Lungo la Strada del Vino dei Colli Euganei, le tappe imperdibili

Un territorio fatto di bellezze naturalistiche, ma anche di borghi, località termali e beni culturali unici in Italia

Pubblicato: 24 Ottobre 2022 16:55

Ilaria Santi

Giornalista & reporter di viaggio

Giornalista, viaggia fin da quando era bambina e parla correntemente inglese e francese. Curiosa, autonoma e intraprendente, odia la routine e fare la valigia.

I vigneti che corrono lungo tutta la Strada del Vino dei Colli Euganei sono solo il fil rouge che accomuna un territorio fatto di bellezze naturalistiche, ma anche di borghi, località termali e beni culturali unici in Italia.

Questa zona, che comprende i cento colli che si elevano improvvisi dalla terra piatta, è il frutto di eruzioni vulcaniche avvenute milioni di anni fa si trova nel centro della Regione Veneto, in provincia di Padova. Un territorio tutto da scoprire. Vi spieghiamo perché andarci si rivelerà una vera e propria scoperta.

Cantine e vigneti

I Colli Euganei, dall’inconfondibile forma a piramide, sono vocati alla vite da quando i Paleoveneti della civiltà “atestina”, tra il X e il V sec. a.C., vi introdussero per primi questa coltivazione. Qui, produrre vino è da sempre un’arte, favorita dalla morfologia delle vigne e dal clima particolarmente propizio. Ci troviamo nei monti più a Sud del Veneto, dove le vigne crescono accanto ai fichi d’India e, grazie al benefico influsso del mare e al terreno vulcanico, regalano vini caratterizzati da note mediterranee e minerali di grande carattere.

Il paesaggio che si sviluppa tutt’intorno è un susseguirsi di borghi e castelli medievali, di ville rinascimentali e dimore patrizie, di chiese, di monasteri ed eremi tuttora abitati da benedettini e camaldolesi, molto amati da personaggi illustri come il Petrarca, Goethe, il Foscolo e persino Lord Byron e Percy Bysshe Shelley. Un piccolo scrigno di tesori racchiusi all’interno di un’isola naturalistica protetta dal Parco Regionale dei Colli Euganei.

Le località termali

Ai piedi dei colli, le Terme Euganee sono la più grande zona termale d’Europa, luogo di benessere, famoso per la fangoterapia. Da millenni, in questo territorio affiorano dalle profondità della terra le acque termali, che hanno dato alle Terme Euganee una fama a livello internazionale. Tra le località più celebri c’è Montegrotto Terme. I primi documenti attestano che lo sfruttamento dell’acqua termale qui è iniziata nell’Età del ferro, ma fu con l’arrivo dei Romani nel 49 a.C. che vennero realizzate le prime vere terme. Della loro presenza ne è testimonianza ancora oggi la Villa romana di via Neroniana.

Fonte: iStock - Ph: Photographer
Montegrotto Terme

Non è da meno Abano, dove le antiche terme occuparono una vasta area sul versante orientale dei Colli Euganei e raggiunsero il massimo splendore in età imperiale. Secondo alcune fonti, l’origine del nome della città deriva proprio da “Aponus”, il dio delle acque termali. Queste località termali sono votate da sempre al turismo, legato agli stabilimenti e alle acque clorurato-sodiche bromo iodurate litiose, radioattive, termali che sgorgano a 87°C, conosciute fin dall’antichità.

Ma di località ternali ce ne sono molte altre, più piccole e meno note, ma che offrono un’eccellente ospitalità, come Galzignano che divenne molto celebre in epoca rinascimentale, quando molte famiglie nobili decisero di costruirvi le loro splendide ville.

Ville e castelli

Tanti i palazzi che puntellano i colli e che meritano una visita. Tra i più spettacolari c’è sicuramente il Castello del Catajo a Battaglia Terme, considerato la Reggia dei Colli Euganei. Questo particolarissimo palazzo che sembra uscito da un libro di fiabe ha una storia incredibile che parte dalla famiglia Obizzi che nel Cinquecento ha deciso di dare vita a un meraviglioso luogo di delizia. Si tratta di un palazzo dalle enormi dimensioni, circondato da 40 ettari di parco al cui interno ci sono ben 350 stanze.

