Situato nella costa nord occidentale del Borneo, stretto tra lo stato malese del Sarawak e il Mar Cinese meridionale, il Sultanato del Brunei è tra i più ricchi e piccoli Stati sovrani del mondo, che si estende tra la bassa pianura costiera dietro la quale si allargano foreste pluviali e colline.
Uno Stato molto ricco, denominato Nagara Brunei Darussalam, cioè “Dimora della Pace”, che presenta meravigliosi paesaggi che incanterà sicuramente il visitatore. Il Sultanato, nella storia del Borneo svolse un ruolo determinante, poiché per un lungo periodo estese la sua egemonia in vaste regioni a nord e a sud dell’isola, dalle zone costiere dei moderni stati malesi del Sarawak e del Sabah all’arcipelago di Sulu, alle isole al largo della punta nord-ovest del Borneo fino a Manila.
Diventato una monarchia assoluta nel 1962, mantenne sempre un una certa autonomia e rifiutò di entrare a far parte della Federazione della Malesia. In seguito, l’attuale Sultano Hassanal Bolkiah, capo della più antica monarchia ereditaria, dichiarò l’indipendenza dall’impero britannico. Oggi il sultano è il supremo capo politico e religioso; tra l’altro, nel 2015 per conservare l’identità e il carattere religioso prevalentemente musulmano del Paese, ha vietato i tradizionali festeggiamenti natalizi.
Il Brunei è diviso in due parti dalla valle del Limbang, che appartiene allo stato malese del Sarawak: il più piccolo distretto orientale di Temburong, un’area di bellezza naturalistica; e più estesa regione occidentale, che comprende il Brunei-Muara, con la capitale Bandar Seri Begawan, il Tutong, una regione agricola con spiagge e parchi, e il Belait, la zona petrolifera. Oggi, ricchezza, grandezza e tradizioni si mescolano in questo lembo di terra prosperoso, soprattutto grazie ai vasti giacimenti petroliferi, al largo della costa occidentale, cui il Paese deve la sua economia. Il sultano del Brunei utilizza parte di questa immensa ricchezza garantendo servizi sanitari e istruzione gratuita per tutti.
Il tour per il sultanato può partire dalla sua maestosa capitale Bandar Seri Begawan. Le cose da vedere nella città sono tante; prima su tutte la moschea del Sultano Omar Ali Saifuddien, eretta nel 1958 e dedicata al 28° sultano del Brunei. La moschea è un classico esempio di architettura islamica, un luogo sacro con le sue torri e la cupola dorata di 52 metri che si riflette sulla laguna circostante è uno spettacolo notevole. A breve distanza dalla capitale si trova anche il campus della Universiti Brunei Darussalam.
Meritano una visita anche il palazzo Istana Nur-ul-Iman, sede ufficiale del sultano: è considerato l’edificio più grande del mondo, con le sue 2 mila stanze, una sontuosa sala del trono e quella delle feste che può ospitare oltre 4 mila persone; e il museo Royal Regalia, dedicato al Sultano del Brunei, con una vasta esposizione di oggetti appartenenti alla monarchia e la collezione di sfarzosi doni che il Sultano – proprietario di sei esclusivi esemplari della Ferrari 456 Venice disegnata da Pininfarina – ha ricevuto da parte dei potenti del mondo.
Gli appassionati della natura possono trovare diverse opzioni di ecoturismo, che spaziano dalle foreste pluviali, alle barriere coralline, dalle isole ricoperte di mangrovie alle spiagge bianche. Si consigliano escursioni nel Berakas Forest Recreation Park situato a 18 chilometri dalla capitale, foresta tropicale umida chiamata “Kerangas” dove scoprire tante specie di alberi autoctone; oppure, nel distretto Temburong, al Bukit Pagon, la vetta più elevata del Brunei, con un’altezza di circa 1850 m nel Parco nazionale Ulu Temburong.
Il Parco nazionale Ulu Temburong, nel distretto orientale Temburong, è la principale riserva naturale del Brunei e dal suo sentiero sugli alberi, il Canopy Walkway, una struttura in acciaio che s’innalza ad una cinquantina di metri, si può ammirare la giungla autentica e selvaggia e molte specie di nasiche, scimmie con la proboscide, in un tripudio di colori e mangrovie che si intrecciano nella foresta tropicale.
Assolutamente da vedere è il Tasek Merimbun il maggiore lago del Paese, nel distretto di Tutong, per una gita fuori porta e un picnic nel verde, ma soprattutto per il birdwatching: attraversando una passerella in legno si può giungere ad una isoletta boscosa dove è comune avvistare aquile e falconi.
Nel distretto di Brunei-Muara, invece, è possibile immergersi nella cultura e nella storia Malay restando nell’area urbana della capitale. Vi suggeriamo un giro in barca o in battello tra i canali a Kampong Ayer, il “villaggio sull’acqua”, che l’esploratore italiano Antonio Pigafetta definì la Venezia dell’Est. Si tratta in realtà di un gruppo di 28 piccoli villaggi – in cui vivono quasi 40 mila persone – collegati tra loro da ponti di legno e percorsi delimitati da palafitte che formano un labirinto complesso navigabile con i taxi d’acqua. Qui la comunità rispecchia lo stile di vita tradizionale del Paese.
Il Brunei ha anche una stupenda zona costiera e bellissime spiagge; noi vi consigliano, nel distretto di Tutong, quelle di Pantai Seri Kenangan, a breve distanza dal centro della città di Tutong, affacciata sul Mare Cinese Meridionale. Nel distretto di Brunei-Muara, la spiaggia di Pantai Muara, a pochi chilometri di distanza da Bandar Seri Begawan, perfetta per fare un bagno con tutta la famiglia; o Pantai Serasa, particolarmente apprezzata per chi pratica sport acquatici come il windsurf o la vela per via dei venti che vi soffiano; qui gli appassionati di immersioni possono trovare diving center che organizzano escursioni e corsi per ottenere i brevetti (Padi).
Il Brunei è uno Stato che offre interessanti attrazioni turistiche; può essere raggiunto dall’Italia con voli di linea, che fanno scalo a Kuala Lumpur, capitale della Malesia, oppure a Bangkok o Singapore, con destinazione finale l’aeroporto internazionale del Brunei, che dista a soli 11 chilometri dalla capitale Bandar Seri Begawan. Il suo clima caldo e umido tutto l’anno e il suo periodo delle piogge concentrato da novembre a marzo ne fanno una destinazione buona per tutte le stagioni, o quasi. Tenete presente che durante il Ramadan, il periodo di digiuno rituale dei musulmani, tutte le attività diurne si fermano.