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Viaggi dell’Elefante, il primo tour operator del lusso sostenibile

di Ilaria Santi

Cinquant’anni fa, Viaggi dell’Elefante è stato il primo tour operator a offrire viaggi nelle mete più esotiche e meno conosciute, ma all’insegna del lusso. Ancora oggi propone esperienze esclusive, sempre più con un occhio alla sostenibilità.

Ci racconta meglio la filosofia Enrico Ducrot, CEO di Viaggi dell’Elefante e che, nel 2001, ha contribuito a creare un campo marino nella Baja California, esperienza da cui è nata la sua passione per l’ecoturismo, tanto da aver organizzato la Ecoluxury Fair, una fiera internazionale sul mondo del lusso e della sostenibilità che si svolge da qualche anno a Roma.

Fondato da Vittorio Ducrot nel 1973, è il più antico tour operator di alta gamma in Italia. Le prime mete di Viaggi dell’Elefante furono l’Indonesia, la Tanzania, la Thailandia, il Kenya, il Messico, l’India, la Siria e la Giordania, il Madagascar e la Polinesia.

Da allora, in ognuna di queste destinazioni si selezionano meticolosamente la sistemazione più confortevole, le guide locali più preparate, gli accompagnatori migliori e le compagnie aeree più prestigiose. Agli inizi organizzava prevalentemente viaggi di gruppo, ma con il passare del tempo e l’abitudine dei clienti a visitare Paesi esotici, si è sviluppato sempre più il viaggio “su misura” o, per usare il termine tecnico inglese, “taylor made”, disegnato sui desideri e sulle abitudini dei clienti, grazie a una squadra di “artigiani” del viaggio qualificati.