A quanto pare, William Shakespeare aveva un forte legame sentimentale con l'Italia, tanto da aver ambientato proprio qui molte delle sue opere più famose. Il drammaturgo inglese, in realtà, non aveva mai visitato il nostro Paese - o almeno così risulta dalle sue biografie ufficiali. Eppure, il suo amore per splendide città come Venezia e Messina hanno dato vita a numerose leggende sul suo conto: si è a lungo indagato, ad esempio, sulla possibilità che dietro il suo genio si celi in realtà un poeta italiano. Il mistero continua a permeare la figura di Shakespeare, e probabilmente rimarrà per sempre insoluto. Ciò nulla toglie all'immortalità delle sue opere, che raccontano di una splendida Italia. Scopriamo alcuni dei luoghi più belli che hanno ispirato il drammaturgo.
Se si pensa alle opere di Shakespeare, ci torna subito alla memoria Romeo e Giulietta, la tragica storia d'amore ambientata nella Verona medievale. In uno dei vicoli del centro storico, possiamo ancora oggi ammirare il celebre balcone della casa di Giulietta, dove i due innamorati si scambiavano frasi d'amore sotto i pallidi raggi della luna.
La città lagunare compare nella famosa commedia Il mercante di Venezia: il giovane Bassanio, innamorato e pronto a tutto pur di conquistare la sua Porzia, ci porta alla scoperta di alcuni dei luoghi più affascinanti di Venezia, dei suoi canali e delle sue calli. Ma questa non è l'unica opera che vi fa riferimento, dal momento che anche l'Otello è ambientato, nella sua prima parte, in quella che all'epoca era la Repubblica di Venezia.
È invece Padova a fare da sfondo alle avventure de La bisbetica domata, una delle commedie di Shakespeare che ha avuto maggior fortuna, grazie anche alle numerose trasposizioni cinematografiche del '900. Petruccio, un gentiluomo veronese, si innamora della bella e altezzosa Caterina - e del suo ingente patrimonio. Nella cornice dei famosi portici padovani, l'uomo riesce in quella che sembrava a tutti un'impresa disperata. E ci permette di esplorare una città dal fascino unico al mondo.
Sebbene il titolo faccia pensare a tutt'altro, è all'ombra della Madonnina che si svolge una buona parte della vicenda raccontata ne I due gentiluomini di Verona. I protagonisti provengono infatti dalla città veneta, ma si recano in viaggio a Milano e qui si innamorano della giovane Silvia, la figlia del duca. Ed è un altro duca di Milano, Prospero, ad essere al centro di un'altra opera di Shakespeare: stiamo parlando de La tempesta.
Parte da Milano il viaggio di Prospero, ma La tempesta è in realtà ambientata in una sperduta isoletta del Mediterraneo. Nonostante tutti gli sforzi, nessuno è riuscito ad identificare il luogo preciso: è molto probabile che si tratti di un'isola immaginaria. Tuttavia, nel corso dell'opera compaiono altre città italiane. Una di queste è Napoli, che fa sfoggio di tutto il suo splendore medievale.
Sono molte le opere che Shakespeare ha ambientato a Roma, una città che ha ispirato migliaia di artisti grazie alla sua grandiosità e al suo ricco passato. La ritroviamo in Antonio e Cleopatra, in Coriolano e in Tito Andronico, dove si respira la gloriosa atmosfera dell'Impero romano al suo massimo vigore. E, ancor di più, la ritroviamo in Giulio Cesare: la tragedia rievoca alcuni dei luoghi più belli della capitale, molti dei quali sono ormai scomparsi. Ma ne possiamo trovare traccia presso i Fori Imperiali.
Lungo le rive dell'Arno, seguiamo le vicende di Elena e Bertram nell'opera Tutto è bene quel che finisce bene. È a Firenze che ha luogo uno degli eventi cardine della storia, e immergendoci nella lettura la nostra mente vola alla splendida città rinascimentale. Con un po' di immaginazione, ci sembrerà di essere davvero all'ombra della cupola del Brunelleschi o lungo il Ponte Vecchio che attraversa le tumultuose acque del fiume.
La Sicilia, nelle opere di Shakespeare, ha un ruolo molto importante. È ne La commedia degli errori che troviamo una bellissima Siracusa, la città natale del mercante Egeone. Non è difficile immaginare l'antico centro storico affacciato sulle acque del mar Mediterraneo al centro delle vicende raccontate dal drammaturgo inglese.
Ne Il racconto d'inverno è invece Palermo a far bella scena di sé. Il Palazzo dei Normanni, uno dei simboli del capoluogo siciliano, è perfettamente rappresentato all'inizio dell'opera, dove ha luogo l'incontro tra i re di Boemia e di Sicilia. Par di camminare tra le viuzze della città, fino ad imbattersi nella maestosa residenza reale che oggi fa parte dei Patrimoni dell'Umanità UNESCO.
E ancora, Messina fa da sfondo alla commedia Molto rumore per nulla, un'opera leggera che ci trascina in una rocambolesca avventura durante la quale ci catapulta tra le vie del centro storico di una splendida città. All'epoca, Messina era un luogo ricco e fiorente, dall'economia florida e vivace. Impossibile non immaginare l'atmosfera che aleggia nel corso della bellissima commedia.