Cosa vedere alla Baia dei Porci di Cuba

La Baia dei Porci di Cuba è tra le tappe must: ecco cosa vedere, le spiagge più belle e il museo per ripercorrere la rilevanza storica

Pubblicato: 27 Agosto 2024 10:00

Angelica Losi

Content writer & Travel Expert

Per lavoro è Content writer, per diletto viaggia. Appassionata di turismo enogastronomico, fotografa tutto per inscatolare i ricordi e poi li racconta online.

Stai pianificando un viaggio a Cuba? Tra i luoghi che non puoi perdere c’è la baia dei Porci, protagonista del tentativo di invasione da parte degli States nel ’61 per ribaltare il governo comunista di Castro è oggi un simbolo di resilienza ma è soprattutto apprezzata da snorkeler e subacquei per le incantevoli spiagge da sogno. Cosa vedere alla baia dei Porci di Cuba? Scopriamolo insieme.

Perché si chiama baia dei Porci?

Prima di immergerci a comprendere pienamente su cosa vedere e cosa fare partiamo dal nome. Contrariamente a quanto potrai pensare, non si fa riferimento agli animali da fattoria ma ad una specie di pesce conosciuto scientificamente come sufflamen verres ma che i local chiamano cochinos, un sinonimo di “maiale” in lingua spagnola. Popolando riccamente i fondali, non è difficile comprenderne il motivo del nome.

Storia della Baia dei Porci di Cuba

Oggi è un luogo cult per chi sceglie di visitare Cuba ma in passato è stato un simbolo di controverse operazioni militare, la più famosa proprio durante la Guerra Fredda. L’evento centrale che ha interessato la zona è l’invasione del 1961, miseramente fallita: gli Stati Uniti avevano l’obiettivo di rovesciare l’allora governo comunista di Fidel castro ma non ci sono riusciti.

L’operazione che ha interessato la spiaggia nel ’61 è partita più indietro nel tempo e precisamente nel 1959 in occasione della rivoluzione cubana che ha visto l’ascesa di Fidel Castro dopo la caduta del dittatore Fulgencio Batista. Cuba con i suoi moti rivoluzionari ha preoccupato profondamente gli USA che vedevano l’espansione comunista come un’autentica minaccia alla sicurezza. Nel 1960, l’allora amministrazione Eisenhower ha deciso di organizzare e pianificare un’azione per destabilizzare il regime. Si deve però al presidente John F. Kennedy il via libera definitivo dell’operazione che si è svolta nel 1961.

Il piano aveva come scopo l’addestramento di alcuni esuli cubani anti-castristi, con il supporto della CIA e il sostegno della popolazione locale. L’operazione, passata alla storia con il nome di Brigata 2506, comprendevano circa 1.400 uomini. Tutto è stato però segnato da errori strategici e tattici importanti che hanno portato al fallimento: basti pensare che le forze di Castro erano già state informate e quindi hanno mobilitato rapidamente truppe e aviazione.

In poche ore, le forze d’invasione furono circondate e costrette alla resa. Il 19 aprile, dopo 72 ore di combattimenti, l’invasione era già fallita. La maggior parte dei membri della brigata fu catturata e successivamente scambiata con prigionieri cubani e aiuti umanitari. Dal punto di vista internazionale, le conseguenze sugli States furono disastrose rafforzando persino il legame tra Cuba e l’Unione Sovietica.

Il museo a playa Girón

Se non vuoi limitarti ad una vacanza di mare ma vuoi comprendere a pieno le radici e la storia di Cuba inserisci nel tuo itinerario una visita del museo a playa Girón. L’esposizione è dedicata all’invasione fallita del 1961, quando esuli cubani, sostenuti dagli Stati Uniti, tentarono di rovesciare il governo di Fidel Castro. All’interno potrai esplorare la collezione di fotografie, documenti storici, armi e oggetti personali dei combattenti, che raccontano in dettaglio la cronaca di quei giorni drammatici. Avrai modo di approfondire attraverso una prospettiva unica sulla resistenza del popolo cubano e sulle dinamiche geopolitiche che hanno interessato gli anni della Guerra Fredda. È un luogo che non solo educa, ma ispira riflessioni profonde sulla lotta per l’indipendenza e sulla determinazione di un popolo a difendere la propria sovranità.

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Il museo che racconta la storia della Baia dei Porci

Le spiagge più belle della baia dei porci

Cuba è una meta amatissima per i suoi colori, la vita vivace e il suo panorama storico e culturale ma è anche una bellissima destinazione per gli amanti dello snorkeling e delle immersioni o semplicemente per chi cerca un luogo incantevole in cui godersi il mare.

La Baia dei Porci, nella costa sud di Cuba, si distingue per splendide spiagge tutte da scoprire. Partiamo da playa Girón considerata persino dai local come la più suggestiva. Nota alla storia per l’invasione fallita degli USA, oggi rappresenta pienamente un simbolo di resistenza e orgoglio nazionale. Le acque sono limpidissime e quindi particolarmente indicate per lo snorkeling: non hai idea di quanto sia suggestivo immergersi e scoprire coralli colorati e tantissimi pesci tropicali. A circa 10 km da qui si trova punta Perdiz, un vero paradiso per gli appassionati di immersioni: circondata dalla barriera corallina e a soli 100 metri della riva, vanta un fondale ricco di vita.

Non lontana puoi raggiungere playa Larga chiamata così proprio perché si estende per diversi chilometri ed è caratterizzata da una lunga distesa di sabbia bianca e fine oltre ad un fondale calmo. Davvero interessante in questa zona è una parete naturale che si innalza per oltre 300 metri di altezza e con una caduta verticale di 30 metri, una formazione apprezzatissima dai subacquei di tutto il mondo che sanno di poterla raggiungere dalla riva senza nemmeno il supporto di una barca.

Leggermente più isolata è caleta Buena, assolutamente pittoresca e perfetta per chi ama lo snorkeling: qui il fulcro è proprio la natura selvaggia ed incontaminata e sono agilmente raggiungibili le grotte di Bellamar che hanno più di 300.000 anni.

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Playa larga, tra le spiagge più belle della Baia dei Porci a Cuba

Scoprire la Ciénaga de Zapata

La baia dei Porci appartiene alla più ampia riserva naturale della Ciénaga de Zapata, una delle più aree paludose dei Caraibi più ampie. La riserva è un vero e proprio santuario per la fauna e la flora locali, tanto che si contano oltre 900 specie di piante e un’ampia varietà di animali, tra cui uccelli, rettili e mammiferi. Gli appassionati di birdwatching troveranno l’area particolarmente interessante, poiché ospita specie endemiche come il trogone di Cuba e il fenicottero rosa.

Cueva de los Peces

La Cueva de los Peces è un cenote naturale, il più profondo di Cuba, che si trova a pochi chilometri da Playa Girón; si tratta di un luogo incredibilmente suggestivo per chi desidera fare snorkeling o semplicemente nuotare in acque cristalline circondate dalla natura. La sua particolarità è che si tratta di un lago d’acqua dolce collegato al mare, con una profondità di oltre 70 metri, il che lo rende un luogo affascinante per i subacquei.

 

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