Con un’altitudine media di 5.100 metri sul livello del mare, La Rinconada è considerato il centro abitato più alto del mondo. Si trova in Perù, e qui si vive in condizioni a dir poco estreme.
Sito sul fianco occidentale di una diramazione del Nevado Ananea Grande (montagna la cui cima si trova poco spra), La Rinconada vive per la maggior parte dell’anno con temperature sotto gli zero gradi. Eppure, è casa di oltre 50.000 persone, abituate a vivere qui, all’ombra del gigantesco ghiacciaio Bella Durmiente (la Bella Addormentata). Per raggiungerlo, è necessario percorrere una precaria strada di montagna ricoperta d’erba, rocce, polvere e – spesso – ghiaccio. Un viaggio epico, che richiede diversi giorni di percorrenza.
In genere, i turisti a La Rinconada non ci vengono. Non ci sono hotel né ospedali, qui, e neppure troppo controllo da parte del Governo. Senza contare che l’aria, per chi non è abituato a tali altitudini, può rendere la respirazione difficoltosa. È una città poverissima, questa, la cui economia si basa prevalentemente sulle miniere d’oro (non regolamentate) che si trovano nei dintorni. Tanto che, la maggior parte degli abitanti, è composta do ottimisti peruviani che sperano di fare fortuna scovando grossi pezzi d’oro.
Gli uomini che vivono a La Rinconada camminano per mezz’ora ogni giorno per raggiungere le miniere, ricche di gas pericolosi, di mercurio, di cianuro e con una bassa quantità d’ossigeno (le donne non sono ammesse al loro interno). Perché non ci sono infrastrutture qui? Perché i fondatori di quello che inizialmente era solo un piccolo insediamento di minatori non si sarebbero mai aspettati una così enorme crescita della popolazione. Così, la città non ha acqua corrente, la costruzione di una rete fognaria è impossibile e la gestione dei rifiuti è responsibilità dei residenti.
Le irregolari operazioni di estrazione e le scarse condizioni igieniche hanno contaminato il suolo di mercurio, col conseguente avvelenemento di diversi abitanti. Tuttavia, a La Rinconada c’è anche qualche svago: gli abitanti si ritrovano spesso nei locali creati per i minatori, organizzano partite di calcio. E aspettano l’occasione della vita, quella di un enorme pezzo d’oro che possa renderli ricchi.