Se parliamo di Carnevale, non possiamo non menzionare le maschere, quelle che parlano di tradizioni, di colori, di storie e superstizioni tutte italiane. E se parliamo di maschere, neanche a dirlo, la mente ci riporta immediatamente a quella di Pulcinella, legata indissolubilmente a Napoli nonché simbolo del Carnevale italiano, insieme ad Arlecchino, Balanzone e Rugantino, giusto per citarne alcuni.
Ed è proprio nella città di Pulcinella, che ha fatto di tradizioni, folclore e allegria, mista a follia, il suo marchio di riconoscimento, che sta per iniziare un Carnevale irriverente, inaspettato e sonico che sovverte ogni regola socialmente accettata, che incanta, stravolge e meraviglia, che sorprende sì, ma che è esattamente come lo immaginavamo.
Stiamo parlando di “Sottencoppa – Carnevale sonico napoletano”, l’evento carnevalesco che animerà il capoluogo campano (e non sarà l’unico) durante i tre giorni di festa, 8 febbraio, 1 e 4 marzo, con musica, spettacoli, rituali e maschere che trasporteranno chiunque arrivi a Napoli in quei giorni in un viaggio fatto di culture, visioni e sonorità internazionali.
Indice
Storia del Carnevale di Napoli
Tradizioni, usanze e rituali caratterizzano i Carnevali d’Italia e quelli di tutto il mondo, perché di storie e di folclore, che si sono susseguite nei secoli e sono state tramandate da generazione in generazione, questi sono fatti. E Napoli, così come la Campania intera, non ne sono esclusi.
Le origini del Carnevale di Napoli sono anch’esse antichissime, e legate secondo alcuni alle rappresentazioni teatrali in maschera, di carattere burlesco e irriverente, che si tenevano ad Atella, in provincia di Caserta, già nel IV secolo a.C. Di come si siano evolute le celebrazioni e le usanze nel capoluogo campano nei secoli sappiamo poco, quello che ci raccontano le fonti, però, ci basta a comprendere quanto questa festa sia stata, e sia ancora, di fondamentale importanza per il popolo napoletano.
Le prime documentazioni storiche risalgono al XIV secolo e raccontano di grandi ricevimenti in maschera, conditi da spettacoli, giochi e danze, organizzati dai nobili della città. Qualche secolo più tardi le maschere vennero adottate anche dal resto del popolo per festeggiare in strada.
Durante il dominio spagnolo, infatti, il Carnevale era forse una delle feste più attese in città. Durava un mese, e poco più, e si era già radicata la tradizione del ceppo di Sant’Antonio Abate. Tutto iniziava il 17 gennaio quando, in onore del Santo, le cose vecchie venivano bruciate e tra le luci del grande falò, le persone si riunivano in strada mascherate cantando e ballando.
Anche sotto il regno di Carlo di Borbone i festeggiamenti carnevaleschi mantennero la loro importanza. Fu proprio durante il suo dominio che nacquero i Carri della Cuccagna, dei carri allegorici ante litteram, ricoperti di prodotti alimentari, deliziosi e succulenti, destinati al popolo e allestisti in quella che è oggi la splendida piazza del Plebiscito.
Dai carri allegorici alle feste in strada il passo fu breve: durante i giorni di carnevale i cittadini scendevano per le strade a suon di musica, canti e balli. È di questo periodo la nascita della maschera della Vecchia ‘o Carnevale, un’allegoria che rappresenta l’anno trascorso, e tutto ciò che si vuole lasciare andare in favore del nuovo, e che è rappresentata da Pulcinella a cavallo di una signora anziana.
L’antica tradizione del Carnevale di Napoli oggi vive e prospera nel ventre della città, tra i quartieri e rioni, tra i racconti della gente, tra le maschere e i piatti tradizionali che sono, e rappresentano, uno spaccato della storia carnevalesca.
Non si può parlare del Carnevale di Napoli, infatti, senza menzionare le chiacchiere fritte, il migliaccio e il sanguinaccio. Non manca neanche un ghiotto menù a base di carne, che comprende lasagne, parmigiana di melanzane, braciole e polpette, che viene servito durante la domenica di Carnevale.
Sottencoppa – Carnevale sonico napoletano: le date
Ma come festeggiano gli abitanti di Napoli il Carnevale? Scendendo in strada, con maschere e travestimenti, e unendosi agli eventi che ogni anno popolano la città.
Il 2025 è l’anno del Sottencoppa – Carnevale sonico napoletano, una rassegna culturale che animerà le strade del centro storico con tre giorni di festa, durante i quali si susseguiranno concerti, laboratori e performance audio visive. L’appuntamento è atteso in Piazza Mercato con tre giorni di festa: venerdì 28 febbraio, sabato 1 marzo e martedì 4 marzo dalle ore 19.00 alle 00.00. Non mancano, ovviamente, gli appuntamenti per i più piccoli che potranno celebrare il Carnevale seguendo le orme della tradizione partenopea e le iconiche sfilate.
Gli eventi del Carnevale di Napoli 2025
Concerti, laboratori e perfomance animeranno le strade della città durante i tre giorni di festa. Fulcro delle celebrazioni sarà la storica Piazza Mercato, ma la festa si sposterà anche nella Chiesa di Santa Croce e Purgatorio e nello Spazio Obù di Terzo Luogo.
