“Trabocchi Line”, scoprire la costa in treno e con bici gratuita

Ora è possibile scoprire in treno il tratto di costa che dall'Abruzzo conduce a Termoli, e il trasporto della bici è gratuito

Pubblicato: 14 Luglio 2020 07:10

SiViaggia

Redazione

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La “Trabocchi Line” è una nuova iniziativa di viaggio targata Trenitalia (Gruppo FS Italiane) e Regione Abruzzo. Una meravigliosa idea lanciata per incentivare il turismo su uno dei litorali più belli d’Italia: la Costa dei Trabocchi.

Fino al 6 settembre, infatti, sarà possibile visitare le spiagge a “dimensione familiare”, come quelle della bella Francavilla, passando per Ortona, San Vito, Casalbordino e Vasto. Ben 60 meravigliosi chilometri di costa che dirigono fino all’incantevole e molisana Termoli.

Ma non è finita qui. Gli amanti delle due ruote, infatti, potranno portare gratis la propria bici in treno. Non a caso da queste parti c’è solo l’imbarazzo della scelta. Infatti, da tutte le stazioni della linea Pescara-Termoli è facilmente raggiungibile la splendida Via Verde, una pista ciclabile attrezzata e adiacente al tracciato ferroviario, dalla quale si può godere di una vista mozzafiato sui faraglioni di Ortona, sui trabocchi di San Vito, Fossacesia e Torino di Sangro, sulla Riserva di Punta Aderci e i promontori di Punta di Acquabella e Ponte Ferruccio. Una bellissima pista ciclopedonale in cui “perdersi” tra testimonianze storiche, riserve naturali e borghi sul mare. Impossibile, inoltre, non fermarsi lungo il percorso e godere delle bontà locali in uno dei tanti ristorantini a ridosso della pista o sugli stessi trabocchi.

Un’immersione totale, quindi, nella vera cultura abruzzese ma anche nelle sue spiagge più belle. Infatti, sono già a disposizione circa 20 corse giornaliere di andata e ritorno che collegano le 3 stazioni di Pescara (Centrale, Porta Nuova e Tribunale) a quelle di questo suggestivo tratto della costa adriatica.

Insomma, un nuovo e interessantissimo servizio che consente davvero di conoscere più a fondo tante meraviglie nostrane. Come gli splendidi trabocchi, antiche macchine da pesca che sorgono come sentinelle sul mare e paragonate da Gabriele D’Annunzio a “ragni colossali” e descritti nella tragedia “Il Trionfo della morte” come “macchine che parevano vivere di vita propria”.

Senza dimenticare, chiaramente, il susseguirsi ininterrotto di calette e insenature, racchiuse tra alte falesie e faraglioni, e lambite da un mare color turchese che toglie davvero il fiato. Un paesaggio altamente spettacolare e selvaggio da cui lasciarsi cullare completamente.

Non ci resta che salire a bordo di un treno della “Trabocchi Line” e ammirare questo tratto di litorale del Belpaese innamorandocene profondamente.

Fonte: iStock
Costa dei Trabocchi, Fonte: iStock

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