Fonte: @Strada del Vino dei Colli Euganei
Il Castello del Catajo

Le pareti delle stanze sono ricche di immagini di crociate, di battaglie terrestri e navali, di matrimoni e di tragici assassini, frutto dell’opera di Giovanni Battista Zelotti, discepolo di Paolo Veronese e stimato esponente della pittura veneta rinascimentale. I suoi affreschi, ingentiliti da allegorie e festoni con putti e fiori, sono anche splendidi esempi della pittura d’illusione, con paesaggi ed elementi architettonici a trompe-l’oeil.

Con l’estinzione degli Obizzi, nel 1803, il castello divenne proprietà della famiglia Asburgo Este che lo resero una reggia internazionale adatta a ospitare i sovrani di mezza Europa. Tuttavia, nel XIX secolo il castello venne lentamente abbandonato finché non venne recuperato due secoli dopo e restaurato rendendolo il gioiello che è oggi. Ospita matrimoni ed eventi privati.

Un altro palazzo imperdibile è Villa dei Vescovi, un bene del FAI, che si trova a Torreglia. Costruita a metà del ‘500 come dimora di campagna per il Vescovo di Padova Francesco Pisani, con la collaborazione di Giulio Romano – lo stesso di Palazzo Te a Mantova – rappresenta il primo modello di residenza rinascimentale del Veneto come luogo d’ozio. Lo stesso Romano commissionò gli splendidi affreschi interni a un pittore fiammingo che scelse di rappresentare ciclo decorativo sul rapporto che l’edificio ha con la natura che lo circonda.

Fonte: @Mauro Ranzani - FAI (Fondo Ambiente Italiano)
Villa dei Vescovi, uno dei Beni del FAI nel Veneto

Nel corso degli anni, varie modifiche sono state apportate alla villa, in base al gusto del tempo e agli stili artistici. Sono stati aggiunti, per esempio, la grotta di Nettuno e i giochi d’acqua. Nel 1962, la villa venne venduta alla famiglia Olcese – che ancora oggi occupa parte della proprietà – che la donò al Fondo Ambiente Italiano che la riportò al massimo dello splendore. Da poco è stata anche aperta un’enoteca tra le mura della villa dove degustare i prodotti e i vini del territorio. Inoltre, ci sono due appartamenti che possono essere affittati per vivere un’esperienza davvero memorabile.

Un’altra villa imperdibile è quella privata del Parco Frassanelle a Rovolon, la cui visita guidata viene fatta direttamente dalla proprietaria, la contessa Francesca Papafava dei Carraresi, la cui famiglia possiede la proprietà fin dal XIII secolo. nata come casino di caccia, fu completamente trasformata nel 1800 fino ad assumere l’aspetto odierno di edificio neoclassico severo a pianta quadrata.

Fonte: @Strada del Vino dei Colli Euganei
Il Parco Frassanelle e la villa

Appena fuori dalla villa si trovano due chiesette speculari: una è ancora oggi consacrata e dedicata a S. Marina, l’altra, invece, è la casa dove abitava il capo giardiniere con la famiglia. Durante la Seconda guerra mondiale, ospitò Novello e Bianca Papafava e i loro quattro figli più grandi mentre la villa era stata requisita dal comando tedesco che più tardi fu sostituito da quello inglese.

Se per visitare la villa è necessaria la prenotazione, aperto a tutti è invece il parco, dove passeggiare tra ampi prati e fitti boschi seguendo i vari itinerari come la Strada nella Roccia, tracciata sul fianco del colle centrale, la Strada della Biscia o la Strada della Villa. Alla fine dell’800 venne costruita anche una grotta artificiale con tanto di laghetto sotterraneo, stalattiti e stalagmiti, finte faglie e rotture della roccia e un percorso ad anello che si insinua sottoterra,
un divertissement che ancora oggi è un’attrazione imperdibile per le famiglie.