Concerti
Sottencoppa – Carnevale sonico napoletano anticipa in qualche modo l’esperienza che andranno a vivere tutti coloro che sceglieranno di trascorrere il Carnevale in città. La manifestazione, infatti, vuole essere una celebrazione sonora e visionaria delle tradizioni carnevalesche partenopee che prenderanno vita grazie a ospiti d’eccezione.
Non solo Napoli, però, le tradizioni portate in scena attraverseranno spazi, luoghi e tempi differenti per consentire di vivere un’esperienza senza eguali grazie alla presenza di 14 artisti, locali e internazionali, che saliranno sul palcoscenico della piazza e in quello di un grande tendono che verrà allestito durante i giorni di festa.
Tra questi si annoverano Dan Kinzelman, un quintetto di ottoni guidato dall’omonimo compositore proveniente dagli Stati Uniti che avrà l’onore di aprire il Carnevale, Niño de Elche + Xisco Rojo dalla Spagna, Cormac Begley dall’irlanda, Fuensanta dal Messico e Maria Mazzotta, dalla Puglia, sotto la direzione artistica di Giulio Nocera. Qui di seguito il programma completo dei concerti:
- Venerdì 28 febbraio. Apertura di Dan Kinzelman alle ore 19.30. La serata musicale prosegue con Pleito, Puuluup, Niño de Elche + Xisco Rojo e Syqlone.
- Sabato 1° marzo. A partire dalle 19.15 Curanime, Maria Mazzotta, Fuensanta + Alex Lazaro. Dalle 21.30 Cormac Begley, Azel e dj Travella + kinAct.
- Martedì 4 marzo. Bagarija Orkestar + kinAct collective in Piazza mercato dalle 12.30
Laboratori per i bambini
Il Carnevale è anche, e soprattutto, una festa per le famiglie e per i bambini, motivo per cui durante la rassegna saranno organizzati diversi laboratori per i più piccoli. Le date da segnare in agenda sono sabato 1 marzo 2025 per i bambini dai 3 ai 10 anni, all’interno dello Spazio Obù alle 10.30 e alle 12.00, e martedì 4 marzo 2025 all’interno della Chiesa di Santa Croce e Purgatorio al Mercato , in Piazza Mercato, alle 10.30 e alle 11.30 per bambini dai 6 ai 12 anni.
Il Carnevale di Masaniello
Non mancheranno, ovviamente, parate e sfilate allegoriche. A completare il programma di eventi che si terranno nella città del sole e del mare, infatti, ci sarà anche la terza edizione del Carnevale di Masaniello, un evento che ha come obiettivo quello di riportare le celebrazioni agli antichi fasti ricalcando le orme delle tradizioni partenopee mai dimenticate.
L’appuntamento è previsto sempre a Piazza Mercato il 2 marzo 2025, dalle ore 10.00 alle ore 13.30, con rievocazioni storiche, sfilate di maschere e diverse esibizioni per grandi e bambini. Questo il programma completo:
- Ore 10.00 – Corteo storico per le strade del quartiere, in partenza da Piazza Mercato, con Masaniello e la paranza di Jastemma 10
- Ore 10.45 – La rievocazione storica della rivoluzione culturale di Masaniello all’interno del tendone allestito in Piazza Mercato
- Ore 11.00 – Animazione, giochi e gonfiabili per i più piccoli in Piazza Mercato
- Ore 11.00 – Spettacolo del Clown Giulio Carfora all’interno del tendone
- Ore 12.00 – Parata Disney all’interno del tendone
- Ore 13 – Premiazione della maschera di Carnevale più originale all’interno del tendone allestito in Piazza Mercato
Il Carnevale Sociale a Napoli
Se è vero che il Carnevale è una festa del popolo è altrettanto vero che la città è in mano a quello stesso popolo, motivo per cui ogni anno, nei diversi quartieri di Napoli, vengono organizzati i Carnevali sociali. Cortei tradizionali e straordinari organizzati dagli stessi cittadini che unisco le usanze storiche ai temi sociali e locali. Ecco gli appuntamenti di questo 2025:
- Venerdì 28 febbraio: Rione Materdei ore 10.00, Rione Sanità ore 10.00
- Sabato 1°marzo: Quartiere Capodimonte ore 10.00, Piazza Garibaldi ore 10.00
- Domenica 2 marzo: Scampia ore 9.30
- Martedì 4 marzo: Montesanto ore 14.00, Quartieri Spagnoli ore 15.00
Come raggiungere il Carnevale di Napoli e altre info utili
Raggiungere il Carnevale di Napoli è piuttosto semplice. Il capoluogo campano, infatti, è ben collegato con le altre città d’Italia grazie alla presenza della stazione ferroviaria e l’aeroporto internazionale di Napoli-Capodichino che dista circa 4 chilometri dal centro storico. È altresì possibile raggiungere la città con i mezzi propri.
Quest’anno il cuore della manifestazione si svolgerà in Piazza Mercato situata nel quartiere Pendino e comodamente raggiungibile con i trasporti pubblici o a piedi, per chi alloggia nel centro città. Chi viaggia in treno può raggiungere il fulcro del Carnevale di Napoli con una breve passeggiata: la piazza, infatti, dista dalla stazione ferroviaria appena un chilometro. Anche i Carnevali sociali sono facilmente raggiungibili con i mezzi pubblici (metropolitana e autobus di linea).
Costi
La partecipazione al Carnevale di Napoli, alla manifestazione Sottencoppa e al Carnevale di Masaniello è completamente gratuita. Anche la partecipazione ai laboratori per bambini è gratuita previa prenotazione.