Surreali e fiabeschi, i luoghi di Wes Anderson

Parigi, Monaco e Milano: gli edifici e le architetture del mondo sembrano trasportarci nei film più belli del visionario Wes Anderson. Ecco i luoghi imperdibili

Pubblicato: 22 Novembre 2021 12:13

Sabina Petrazzuolo

Lifestyle blogger

Una laurea in Storia dell’arte, un master in comunicazione e giornalismo e una vocazione per la scrittura, scova emozioni e le trasforma in storie.

Alzi la mano chi, almeno una volta nella vita, ha desiderato vivere in un film di Wes Anderson indipendentemente dalla sceneggiatura perché, si sa, le sue pellicole sono sempre dei capolavori. E vi vediamo, siete tantissimi. Come darvi torto? Dalle location che hanno ispirato i suoi più grandi successi a tutti quei luoghi che irrimediabilmente ci portano alla mente le scene più iconiche dei suoi film, l‘universo del regista è un sogno visionario e surreale tutto da vivere.

Ecco perché oggi abbiamo pensato di portarvi proprio in questi luoghi. Per farlo abbiamo sfogliato le pagine di un volume fotografico edito dalla casa editrice Il Saggiatore, pubblicato in occasione dell’uscita di The French Dispatch. Qui non ci sono le location reali nate dalla visione del genio, ma architetture, monumenti ed edifici che in qualche modo richiamano proprio l’estetica iconica del cineasta.

E se non bastano i film e i libri, quel vagone di lusso che porta la sua firma e che viaggia tra le campagne inglesi, e neanche l’account Instagram @accidentallywesanderson che dal 2017 raccoglie i luoghi nei quali gli utenti ritrovano le atmosfere cinematografiche di Wes Anderson, è proprio il caso di organizzare un viaggio per esplorare la mente del regista.

Sono fermi e immobili, eppure questi luoghi sembrano prendere magicamente vita e trasportarci in un film di Wes. Possiamo recarci nella favolistica Görlitz, per vivere tutta la suggestione del Grand Budapest Hotel, oppure ad Angoulême, la cittadina francese poco nota sulla quale immagine è stata costruita la città fantastica di Ennui-sur-Blasé per il film The French Dispatch.

Ma in giro nel mondo le cose da vedere per sentirsi nei suoi film, ce ne sono tantissime. Ne è un esempio la l’ORAG-Haus, l’edificio di Monaco un tempo in rovina, poi salvato dai cittadini. Nel 1976, il grande palazzo rosa stato insignito del Premio Facciata della Città di Monaco di Baviera.

E poi possiamo volare a Parigi, sotto l’imponente dell’Hôtel Lutetia, al 45 di Boulevard Raspail, che ha dei chiari rimandi al cortometraggio Hotel Chevalier, anche se in realtà, quello, è stato girato all’hotel Raphael

Fonte: Wikimedia By Celette
Hôtel Lutetia

E che dire della vecchia stazione di Dalat, in Vietnam, recentemente restaurata e ridipinta con i colori originali e sgargianti nell’epoca? Da qui è possibile partire verso un altro viaggio straordinario sui vagoni vintage di una locomotiva a vapore.

Anche restando in Italia, in realtà, possiamo fare un viaggio straordinario nella mente del regista. A Milano, infatti, il Bar Luce progettato dallo stesso Wes Anderson, è un vero e proprio viaggio nell’universo creativo ed estetico del regista che qui ha messo in scena l’atmosfera antica delle caffetterie milanesi.

Fonte: Getty Images
Bar Luce, Milano

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