Il cinema da sempre affascina estimatori e non e a comprenderlo, nel corso degli anni, sono stati anche gli enti territoriali che da un po’ di tempo a questa parte hanno attivato un’efficace attività di marketing sia a livello internazionale che italiano. Quando questo succede si parla di cineturismo, ovvero di quel tipo di viaggio che vede le persone andare a caccia di location cinematografiche e televisive, vale a dire di luoghi utilizzati per le riprese di un film o di una serie televisiva.
Indice
Il boom del cineturismo
Grazie al cineturismo esiste una vera e propria geomappatura delle location che potremmo definire da Hollywood, percorsi cineturistici, guide specializzate e applicazioni multimediali. Non a caso nel nostro Paese le entrate economiche, sia per investimenti produttivi esteri che per ricavati di ordine turistico, sono in costante aumento.
Partendo da questo presupposto il team di PhotoAiD, un’app che aiuta gli utenti a realizzare fototessere per documenti, ha deciso di fare un indagine sulle preferenze e abitudini relative al cineturismo. I risultati sono piuttosto sorprendenti: il 96% degli intervistati ha dichiarato di aver già visitato luoghi associati a film o serie Tv, mentre il 78% è propenso a farlo nel prossimo futuro.
I titoli e i luoghi più gettonati
Stando all’indagine, tra i luoghi più gettonati per il cinetursmo ci sono quelli legati al mago più famoso del mondo: Harry Potter. Ma non solo, tra i titoli delle pellicole che più spingono a visitare set cinematografici svettano Il Signore Degli Anelli e Jurassic Park, anche se il dato più interessante è la costante crescita delle serie Tv.
È il caso di un classico come Friends che è stato ambientato a New York, oppure della recente e bellissima Big little lies che catapulta il viaggiatore a Monterey, in California. Segue poi il Trono di Spade che porta a scoprire posti incantevoli dell’Irlanda del Nord, del Regno Unito, Islanda e Croazia. Poi ancora Squid Game, in Corea del Sud e Sherlock sempre nel Regno Unito.
Ciò che emerge, quindi, è che nonostante il terribile calo post-Covid delle sale cinematografiche, cresce in maniera esponenziale la visione di film e serie Tv tramite piattaforme streaming e con una media di 437 ore di contenuti visionati a persona.
Ed è proprio grazie a questo che il cinetursmo permette una potente esperienza immersiva che funziona ancora meglio nel caso di film o serie che si sviluppano in lunghi archi narrativi. Vi basti pensare alle saghe derivate dai libri di Rowling, Tolkien e Martin che hanno spinto i viaggiatori a investire i propri risparmi per le vacanze prevalentemente per alloggio (60%), trasporti (53%) e visite turistiche (50%) nei luoghi delle riprese.
I motivi che spingono i viaggiatori
Stando sempre a quanto risulta da questa indagine, i motivi che invogliano i viaggiatori verso queste mete sono da rinvenire nell’immersione emotiva e nella possibilità di vivere le città e i paesaggi divenuti familiari attraverso lo schermo, ma anche quello di visitarne i ristoranti, scoprire un luogo significativo con una storia (le Hawaii di Jurassic Park e Lost) o visitare un posto dove la celebrità preferita è stata in passato.
Facendo degli esempi pratici, Jurassic World ha immesso nell’economia delle Hawaii 31 milioni di dollari, a cui si aggiungono i 6,9 milioni di dollari in salari per gli oltre 1.200 lavoratori locali. E a comprendere la potenza di questo tipo di turismo è stato anche Airbnb che continua a lanciare soggiorni a tema basati su Scooby Doo, Moulin Rouge e Queer Eye, mentre la potenza delle narrazioni audiovisive Netflix ha iniziato a collaborare con l’Organizzazione Mondiale del Turismo delle Nazioni Unite (Unwto).
Cineturismo in Italia
E nel nostro Paese? In Italia le Film Commission lavorano in sinergia con gli enti locali. Le location prese di mira dai viaggiatori sono numerose: si va dalla Napoli dell’Amica geniale, dei Bastardi di Pizzofalcone e ora anche del tormentone Mare fuori, alla destinazione storica di Spoleto resa celebre da Don Matteo.
I riscontri, quindi, sono assolutamente positivi, ma ciò non toglie che ci siano ancora ampi margini di miglioramento.
La California del cinema
Della potenza del cineturismo lo sanno bene anche oltre oceano e, soprattutto, in California. Proprio per questo è stato creato, soprattutto in vista dei recenti Oscar, un intero tour dedicato ai luoghi che hanno ispirato alcune tra le migliori pellicole cinematografiche di sempre.
Se si vuole andare alla scoperta dei luoghi iconici dei film più conosciuti, non si può che iniziare il viaggio da Los Angeles, cuore pulsante del cinema di tutto il mondo. La prima cosa da fare è un salto agli Universal Studios per attraversare i set cinematografici ritrovandosi a vivere vere e proprie scene di film con tanto di effetti speciali.
Vale la penna fare una visita anche al Griffith Observatory da dove fotografare la simbolica scritta HOLLYWOOD: del resto è stato sipario di alcuni tra i più celebri film della storia. Tra questi degno di menzione è senza dubbio Gioventù bruciata del 1955 con protagonista un giovane James Dean.
Più di recente, e con precisione nel 2016, è stato La La Land con le sue notevoli candidature agli Oscar a dare ancora più visibilità all’osservatorio. Basti pensare all’iconica scena di ballo tra Ryan Gosling e Emma Stone che è avvenuta proprio all’osservatorio da dove si può ammirare una Los Angeles in notturna, affascinante e poco trafficata.
A poca distanza vale la pena fare un salto presso Angels Flight, una vecchia ferrovia di 118 anni creata a suo tempo per attraversare una delle salite più ripide di Los Angeles.
Un’altra tappa obbligatoria di un movie road in California è Palm Springs, e più precisamente la centrale eolica di San Gorgonio Mountain Pass dove Ethan Hunt schivava le turbine in movimento mentre era appeso a un elicottero in Mission Impossible III. Oppure il Palm Spring Convention Center, luogo in cui si è esibito Bradley Cooper in A Star is Born.
Non meno interessanti sono le location cinematografiche per gli appassionati di Western. Uno di questi è il brullo territorio di Lone Pine, tra il Sequoia National Park e la Death Valley, dove si può ammirare quello che è stato lo sfondo condiviso dai più famosi film western.
Un’altra delle fermate da fare è il Lone Ranger Canyon, situato tra le colline Alabama e Lone Pine, che è una conosciuto per essere stata teatro dell’imboscata che coinvolse Tonto e Ranger Reid in The Lone Ranger e che venne usato anche per rappresentare la campagna spagnola nella quale Russell Crowe galoppò nel Gladiatore.
Infine l’affascinante Mammoth Lakes, località sciistica rinomata in tutti gli Stati Uniti per le precipitazioni di neve annuali generalmente superiori ai 9 metri, ma anche perché la vetta innevata di Mammoth Mountain è stata usata per rappresentare l’Himalaya in Indiana Jones e il tempio maledetto.