Cosa vedere a Como: i luoghi imperdibili della città

Avete solo 24 ore per visitare la città lombarda? Ecco un breve elenco di cosa vedere a Como in un solo giorno!

SiViaggia

Redazione

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Un deliziosa località sul suggestivo e omonimo lago, meta ideale per una gita di un giorno. La cittadina si gira comodamente a piedi e offre differenti attrattive oltre l’indiscusso fascino lacustre. Ma se si ha a disposizione poco tempo, a cosa dare la priorità? Scopriamolo insieme.

Cosa vedere a Como: i luoghi di interesse

Escursioni in piccole perle intorno a Como, che regalano panorami mozzafiato, monumenti e statue lungo le vie, piazze in cui fermarsi a mangiare o a fare un po’ di shopping, musei da visitare e le sofisticate ville da ammirare. Cosa vedere a como? Nessuno stress, scarpe comode e sveglia presto per non tralasciare nulla (o quasi).

Il Duomo di Como

Un edificio iniziato nel 1396 e completato nel 1740. Si erge per 75 metri e al culmine del quale c’è la cupola progettata da Filippo Juvara. Presenta diversi stili (gotico e rinascimentale) e un imponente facciata con guglie e pinnacoli. Ricca di decorazioni scultoree tra cui spiccano le due edicole dedicate agli scrittori latini Plinio il Vecchio e Plinio il Giovane, ad opera della bottega di Rodari. Tre navate all’interno e diverse opere importanti, tra cui arazzi del XVI e XVII secolo oltre a dipinti cinquecenteschi di Bernardino Luini e Gaudenzio Ferrari.

Palazzo Broletto

Adiacente al Duomo, è un antico palazzo comunale. Voluto nel 1215 per volontà del podestà Bonardo da Codazzo, venne posto accanto all’antica Cattedrale (dal ‘400 sostituita con il Duomo attuale) a simboleggiare la continuità del potere civile e quello della Chiesa. In stile gotico-romanico con elementi rinascimentali, si compone di due livelli, quella sottostante con arcate e una torre (realizzata con la tecnica del bugnato). Facciata marmorea grigia, bianca e rossa, dopo varie trasformazioni oggi, di proprietà comunale, è sede di mostre e congressi.

Tempio Voltiano Como

Un edificio del 1927 in stile neoclassico voluto dal mecenate Francesco Somaini su progetto dell’architetto Federico Frigerio per celebrare l’inventore della pila Alessandro Volta, in occasione del centenario della sua morte. All’entrata due statue, quella della Fede e quella della Scienza. Nella sala centrale al piano terra sono esposti gli apparecchi, gli strumenti e i dispositivi utilizzati dallo scienziato mentre al primo piano, ritratti, riconoscimenti e pubblicazioni dedicati a Volta.

Scultura “The life electric”

Una scultura recente (inaugurata nel 2015) disegnata da Daniel Libeskind e posizionata sulla diga foranea. Alta più di 16 metri, realizzata in acciaio inossidabile, rappresenta due sinusoidi contrapposte. Si ispira alla grande invenzione di Volta, più nello specifico: “alla tensione elettrica tra i due poli di una batteria” ed è a lui dedicata. Il luogo in cui si trova non è casuale ma è stato scelto come terzo sito tra il Faro Voltiano di Brunate e il Tempio Voltiano di Como.

Funicolare Como-Brunate

Un percorso di 1084 metri che collega Como al cosiddetto “balcone” lariano ovvero Brunate, paesino di montagna che regala splendidi scorci panoramici sul lago di Como. Il viaggio ha una durata di pochi minuti ed è in parte all’aperto, permettendo così di godere della vista mentre si sale. Pendenza del 55%, unico binario e raddoppio a metà tragitto, la funicolare ha permesso uno sviluppo turistico della località collinare. Proprio a Brunate, in località San Maurizio, venne costruito nel 1927 il Faro Voltiano per omaggiare ancora una volta il celebre scienziato.

Cosa vedere a Como: le città sul Lago

Ci sono anche diverse città rinomate che si affacciano direttamente sullo splendido Lago di Como o nelle sue immediate vicinanze, scelte persino da molti vip. Ecco quelle che vale la pena visitare.

Lecco sul Lago di Como

Lecco è la città che dà il nome al ramo orientale del lago di Como, diventato celebre grazie ad Alessandro Manzoni e i suoi “Promessi Sposi”. Non manca ovviamente una statua e un museo dedicato al noto autore che si trova nella villa dove Manzoni trascorse la sua infanzia. Altri luoghi da visitare a Lecco sono: Piazza XX Settembre, la Basilica di San Nicolò, Palazzo Bovara e Ponte Azzone Visconti.

