Partire in aereo è ancora il modo più sicuro di viaggiare: lo studio

La risposta alla domanda: "Qual è il mezzo più sicuro per viaggiare" è sempre la stessa: è l'aereo, dove per morire servirebbero 103.239 anni

Pubblicato: 5 Marzo 2024 07:30

Serena Proietti Colonna

Travel blogger

PhD in Psicologia Cognitiva, Travel Blogger, Coordinatrice di Viaggio e Redattrice Web di turismo, una vita fatta di viaggi, scrittura e persone

Ci sono domande per cui la risposta è sempre la stessa: nonostante il tempo che passa e gli innumerevoli cambiamenti che avvengono nel mondo, il mezzo di trasporto più sicuro è ancora l’aereo. Ad affermare quanto appena detto è la Iata, la principale associazione internazionale delle compagnie aeree.

I dati del report

Il nuovo report pubblicato da Iata in questo 2024 mostra che l’anno precedente, quindi il 2023, è stato il più sicuro in assoluto per volare: ha segnato il tasso di mortalità più basso mai registrato sino ad ora.

Vi basti sapere che, stando alle statistiche, una persona per perdere vita volando dovrebbe viaggiare in aereo tutti i giorni per ben 103.239 anni. In sostanza, si muore ben prima per evidenti ragioni anagrafiche e biologiche.

Nell’anno appena passato, infatti, si è registrato un unico disastro aereo, quello avvenuto in Nepal e che ha tolto la vita a 72 persone. Nel 2022, invece, gli incidenti degli aeroplani erano stati cinque. Ancor migliore è la sicurezza per gli aerei più grandi, a turboventola (come gli Airbus A320 e A350 o i Boeing 737 e 787): non c’è stato alcun incidente mortale.

Nel 2023, tra le altre cose, si sono registrati 37 milioni di voli, una percentuale che rappresenta un aumento totale del 17% di questa tipologia di viaggio rispetto all’anno precedente. Eppure, il tasso di incidenti e il rischio di mortalità sono diminuiti significativamente.

Molto interessante è anche il fatto che lo scorso anno non si sono verificati incidenti mortali o perdite allo scafo che coinvolgessero passeggeri. Si tratta di un traguardo importantissimo e che conferma il continuo impegno per la sicurezza dei passeggeri.

I Paesi a più basso rischio

Sette macro-aree su otto hanno chiuso il 2023 con un tasso d’incidenti mortali pari a zero: Nord America, Centro e Sud America, Europa, Africa, Medio Oriente e Nord Africa, Russia e Stati limitrofi, Asia settentrionale.

Se invece vogliamo prendere in considerazione tutti i tipi incidente, quindi anche quelli senza vittime, a migliorare è la situazione nel nostro continente (0,48 ogni milione di voli), Sud e Centro America (0,37), Asia settentrionale (zero), Medio Oriente (1,16), Africa (6,38) e Russia (1,09). A peggiorare, invece, sono l’Asia-Pacifico (0,62), il Nord America che passa da 0,53 del 2022 a 1,14.

A livello generale, quindi, le compagnie aeree a più basso rischio operano in Europa, Cina, Giappone, Canada, Australia e Nuova Zelanda. Mentre quelle a rischio più elevato provengono da Paesi in via di sviluppo, dove volano aerei più vecchi o in cui la supervisione regolamentare risulta limitata, come il Sud-est asiatico, l’Africa e l’America Latina.

Perché l’aereo è così sicuro

I motivi per cui l’aereo continua ad essere il mezzo di trasporto più sicuro in assoluto sono di varia natura. Ma quel che è certo è che alla base ci sono un’approfondita revisione ingegneristica ed anche una regolamentazione ferrea che migliora giorno dopo giorno.

Un altro dei motivi di questo ampio successo è certamente da individuare nei continui sviluppi tecnologici. Ne sono degli esempi il fatto che gli aerei non vengano più pilotati manualmente con attrezzature di navigazione limitate e che i cockpit in vetro di oggi possiedano delle tecnologie all’avanguardia, che sono fondamentali per limitare i possibili errori umani.

In sostanza, gli aerei sono sottoposti a manutenzione e controlli scrupolosi volti a prevenire qualsiasi problema. Senza dimenticare il fatto che a bordo ci sono due piloti. In più, sono tante le regole da rispettare da parte di tutti, equipaggio e passeggeri compresi.

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