C’è questo concetto, meravigliosamente affascinante e magico che tutti, almeno una volta nella vita, anche inconsapevolmente, abbiamo sperimentato. Il suo nome è serendipity ed è quella gioia inattesa che abbiamo imparato a conoscere nei film, ma che poi abbiamo scoperto anche nella realtà.
Era il 1964 quando William Holden spiegava a una bellissima e sognante Audrey Hepburn il significato di serendipity nel film Insieme a Parigi.
Significa apri gli occhi ogni mattina, per vedere il nuovo giorno così luminoso e impazzire… È una parola vera, vuol dire l’abilità di trovare piacere, eccitazione e felicità in tutto ciò che accade, non importa quanto inatteso.
Così non c’è voluto poi molto affinché, anche gli esploratori più impavidi, provassero quella sensazione travolgente a ogni scoperta inaspettata, la stessa che sentiamo anche noi ogni volta che raggiungiamo una destinazione vicina o lontana, e che sa sorprenderci.
E ci perdiamo in quei panorami mozzafiato, in quegli scorci inediti, nelle parole di un passante che sceglie di dedicare qualche minuto a noi per raccontarci la sua storia. La serendipity è quel batticuore che proviamo ogni volta che facciamo una scoperta anche solo per sbaglio.
E allora inseguiamola questa gioia inattesa: proviamo a modificare l’itinerario già programmato, usciamo dalla folla e percorriamo quei sentieri inesplorati, perdiamoci se è necessario. Restiamo spontanei e curiosi, facciamo soste inaspettate lungo il tragitto, anche solo per ammirare il panorama circostante.
Se c’è una cosa che abbiamo imparato dai viaggi passati è che anche una semplice deviazione può trasformarsi in una meravigliosa esperienza.
Abbandoniamo smartphone e mappe, esploriamo un quartiere chiedendo consigli lungo la strada, diciamo addio ai percorsi turistici e seguiamo il cuore e l’istinto, lasciamoci stupire da tutto quello che incontriamo sul nostro camino. E se questo ancora non bastasse cambiamo direzione anche se i nostri compagni di viaggio non sono d’accordo.
Solo così sarà più facile incontrare lei, la serendipity. Sarà più semplice per noi soffermarci su quegli istanti in cui la felicità fa capolino per puro caso dalle cose più semplici e inaspettate, senza che avessimo calcolato niente.
Sono le scoperte più belle quelle che ci riempiono il cuore e il viaggio, in questo senso, è il terreno più fertile dove sperimentare la gioia inattesa.