dalle gole del Verdon, meta d’eccezione per gli sportivi e per gli appassionati del turismo d’avventura.

Le profonde gole del Verdon, un mondo fatto di pietra, verde e acque color smeraldo, spacca la terra per 45 chilometri creando quello che viene considerato il canyon più grande d’Europa. Il fiume Verdon ha la sorgente sul colle d’Allos nelle Alpi Marittime e dopo aver percorso circa 175 chilometri sfocia nel fiume Durance, nei pressi di Vinon-sur-Verdon. L’intera regione era anticamente ricoperta dal mare e solo durante il Terziario si formarono le Alpi con le vallate e le gole.

I rilievi formati da calcare, coralli e fossili sono stati modellati durante la glaciazione e l’opera di erosione delle gole si è compiuta con il lavoro dei fiumi. Il Verdon, scorrendo tumultuoso, ha scavato il suo letto tra le pareti alte e strette delle gole rendendo il paesaggio di quest’angolo di Provenza molto simile a un canyon americano. Sono molte le cose da fare e da vedere per scoprirlo: dai belvedere lungo le strade panoramiche alle passeggiate tra borghi e natura, fino agli sport acquatici più avventurosi.

Gole del Verdon: cosa fare e vedere

Quello delle gole del Verdon è un mondo ruvido, aspro, che durante la bella stagione si anima con le voci dei turisti, degli escursionisti e dei motociclisti che sfidano le strade tortuose scavate nella roccia. Queste offrono percorsi panoramici imperdibili perché ricchi di scorci e belvedere suggestivi. Le vie che si possono percorrere sono principalmente due, situate rispettivamente a nord e a sud delle gole: la Route des Gorges e la Route de la Corniche Sublime.

Se scegliete di percorrere la strada a nord, la Route des Gorges, non perdetevi il Belvedere couloir Samson e il villaggio di Rougon; da questa strada potete anche fare una deviazione e prendere la Route de Crêtes o D23, un percorso ad anello lungo 23 chilometri che offre panorami a strapiombo pazzeschi. La Route de la Corniche Sublime a sud, invece, offre altrettanti punti panoramici da segnare sulla mappa come i Balconi della Mescia o le Falesie dei Cavalieri, dov’è presente anche un ristorante con terrazza. Consigliamo di fare benzina prima di arrivare alle gole perché qui le stazioni di servizio scarseggiano.

Strada panoramica gole del Verdon
Fonte: iStock
Motociclista sulla strada panoramica Route de Crêtes

Sport acquatici, trekking e arrampicata

Come ammirare l’imponenza delle falesie alte fino a 700 metri se non dalle acque del canyon? Dal colore verde smeraldo, tonalità provocata dalla presenza di microalghe, contribuiscono a rendere le gole del Verdon una delle destinazioni più gettonate in Francia dagli amanti dell’outdoor. Tra gli sport più praticati, infatti, ci sono quelli acquatici, durante i quali vi sentirete minuscoli a confronto con l’immensità del canyon! Qui è possibile andare in canoa o kayak, fare rafting, praticare il torrentismo nei crepacci o affittare una barchetta, oltre che divertirsi con tante altre attività come il water rambling, l’acqua-trekking o il floating, un rafting senza imbarcazione pensato per gli sportivi più audaci.

Gli amanti del trekking possono scoprire le gole del Verdon attraverso i suoi numerosi sentieri, come la bellissima via GR4 che parte da Point Sublime e giunge fino alle gole. Un’altra classica escursione è quella lungo il sentiero Martel, chiamato come lo speleologo e torrentista, il primo a esplorare integralmente le gole del Verdon e le sue acque nell’estate del 1905. Questo itinerario è ben segnalato ed è adatto a tutti gli escursionisti, anche se la lunghezza di circa 13 chilometri potrebbe renderlo un tragitto impegnativo. Ricordate di indossare un paio di scarpe adatte e abbigliamento sportivo; inoltre, se non siete pratici della zona, può essere utile una cartina dettagliata della valle. Una passeggiata più breve corrisponde al sentiero Couloir Samson che parte dall’omonimo belvedere.

La camminata nelle gole del Verdon vi permetterà di scoprire tutti gli aspetti di questa valle, dall’alto potrete ammirare l’intero paesaggio e lo scorrere del fiume, scendendo verso la gola vi addentrerete nella vegetazione, a tratti selvaggia. La flora è caratterizzata da boschi di querce e bossi che rappresentano luoghi freschi e tranquilli ai piedi delle alte pareti calcaree.

Il mondo verticale composto dalle alte pareti delle gole è frequentato anche dagli appassionati di arrampicata. In tutto sono presenti più di 800 vie classificate in base al tipo di arrampicata e al livello di difficoltà. Le gole del Verdon sono profonde da 250 a 700 metri: per avvicinarsi a questo sport è indispensabile non soffrire di vertigini! I siti più famosi sono l’Escalès, Baume aux Pigeons, Dérobée e Paroi Rouge.

Il lago di Sainte Croix

Alla fine, il canyon si apre nel lago color smeraldo di Sainte-Croix, un bacino artificiale nato agli inizi degli anni Settanta in seguito alla costruzione dell’omonima diga. Il progetto iniziale prevedeva che, per fare spazio al lago, sarebbe stato necessario ‘affogare’ tre paesi. Gli abitanti furono fatti evacuare e le abitazioni distrutte, per poi essere ricostruite sulle sponde dove oggi sorge il nuovo centro abitato. Dopo un’attenta revisione del progetto, dei tre paesi ne fu sacrificato solo uno: Les-Salles-Sur-Verdon. Oltre che perfetto per praticare numerosi sport acquatici, il lago è utilizzato come spiaggia in quanto le sue acque sono balneabili. Sulle rive troverete diverse attività che vi permetteranno di noleggiare canoe, kayak o barchette a remi.

Gli antichi borghi

Oltre a un paesaggio naturale unico al mondo, le gole del Verdon custodiscono anche un ricco patrimonio storico, artistico e culturale racchiuso nei suoi borghi, uno su tutti Moustiers-Sainte-Marie. Il villaggio, divenuto famoso nel XVII secolo grazie alle sue manifatture in ceramica destinate alla nobiltà francese, costretta a donare i piatti d’oro e d’argento alle casse di Luigi XIV, è un insieme di strade acciottolate e fontane dove un ruolo predominante è svolto dalla cappella di Notre Dame de Beauvoir. Gli altri paesi, da visitare se avete tempo, anche solo per rinfrescarvi o per provare la cucina tipica del territorio, sono Castellane, La Palud sur Verdon, noto agli amanti del parapendio, Aiguines, Trigance e Riez.

Moustiers-Sainte-Marie in Provenza
Fonte: iStock
Il borgo di Moustiers-Sainte-Marie

Come arrivare alle gole del Verdon

Per visitare le gole del Vernon è indispensabile l’auto, così da potervi spostare in autonomia tra una parte e l’altra del canyon. Da Genova sono 340 chilometri, da Milano 470 chilometri e da Torino 430 chilometri: in tutti questi casi vi basterà seguire l’autostrada in direzione Nizza, per poi proseguire lungo la strada in direzione ovest e seguire la strada in direzione di Dignes les Bains fino a Castellane.

Per chi non vuole guidare dall’Italia, può prendere un aereo e atterrare all’aeroporto di Nizza. Da qui le opzioni sono due: noleggiare un’auto o partecipare a uno dei tanti tour organizzati.