Marche, una regione al plurale per la varietà dell’offerta turistica

Intervista a Stefania Bussoletti, direttrice dello sviluppo economico della regione Marche

Pubblicato: 16 Ottobre 2024 13:06

Ilaria Santi

Giornalista & reporter di viaggio

Giornalista, viaggia fin da quando era bambina e parla correntemente inglese e francese. Curiosa, autonoma e intraprendente, odia la routine e fare la valigia.

Le Marche sono l’unica regione al plurale d’Italia, e questo fatto linguistico è motivo di vanto chi ha il compito di promuoverne il territorio così vario e ricco di attrattive. Ne abbiamo parlato con Stefania Bussoletti, direttrice dello sviluppo economico della regione Marche e direttrice facente funzioni dell’Agenzia per il turismo e l’internazionalizzazione delle Marche (Atim) ad interim in occasione del TTG di Rimini.

Marche, non solo mare

“Le marche sono una regione poliedrica, in mezz’ora si va dalla montagna al mare”, ha spiegato Bussoletti. Tanto che proprio alla 61esima edizione di TTG Travel Experience nello stand della regione c’erano ben 60 operatori turistici, specializzati in arte, cultura, natura per incontri b2b e promuovere l’intero territorio che non è soltanto mare e che può essere scopeto in qualunque periodo dell’anno. Se si è incerti se scelgliere mare o montagna, per le Marche la risposta è “mare E montagna”.

“Abbiamo lavorato molto sulla valorizzazione dei borghi storici per ridare vita a questi luoghi meravigliosi che rischiano di essere spopolati”. Da Urbino ad Ascoli Piceno, le Marche, infatti, custodiscono un patrimonio storico, culturale e artistico unico. In questo senso, la regione ha da poco stanziato delle importanti risorse di programmazione comunitaria, al fine di valorizzare e rendere meglio fruibili i borghi storici marchigiani.

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Le Grotte di Frasassi, nelle Marche

L’importanza dei turisti stranieri

“Inoltre”, ha proseguito la direttrice “stiamo spingendo molto sull’incoming dei turisti stranieri, in particolare dal Nord Europa come Germania, Svezia e Paesi nordici che è un mercato che ci interessa molto, anche perché abbiamo dei voli che arrivano da questi Paesi che stanno lavorando molto bene. A novembre partirà anche un nuovo volo per Barcellona quindi ci interessa anche il mercato spagnolo”.

La promozione turistica regionale, realizzata tramite l’ATIM, infatti, si rivolge non solo al mercato italiano, ma punta anche ai mercati esteri, con un’attenzione particolare a quelli collegati direttamente con l’Aeroporto delle Marche o attraverso gli hub nazionali ed esteri. È emblematico il recente flusso di circa 4.000 turisti nordamericani che, negli ultimi quattro mesi, hanno scelto le Marche come meta delle vacanze, utilizzando proprio questi collegamenti strategici.

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Il paesaggio delle Lame rosse nelle Marche

La regione del buon vivere

Il turismo costituisce una componente fondamentale del tessuto economico regionale, non solo per l’importante afflusso di visitatori, ma anche per il suo impatto trasversale su altri settori economici, generando una sinergia che contribuisce alla crescita di tutta la comunità, scrive la regione in comunicato. Proprio per questo, tra le priorità c’è il potenziamento della promozione turistica regionale, attraverso la valorizzazione delle sue eccellenze territoriali e sull’esperienza del “buon vivere” che caratterizza il territorio.

Questa strategia si articola in più aspetti, dalla celebrazione delle eccellenze enogastronomiche locali, alla qualità dell’accoglienza, fino alla promozione dei paesaggi e dei servizi orientati al benessere della persona. In sintesi, le Marche si propongono come il luogo dove vivere esperienze autentiche e rigeneranti.

Chi viene nelle Marche, inoltre, non può non apprezzare le meraviglie naturali del territorio, tra cui, ad esempio le spettacolari Grotte di Frasassi, le Lame rosse o i paesaggi dei Sibillini. Inoltre, l’offerta verrà arricchita dalla valorizzazione della produzione enogastronomica locale, con particolare attenzione a prodotti di pregio come il tartufo, che rappresenta una vera eccellenza marchigiana e caratterizza le colline della regione da Nord a Sud.

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Il borgo di Sarnano, ai piedi dei Monti Sibillini

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