Un luogo dove non si sa dove finisce la bellezza della natura e inizia quella artistica e architettonica, così bene integrate tra loro da regalare ai visitatori un viaggio a dir poco unico, alla scoperta du borghi che sprigionano fascino antico e immutabile, immersi in paesaggi dalle tinte fiabesche. Qui, ogni scorcio è pronto a trafiggere occhi e cuore. Oggi vi portiamo alla scoperta della Valle Umbra e di alcuni dei suoi gioielli imperdibili. (In foto, un bellissimo scorcio della Valle Umbra nei pressi di Spoleto).
Partiamo da Assisi, perla più famosa della Valle Umbra, dato che è una delle destinazioni spirituali più note e visitate d'Italia. La città, la Basilica Papale di San Francesco, quella di Santa Maria degli Angeli e gli altri luoghi francescani, costituiscono un sito straordinario, inserito nella lista del Patrimonio Mondiale dell'Umanità, quale rappresentazione di un insieme di capolavori del genio creativo. “Un esempio unico di continuità di una città santuario nel suo ambiente naturale dalle sue origini umbro-romane e medievali fino ai giorni nostri, rappresentato dal paesaggio culturale, dagli insiemi religiosi, dai sistemi di comunicazione e da un tradizionale uso del territorio”, commenta l'UNESCO. Imperdibile.
Città antichissima e affascinante come poche, Spoleto presenta, insieme al territorio che la circonda, una stratificazione di testimonianze dell'evolversi millenario della natura e del suo rapporto con l'essere umano e le sue opere. Non stupisce che se ne infatuarono visitatori d’eccezione, come Giosuè Carducci e Gabriele D’Annunzio, che decantarono le bellezze del paesaggio, Michelangelo Buonarroti, pittori come l’inglese William Turner, il romanziere francese Stendhal, che espresse grande ammirazione per “la passeggiata”, il tratto di strada, oggi Viale Matteotti, che dal centro storico si insinua tra il verde dei colli circostanti. Il Ponte delle Torri ispirò, inoltre, lo scrittore tedesco Johann Wolfgang Goethe, in una delle pagine più belle del suo "Viaggio in Italia". Un luogo da scoprire fino in fondo.
Tra le attrazioni da non perdere nella Valle Umbra c'è l'affascinante Tempietto del Clitunno, piccolo sacello a forma di tempio, fiore all'occhiello di Campello sul Clitunno, considerato uno tra i più interessanti monumenti altomedievali di tutta la regione, nonché tra i sette gioielli dell'arte e dell'architettura longobarda in Italia inseriti nella lista del Patrimonio mondiale dell'UNESCO. Si può ammirare questa meraviglia realizzata nel V secolo, nella frazione di Pissignano, lungo il declivio del colle di S. Benedetto che domina la valle, una posizione altamente suggestiva già descritta da Plinio il Giovane come un luogo coperto da "antichi e ombrosi cipressi ai cui piedi scaturisce una fonte che forma un laghetto".
Una volta a Campello sul Clitunno, oltre a visitare lo splendido borgo fortificato in provincia di Perugia, non perdetevi un'escursione al Parco Naturalistico delle Fonti del Clitunno, uno spettacolo della natura che si rivela un'oasi di pace per i visitatori e che in passato ha ispirato tantissimi scrittori e poeti illustri, tra cui Virgilio, che cita le Fonti del Clitunno nelle sue "Georgiche", Giosué Carducci, che dedicò a questo luogo una delle sue "Odi Barbare", intitolata proprio "Alle Fonti del Clitunno", e George Byron che, durante il suo pellegrinaggio in Italia, passò di qui, descrivendo le Fonti come “il più grazioso fiumicello di tutta la poesia".
Un'altra perla della Valle Umbra da non lasciarsi sfuggire è il borgo di Spello, che Cesare ribattezzò "Splendidissima Colonia Julia". La sua grandezza è testimoniata dai resti della cinta muraria e dalle monumentali porte, oltre che dalle innumerevoli attrazioni che illuminano gli occhi a ogni passo. Conosciuto soprattutto per le magnifiche Infiorate, ha tanto da offrire ai visitatori in tutti i periodi dell'anno, come una passeggiata nella celebre via Torre Belvedere, considerata una delle strade più belle al mondo. Il luogo perfetto per gli amanti dei viaggi nel tempo e nella bellezza.
La Valle Umbra custodisce borghi talmente magici da aver ispirato le penne o i pennelli più illustri. Tra questi è incluso anche Trevi, il cui paesaggio ha suggestionato a tal punto Giacomo Leopardi che il poeta decise di descriverlo nel suo poemetto “Paralipomeni della Batracomiomachia”. Dai panorami ai luoghi sacri, dagli antichi caseggiati agli eleganti palazzi, qui ci si innamora di ogni angolo.
Ta Assisi e Spoleto, ci si imbatte in un altro borgo imperdibile, quello di Bevagna, sospeso in un eterno Medioevo, con la bellezza immutata di quando era “Mevania”. Uno scrigno di tesori incastonato nella Valle Umbra che va assolutamente visitato, anche perché si possono scoprire ancora gli antichi mestieri medievali nelle suggestive botteghe situate nel centro storico. Da non perdere anche il piccolo laghetto, localmente denominato “Accolta“, nei pressi del torrione quattrocentesco della porta dei Molini, su cui si affaccia un lungo lavatoio pubblico dove le donne, fino a non molti anni fa, andavano a lavare i panni.
Adagiata nella piana della confluenza dei fiumi Topino e Menotre, Foligno è un'altra perla da vedere assolutamente nella Valle Umbra, con i suoi dolci rilievi collinari e i contrafforti della dorsale appenninica. Tante le attrazioni di pregio, ma sicuramente non potete perdervi una visita a Palazzo Orfini dove si trova il Museo della Stampa, preziosa testimonianza sulla produzione della carta e sull’editoria folignate dal XV secolo a oggi. Pensate che proprio qui, l’11 aprile 1472 fu stampata la prima edizione della Divina Commedia.
Il nostro viaggio alla scoperta della Valle Umbra si conclude a Montefalco, che si mostra ai visitatori con il suo splendido centro storico trecentesco. I legami tra arte e storia del borgo si intrecciano nello straordinario Complesso museale di San Francesco, a pochi passi dalla piazza centrale, il cui cuore è la Chiesa di San Francesco con il celebre ciclo di affreschi di Benozzo Gozzoli sulle storie della vita del santo. Un vero gioiiello.