Nel parco vengono organizzati numerosi eventi durante i weekend, dalle feste contadine alle iniziative per Halloween, Natale ecc. Inoltre, è possibile soggiornare nelle camere della villa, specie per chi decide di organizzare il proprio ricevimento di nozze, ma soprattutto in tre villini all’interno del parco. Una ha anche la piscina privata.

I borghi dei Colli Euganei

I Colli Euganei sono puntellati di piccoli borghi e di deliziose cittadine. Tra le più pittoresche da visitare c’è sicuramente Este, la città fortificata. I circa quattro secoli di dominio veneziano sono ancora oggi visibili nei resti del perimetro che racchiudeva il borgo, i bei palazzi della centralissima piazza Maggiore (tra cui il Palazzo del Municipio) e le belle ville. Tra queste, villa Kunkler, che ospitò Byron e Shelley, villa Cornaro-Benvenuti, villa Contarini degli Scrigni (detta ‘Vigna Contarena’) e villa Zenobio-Albrizzi.

Fra i numerosi edifici religiosi ricordiamo il Duomo di Santa Tecla, che conserva il corpo incorrotto della beata Beatrice d’Este e la grandiosa pala del Tiepolo raffigurante Santa Tecla che intercede per liberare la città dalla peste. Este è famosa in tutto il mondo per la produzione delle ceramiche, la cui manifattura è continuata pressoché ininterrottamente dalla preistoria a oggi. La fabbrica, lo showroom e anche l’outlet sono aperti al pubblico.

Altra cittadina da vedere è sicuramente Arquà Petrarca, uno dei borghi più belli d’Italia, che mantiene ancora oggi gran parte dell’aspetto trecentesco. Fu abitato, negli ultimi anni della sua vita, dal poeta Francesco Petrarca ed è qui che è sepolto e si trova la casa-museo che si può visitare.

Ad Arquà sono diversi gli edifici storici da visitare, dalla chiesa di Santa Maria dell’Assunta che risale all’anno Mille all’Oratorio del 1100, dalla Loggia dei Vicari del 1200 al seicentesco giardino di Valsadnzibio, considerato uno dei più belli d’Italia.

Fonte: iStock
Arquà Petrarca, il borgo del grande poeta

Infine, girando tra i colli, l’occhio non può non soffermarsi sulla fortezza in cima al Colle della Rocca di Monselice dove si erge il Mastio Federiciano, un’imponete fortificazione medievale voluta dall’Imperatore Federico II di Svevia, raggiungibile tramite un sentiero. Era considerata una fortezza inespugnabile.

Il mastio è ancora oggi protetto da fortificazioni le cui parti più antiche risalgono al VI secolo, sviluppate su ben cinque cerchie murarie. tutt’intorno si sviluppa un percorso naturalistico archeologico.

Fonte: 123rf
Sulla Rocca di Monselice

Escursioni sui Colli Euganei

Il Parco Regionale dei Colli Euganei è frequentato in tutte le stagioni da moltissimi escursionisti e ciclisti. Oltre ai percorsi di viabilità ordinaria per il ciclismo su strada e ai sentieri che più si prestano alla mountain bike, l’Anello dei Colli Euganei è sicuramente l’itinerario più gettonato. Lungo poco più di 60 chilometri, parte da Monselice per arrivare a Lozzo Atestino, famoso per il bellissimo Castello di Valbona. Scavalla colline di origine vulcanica, costeggia limpidi corsi d’acqua e attraversa incantevoli borghi storici, ammirando il susseguirsi di ville venete, chiese, aree archeologiche, musei, palazzi storici, castelli e torri medievali.

L’area del parco è attraversata anche da una fitta rete di sentieri percorribili a piedi. Se ne contano circa una trentina. Tra i più importanti, l’Alta Via e il sentiero del Monte Venda, il più alto dei Colli Euganei, 601,3 metri, ma ci sono anche itinerari tematici, come la Via degli Eremi, Ruderi e Castelli, il Sentiero Tematico Botanico e il Sentiero Tematico di Archeologia Industriale.

Fonte: 123rf
Il paesaggio e i vigneti dei Colli Euganei

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