In questi giorni a Milano si è svolta la Bit, l’annuale appuntamento con la Borsa Internazionale del Turismo, un momento dedicato agli addetti al settore dove naturalmente il focus è tutto sui viaggi e sulle nuove tendenze ad essi legate, ma non solo.
Infatti, dalla Bit emergono alcuni importanti riconoscimenti come quello riservato per il secondo anno di seguito all’Italia: il Belpaese si è distinto al primo posto in Europa all’interno della classifica dell’European Tourism Reputation Index stilata dall’Istituto Demoskopica.
Ma cosa significa che l’Italia ha la migliore reputazione come destinazione turistica in Europa? Scopriamolo insieme.
Cos’è l’European Tourism Reputation Index
L’European Tourism Reputation Index, appartenente all’Istituto Demoskopika, è un indicatore che misura la reputazione turistica dei Paesi europei. In che modo? L’indice stila la classifica servendosi di un’analisi che si basa principalmente su dati digitali e indicatori sociali.
L’indice si fonda su quattro parametri principali: ricerca e popolarità della destinazione, valutazione dell’offerta turistica, social appeal e visibilità sui portali istituzionali. Per determinare il posizionamento delle destinazioni, vengono dunque monitorati volumi di ricerca su Google Trends, interazioni e follower sui social network ufficiali, pagine indicizzate sui motori di ricerca e recensioni su strutture ricettive, ristoranti e attrazioni culturali. L’analisi coinvolge milioni di dati, tra cui oltre 26 milioni di pagine web, circa 8,3 milioni di interazioni social e la valutazione di oltre 941 mila strutture e attrazioni, restituendo in questo modo una fotografia molto accurata della percezione turistica di ogni Paese e regione all’estero per i viaggiatori e gli addetti al settore, di conseguenza.
I punti di forza dell’Italia (e cosa possiamo migliorare)
L’Italia si è confermata, per l’appunto, per il secondo anno consecutivo al primo posto nell’European Tourism Reputation Index (Etr Index) con 115,5 punti, superando le vicine Grecia (108,4 punti) e Spagna (102,8 punti). Il Belpaese ha ottenuto il primato in due dei quattro indicatori chiave: ricerca e popolarità della destinazione, dimostrando un forte interesse online da parte dei turisti e una valutazione positiva dell’offerta turistica, in cui ha conquistato il secondo posto.
Tuttavia, vi sono alcune note dolenti: infatti, come evidenziato anche nelle parole di Raffaello Rio (direttore di Demoskopica), il punto debole dell’Italia sarebbe quello relativo ai social media, ossia al social appeal, nonché al modo in cui si posizione sui canali istituzionali. Il posizionamento italiano è risultato infatti meno significativo in questi ambiti, dove altri Paesi come Portogallo, Grecia e Spagna hanno sfruttato al meglio i propri canali istituzionali.
Secondo le parole di Rio, l’Italia potrebbe migliorarsi nel settore del turismo adottando un’analisi predittiva più accurata. Cosa significa in altri termini? Questo approccio si adotta cercando di intercettare nuovi segmenti di viaggiatori, anticipando le tendenze emergenti. Inoltre, sarebbe utile per il Belpaese adattare i servizi e promuovere contenuti che rispondano alle aspettative di tali viaggiatori, creando un’offerta più mirata e personalizzata.
L’Italia dovrebbe quindi concentrarsi sul miglioramento della sua immagine, utilizzando i dati – che peraltro ci sono a disposizione, soprattutto dopo l’ultima Bit – per comprendere meglio le preferenze dei viaggiatori anche esteri e rispondere prontamente ai cambiamenti della domanda nel settore dei viaggi.