Kenya

Abbiamo raccolto le info più utili se vuoi partire all’avventura nella terra de “Il Re Leone”, un luogo incontaminato e selvaggio

Informazioni turistiche

  • Valuta Scellino keniota
  • Lingua Swahili, inglese
  • Fuso orario Il Kenya è 1 ora avanti rispetto all’Italia
  • Corrente elettrica 240V/50Hz: prese di tipo G
  • Numeri utili Ambulanza 999, Ambasciata italiana a Nairobi in Kenya - Tel: +254 20 513 7500

Il Kenya, situato nell'Africa orientale, è una terra di straordinaria bellezza naturale e culturale. Confinante a Nord con l'Etiopia e il Sud Sudan, a Est con la Somalia e l’Oceano Indiano, a Sud con la Tanzania e a Ovest con l'Uganda, il Kenya si estende su una superficie di oltre 580.000 km².

Con una popolazione di circa 55 milioni di abitanti, il Paese risulta un mosaico di culture, lingue e tradizioni antiche, con una popolazione accogliente, che rende la visita ancora più piacevole per i turisti.

La capitale del Kenya è Nairobi, una metropoli vivace e moderna che funge da centro culturale, politico ed economico del paese.

Storia del Kenya

Le prime testimonianze storiche risalgono al XII secolo, quando gli arabi fondarono città costiere e avviarono scambi commerciali con le tribù locali, alle origini della cultura swahili, caratterizzata dalla lingua kiswahili e dalla religione islamica. Tra le tribù principali, i Kikuyu, agricoltori Bantu, dominarono la regione; i Masai, tribù locale di pastori semi-nomadi, non minacciarono mai la loro supremazia, contrariamente a quanto spesso si crede, mentre i Kamba avevano il controllo del commercio tra costa e territori interni.

Nel corso dei secoli, i portoghesi si stabilirono lungo la costa, poi sostituiti dai sultani omaniti di Zanzibar. Alla fine del XIX secolo, il Kenya divenne colonia britannica. L’indipendenza fu raggiunta nel 1963 con Jomo Kenyatta, che promosse una politica moderata e filoccidentale, tramite importanti riforme e avviando la modernizzazione e l'industrializzazione del Kenya. Questo ha contribuito anche a rendere il Paese una meta turistica di rilievo a livello internazionale.

Kenya: clima e quando andare

Il Kenya, attraversato dall'Equatore, presenta tre climi distinti: caldo e umido lungo la costa, temperato negli altipiani dell'Ovest e Sud-ovest, e torrido-arido nel Nord e nell'Est.

I mesi più caldi sono febbraio e marzo, mentre quelli più freschi sono luglio e agosto, anche se le variazioni di temperatura sono generalmente moderate. Per le attività balneari, agosto e settembre sono ideali, con temperature più miti e minori precipitazioni; gennaio e febbraio, pur essendo più caldi e afosi, offrono mare calmo e trasparente per le immersioni.

Per le zone aride, luglio e agosto sono lievemente meno caldi, ma il caldo rimane intenso. Per un safari, i mesi migliori sono da giugno a settembre e gennaio-febbraio, tenendo conto delle variabili climatiche. Poco consigliati marzo-maggio e aprile-giugno perché periodi più piovosi, con rischi di allagamenti, soprattutto ad aprile nelle zone interne e a maggio lungo la costa.

Geografia del Kenya

Il Kenya presenta una geografia variegata che si distingue per la sua diversità di paesaggi. La fascia costiera e l'area orientale sono pianeggianti, mentre spostandosi verso Ovest il territorio si innalza progressivamente, con una serie di altopiani e la Rift Valley che attraversa il paese da Nord a Sud. Questa regione è circondata da catene montuose, e la vetta più alta è il Monte Kenya, la seconda cima più alta dell'Africa, dopo il Kilimangiaro.

La costa keniana si estende lungo 536 km lungo l'Oceano Indiano ed è caratterizzata da un litorale generalmente piatto, con diverse isole, tra cui l’isola di Pate, la più grande. Il lago principale è il Lago Vittoria, il più vasto bacino lacustre di tutta l’Africa, seguito dal Lago Nakuru, situato nella Rift Valley, noto per le sue popolazioni di fenicotteri rosa.

Per gli amanti della natura, il Kenya offre numerosi parchi e riserve naturali da esplorare.

Tra i più celebri ci sono il Parco Nazionale di Amboseli, famoso per le spettacolari vedute del Monte Kilimangiaro e la sua abbondante fauna selvatica, inclusi elefanti e leoni, la Riserva Nazionale Masai Mara, una delle destinazioni safari più celebri del Kenya, con un paesaggio mozzafiato di savane e pianure.

Kenya: arte, cultura e festività

Terra ricca di tradizioni culturali, il Kenya vanta molte feste tradizionali e un sentito folklore locale. Tra le celebrazioni, ricordiamo l’Harambee, un festival che celebra l'unità e la solidarietà, e il Mashujaa Day o Giorno degli Eroi, celebrazione e riflessione con danze e canti tradizionali. Questi eventi sono l'occasione per apprezzare i costumi colorati e le cerimonie che onorano la ricca eredità culturale del paese.

Oltre alla componente naturalistica, ovviamente preponderante, ci sono anche attrazioni culturali da visitare, come le Rovine di Gedi, situate sulla costa vicino a Malindi, resti di un'antica città swahili risalente al XIV secolo, con affreschi ben conservati e strutture che raccontano la storia di una società prospera e sofisticata.

Tradizioni gastronomiche keniote

  • Stew - questo stufato di fagioli e carne è un piatto ricco e saporito, perfetto per un pasto sostanzioso.
  • Matoke - una purea di banane verdi, usata come contorno versatile e gustoso. Le banane vengono cotte con cipolle, pomodori e spezie fino a diventare una crema densa.
  • Mkate Mayai - saporita frittella che incorpora uova e carne, spesso servita come snack o pasto leggero. Croccante fuori e morbida dentro, è una vera delizia per chi ama le preparazioni rustiche.
  • Sambusa - croccanti frolle ripiene di carne macinata, tipiche non solo del Kenya ma anche di molte altre culture locali.
  • Mandaazi - frittelle leggere e fragranti, spesso servite come merenda o dessert.
  • Frutta fresca - manghi, papaie, ananas, frutti della passione, arance, uva, banane di molte varietà, noci di cocco e frutti di tamarindo sono tutti dolci e rinfrescanti.
  • Chai - il tè locale, preparato con latte e zucchero.