Aceredo: l’Atlantide spagnola riemersa dalle acque dopo 30 anni

A guardare le fotografie e il video sembra quasi di poterle immaginare le persone che un tempo popolavano quelle strade, lì dove c'erano le loro case 30 anni fa

Pubblicato: 17 Febbraio 2022 10:08Aggiornato: 28 ottobre 2024 18:23

Sabina Petrazzuolo

Lifestyle blogger

Una laurea in Storia dell’arte, un master in comunicazione e giornalismo e una vocazione per la scrittura, scova emozioni e le trasforma in storie.

C’era una volta, non troppo tempo fa, un villaggio situato nella provincia di Ourense, in quel territorio spagnolo della Galizia nord occidentale che confina con le terre portoghesi. Si chiamava Aceredo e proprio lì, a seguito della costruzione del bacino idrico dell’Alto Lindoso, sul fiume Lima, il paesino fu inghiottito e sommerso dall’acqua.

Inaspettatamente nel 2022, dopo 30 anni, il villaggio è riemerso da quelle acque che lo avevano sommerso, ed è apparso in tutta la sua bellezza.

La città abbandonata e sommersa riemersa dopo 30 anni

Questa è la storia di Aceredo, un luogo che non appare sulle mappe contemporanee, né sui gps. Una città che in molti non conoscono e che altri hanno dimenticato tranne loro, quelli che qui vivevano più di 30 anni fa. E leggendo la storia di questa piccola Atlantide spagnola il rimando alla nostra città perduta – Fabbriche di Careggine – è quasi inevitabile perché come lei ha condiviso quello stesso destino di oblio a seguito della costruzione di una diga.

Nel caso di Aceredo, però, lo svuotamento non è venuto per mano dell’uomo, come invece è accaduto al borgo sommerso del lago di Vagli, ma per forza maggiore. Così è successo che, un po’ a causa dello sfruttamento aggressivo delle acque, un po’ per la siccità, l’Alto Lindoso è arrivato al 15% della sua capacità. Svuotandosi, quindi, ha messo in mostra per alcuni mesi l’intero villaggio, con le sue rovine abbandonate e fatiscenti, ma incredibilmente suggestive e affascinanti.

Alla notizia del villaggio emerso, centinaia di cittadini e viaggiatori si sono recati al cospetto della piccola Atlantide della Spagna per camminare, di nuovo, su quella terra, tra le strade fangose, le case e i resti degli edifici.

Quel che resta di Aceredo, l’Atlantide spagnola

Il video che trovate in apertura mostra tutto ciò che resta del villaggio e che è possibile ammirare solo nei periodi di siccità del bacino idrico. Avendo la fortuna di visitarlo, si notano le pareti logorate dall’acqua, i detriti che ostacolano le strade fangose e più asciutte, le travi dei tetti o alcuni resti di questi, ma anche l’antico lavatoio nel centro del borgo. Eppure, al confine delle terre portoghesi, lo spettacolo non è desolante come si può immaginare, ma incredibilmente suggestivo.

Nessuno, infatti, si aspettava da quel lontano 1992 di rivedere ancora Aceredo, e invece è successo. Nonostante gli evidenti segni del tempo, a guardare il villaggio riemerso nella sua totalità si ha comunque l’impressione che le acque in qualche modo lo abbiamo preservato fino ai giorni nostri, restituendoci un agglomerato urbano di architetture, case, negozi ed edifici.

E a guardare le fotografie e i video sembra quasi di poterle immaginare le persone che un tempo popolavano quelle strade. Sembra quasi di vederle districarsi tra casa e lavoro e poi incontrarsi in piazza o in un pub a bere birra. Lì, dove le persone sono state costrette a lasciare i ricordi di una vita, a lasciare le loro case per cause di forza maggiore. E chissà se ci sono anche loro, adesso, a passeggiare tra le strade della piccola Atlantide per rivivere in qualche modo la vita di un tempo che gli è stata portata via.

Fonte: iStock
Antico lavatoio del villaggio di Aceredo

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