La farfalla impazzita, le location del film con Elena Sofia Ricci

La storia di una ebrea romana segnata dalla Shoah diventa un film. Esploriamo i luoghi in Italia che fanno da sfondo alla drammatica avventura

Pubblicato: 29 Gennaio 2025 11:50

Letizia Rogolino

Giornalista specializzata in Travel & Lifestyle

Giornalista, cinefila e anima vagabonda. Ama scrivere di cinema e viaggi, le sue due più grandi passioni da sempre. Toglietele tutto ma non i road movie, i dolci e il mare.

La storia vera di Giulia Spizzichino rivive nel film tv La farfalla impazzita, in onda su Rai1 mercoledì 29 gennaio in prima serata. Diretto da Kiko Rosati e interpretato da Elena Sofia Ricci, quest’opera è liberamente tratta dal libro omonimo scritto da Giulia Spizzichino insieme a Roberto Riccardi.

Giulia Spizzichino, una donna ebrea romana segnata dallo sterminio nazista della sua famiglia, affronta i fantasmi del suo passato mezzo secolo più tardi, quando Erich Priebke, esecutore materiale della strage delle Fosse Ardeatine, viene rintracciato in Argentina. I parenti e gli amici l’hanno chiamata così, “farfalla impazzita“, fino al 14 dicembre 2016 all’eta di 90 anni quando ha smesso di sbattere le ali senza trovare pace.

Giulia aveva solo 17 anni quando c’è stata una retata nel Ghetto di Roma il 16 ottobre 1943; ha assistito all’arresto del nonno, dei cugini e degli zii, per poi vivere un periodo buio di persecuzione, fughe per la sopravvivenza, fino al termine della guerra. L’orrore di quel periodo però non l’ha mai abbandonata e nel film la troviamo anni dopo, nel 1994, che ripensa al passato e riapre una ferita mentre le autorità italiane stanno chiedendo l’estradizione del criminale nazista responsabile della fucilazione alle Fosse Ardeatine.

Una storia che merita di essere raccontata e che negli occhi di una intensa Elena Sofia Ricci permette di leggere il rispetto e la dedizione con cui ha affrontato questo personaggio per tutto l’arco narrativo del film. “Ho letto il libro, ho visto tante interviste a Giulia Spizzichino e ho cercato di capire quel dolore pur non avendo una storia di sofferenza così forte come lei. Noi interpreti dovremmo riuscire a metterci nei panni dei nostri personaggi e in questo caso a empatizzare, o meglio a patire con loro. E io, studiando come si esprimeva, come si muoveva, e soprattutto il suo sguardo che mi ha colpito molto. Non guardava mai in basso o il suo interlocutore, ma sempre fissa nel suo passato, quei morti di cui lei parla lei li vede” ha raccontato l’attrice in conferenza stampa a Roma.

Fonte: Ufficio stampa Rai
Una scena del film La Farfalla Impazzita a Santa Marinella

Dove è stato girato

La Farfalla Impazzita è stato girato in Italia, soprattutto tra Roma, Tivoli, Santa Marinella e il Trentino-Alto Adige. Esploriamo nel dettaglio alcune location reali che sono state utilizzate per alcune scene del film con Elena Sofia Ricci per non dimenticare la Shoah e la parte più oscura della Seconda Guerra Mondiale.

Roma

In gran parte Roma ha fatto da sfondo alla storia di Giulia Spizzichino sul piccolo schermo. Nel ghetto ebraico nei pressi del Portico d’Ottavia e il Teatro Marcello, infatti, ha inizio la sua vita e il suo incubo negli anni 40. In particolare tra i luoghi che la produzione ha scelto per il film possiamo riconoscere un negozio di tessuti che si trova in Via Sistina, la Tribuna Militare di via delle Milizie in zona Prati, l’hotel River Palace, gli studi RAI Leonardo Da Vinci e l’Auditorium Antonianum che appare come la Sede Madres e Abuelas de Plaza de Mayo. La casa della protagonista, invece, si trova in via Giosué Borsi, una strada stretta che collega piazza Santiago del Cile con via Ruggero Fauro e in salita con Via Alberto Caroncini.

Santa Marinella

Alcune scene del film sono state realizzate nei dintorni di Roma. Per esempio la villa sul mare che si vede è a Santa Marinella. Giulia Spizzichino passeggia sulla spiaggia tra riflessioni e ricordi in più di un’occasione. Santa Marinella è una località della costa dell’Etruria meridionale, nella Maremma laziale e si affaccia sul Mar Tirreno. Definita “la perla del Tirreno, presenta diverse spiagge per oltre 22 km vicino Roma, dove gli appassionati di surf trovano il giusto habitat per sfidare le onde. Per gli amanti della storia, inoltre, la città offre diversi siti archeologici da vedere come Castrum Novum, Pyrgi, Punicum e i Ponti Romani con castelli e altre rovine romane. Il centro storico si visita facilmente a piedi con vie pittoresche e signorili con ville liberty.