Bellagio sul Lago di Como

Bellagio è un comune situato in una meravigliosa posizione ovvero proprio sulla ramificazione del lago lariano. Un paesaggio suggestivo e pittoresco fatto di vicoli, scalinate e lussuose ville. Villa Melzi e Villa Serbelloni ospitarono prestigiosi ospiti italiani e stranieri tra cui Napoleone Bonaparte, Stendhal e Franz Liszt.

Cernobbio sul Lago di Como

Cernobbio si trova ai piedi del monte Bisbino, luogo di villeggiatura tra i favoriti delle facoltose famiglie comasche e milanesi, nonché set di un celebre film. Anche qui troviamo molto eleganti ville, prima tra tutte la maestosa Villa Erba del 1898, un tempo residenza nobiliare di Luchino Visconti, oggi è un polo congressuale che ospita eventi. Importante anche la cinquecentesca Villa d’Este, oggi trasformata in un hotel.

Isola Comacina

Unica isola del lago, Isola Comacina si caratterizza per un verde lussureggiante e per un passato di cittadella fortificata e di importante centro religioso. Dal 1920 di proprietà dello stato italiano che la affidò all’Accademia di Belle Arti di Brera con lo scopo di costruire un villaggio per artisti. Vennero realizzate tre Case per Artisti su progetto dell’architetto Pietro Lingeri, inoltre, spiccano le rovine della basilica di Sant’Eufemia e la chiesa di San Giovanni.

Altri luoghi di interesse da visitare a Como

Tra gli altri monumenti e luoghi di interessa culturale da visitare a Como ricordiamo alcune ville, chiese ed edifici da non perdere.

Cosa vedere a Como: altri luoghi e attività interessanti

Cosa vedere a Come oltre tutto questo? Basta gironzolare un po’ tra le viuzze e gli angoli nascosti, come si fa spesso quando si visita un posto nuovo. Nel centro cittadino ad esempio, si può ammirare parte del sistema difensivo medievale, che è giunto a noi in buono stato, come i resti delle mura e Porta Torre. Quest’ultima, alta 40 metri, risale al 1192. Costruita per difendere l’ingresso più importante della città, è un esempio di architettura militare di tradizione romanica. Originariamente, c’era una campana posizionata in cima che suonava per comunicare eventuali pericoli agli abitanti.

E come non menzionare il Lungolago! Passeggiare godendo delle meraviglie sul Lungo Lario Trieste e il Lungo Lario Trevi. Per i più sportivi, un po’ di trekking sulle cime circostanti per godere della bellezza sconfinata della natura. Il Monte San Primo (1682 m) si erge proprio nel punto in cui due rami del lago si incontrano, ovviamente nelle giornate più limpide, la vista è incredibile e super romantica.

Il Monte Legnoncino (1711 metri), fratello minore del Legnone decisamente più impegnativo (2609 metri). Tra le più accessibili anche l’Alpe Giumello, dalla parte di Lecco. Il Monte Berlinghera con vista mozzafiato, lo stesso per il rifugio Menaggio e il Monte Grona, roccioso che permette di vedere tutti e tre i rami del lago. Qualche ora, mezza giornata o più giorni è bene scegliere bene l’itinerario scelto e informarsi anche rispetto ai rifugi e alla difficoltà del cammino scelto.

Se invece si sceglie una domenica pigra durante la quale si vuole solo fare una camminata e mangiare qualcosa fuori porta? Quali sono le specialità del posto per rendere ancora più speciali la vostra giornata in quel del lago di Como? Insomma, oltre a scoprire cosa vedere a como, vi diamo qualche suggerimento su cosa mangiare a como! Ovviamente pesce d’acqua dolce quindi ad esempio, il risotto con il pesce persico, il pesce in carpione (fritto) o il pesce in salsa verde (grigliato) oltre il fritto misto di lago.

Non mancano i sapori della montagna e della collina. Sì alla polenta, soprattutto alla polenta Uncia condita cioè con burro, aglio e formaggi. Un piatto tipico della cucina lariana, i Missoltini, gli agoni pescati a maggio, essiccati al sole, conservati a strati con foglie d’alloro e mantenuti sotto pressione in un recipiente chiuso, per alcuni mesi. Si degustano poi dopo breve cottura su griglia con olio, aceto, polenta abbrustolita e vino rosso. Dalla cultura contadina, la verzata. Dolci? La miascia, dalle origine antiche, è fatta con pane raffermo, burro, latte, uova, uvette, zucchero e vino rosso. Buona passeggiata e buon appetito!

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