Tivoli

Tivoli è protagonista in alcuni momenti con il centro storico, la casa della famiglia Di Consiglio e il negozio di giocattoli che mostrano alcune parti di questa piccola cittadina dove sono state ricostruire alcune scenografie anni 40 per l’occasione. Sette sono stati i Di Consiglio uccisi alle Fosse Ardeatine come racconta Spizzichino nel suo libro. Chiamata Tibur nell’antichità, Tivoli è situata ai piedi dei Monti Lucretili e incorniciata dalla natura, pertanto offre diverse possibilità di escursioni e passeggiate all’aria aperta. Si possono votare molte ville celebri Patrimonio UNESCO ed edifici sontuosi come la Cattedrale di San Lorenzo, la Chiesa di Santa Maria Maggiore, la Chiesa di San Biagio, per citarne alcune.

Villa Adriana è sicuramente una delle mete più importanti della zona, costruita nel 126 a.C. dall’Imperatore Adriano come sua residenza ufficiale. Poi Villa d’Este del Cardinale Ippolito II d’Este, è un esempio di architettura rinascimentale su due piani con stanze ricche di affreschi dei migliori pittori manieristi. Inoltre si può visitare Villa Gregoriana di Papa Gregorio XVI che risale al 1834, e l’antica acropoli della città dove si trovano il Tempio di Vesta e il Tempio della Sibilla.

Fonte: iStock
Villa Adriana a Tivoli

Anguillara Sabazia

Le scene ambientate alle Fosse Ardeatine del film sono state girate ad Anguillara Sabazia, un borgo incorniciato dal lago di Bracciano a pochi chilometri da Roma. Prende il nome da un’antica villa chiamata Angularia per la sua posizione su un punto della costa con un angolo stretto. Di impronta medievale, questa piccola perla del Lazio è perfetta per una piccola fuga dalla grande città e offre molte cose da vedere come la Fontana delle Anguille nella piazzetta del belvedere, la chiesa di San Francesco, la chiesa della Madonna delle Grazie. E una curiosità della zona è che sotto il lago di Bracciano c’è un villaggio neolitico di 8000 anni fa che si trova precisamente in località La Marmotta.

Trentino-Alto Adige

San Carlo de Bariloche, il quartiere tedesco e la casa del criminale nazista Priebke sono stati ricostruiti a Merano e Senales Bolzano, location nel cuore del Trentino-Alto Adige. “San Carlos de Bariloche era davvero strano, sembrava un luogo alpino, regnava una inaspettata quiete, nessuno sembrava al corrente di quel crimine così lontano nello spazio e nel tempo. Non incontrai Priebke, per fortuna, questa sofferenza mi fu evitata” dichiarò Spizzichino in una intervista del 2013. E aggiunse: “Quando arrivai a San Carlos de Bariloche, in Argentina, nel maggio del 1994, nessuno sembrava dare un peso a quell’uomo con la sua attività appartata, nessuno che conoscesse l’esatto passato del capitano delle SS Erich Priebke”

Merano

Merano è una piccola cittadina con 40.000 abitanti che parlano sia italiano che tedesco e il centro storico di carattere medievale è circondato da montagne medie e alte, ma non mancano anche suggestive valli caratteristiche del luogo. Popolare destinazione turistica Merano è attraversata dal fiume Passirio e la vita urbana si svolge da sempre intorno al quartiere Steinach e ai portici dove si può passeggiare ammirando le vecchie mura della città. Al centro c’è anche il quartiere Maia Alta da vedere, e Castel Trauttmansdorff che si può raggiungere con una bella passeggiata lungo il sentiero Sissi. I giardini botanici con 80 mondi di giardini e le moderne terme con 25 piscine sono tra le cose da vedere assolutamente se si capita da quelle parti.

Fonte: iStock
Città di Merano

Val Senales

In provincia di Bolzano c’è il piccolo comune di Senales che domina la valle omonima ricca di storia e cultura. Tra le attrazioni da visitare c’è Castel Juval e il suo Museo arroccato su un’altura. Eretto nel 1250 questo edificio medievale è la residenza estiva del famoso alpinista Reinhold Messner e il museo che è all’interno è dedicato al mito della montagna con cimeli tibetani e opere da collezione. Da non perdere poi il sito archeologico dove è stato rinvenuto Ötzi, la mummia del ghiaccio. Inoltre è possibile visitare la Certosa degli Angeli, un centro monastico attivo dal 1326 al 1782 con una visita guidata bilingue che prevede escursioni tra chiostri e stanze avvolte in un’atmosfera mistica insolita.

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