Chianciano Terme è senza dubbio una delle mete termali più famose e apprezzate d’Italia. Strategicamente posizionato tra Siena, Arezzo e Perugia, piacevolmente immerso a cavallo di due tra gli scenari naturali più belli della Toscana, la val d’Orcia (patrimonio Unesco) e la Valdichiana, il territorio di Chianciano Terme è in realtà interessante non da una sola meta bensì da due distinti centri urbani, due identità differenti tutte da scoprire.
Da un lato la celebre località termale con i suoi stabilimenti e millenari parchi termali, conosciuta appunto come Chianciano Terme, ideali per chi vuole ritrovare il proprio benessere e godersi anche solo un paio d’ore di relax, dall’altro il borgo medievale di Chianciano, chiamato dagli abitanti semplicemente paese o Chianciano paese, che la crescente urbanizzazione ha ormai congiunto in un unico agglomerato.
Indice
Memorie etrusche nel borgo medievale di Chianciano
Le proprietà curative delle acque minerali di Chianciano cominciano a essere note in epoca etrusca e romana, quando nell’area si sviluppa un primo insediamento, grazie alla vicinanza con la potente lucumonia (città-stato etrusca) di Chiusi e l’antica via Rotellana, importante collegamento tra entroterra etrusco e costa tirrenica. La fortunata posizione geografica è stata però sfruttata dall’uomo già a partire dall’età del Bronzo e del Ferro, come dimostrano l’insediamento di Chiarentana, sul monte Cetona, e le necropoli rinvenute in località La Foce (VII-VI secolo a.C.) e in zona Pedata-Morelli.
Un ulteriore elemento che ha portato nell’area di Chianciano un’alta concentrazione di luoghi sacri è proprio la presenza di corsi d’acqua e fonti termali, che in epoca etrusca hanno portato allo sviluppo di veri e propri santuari, come il tempio di Fucoli, dedicati al culto di divinità legate alle acque. Con l’arrivo dei Romani compaiono le prime strutture termali, come la cisterna di Camerelle o le terme di Mezzomiglio, che secondo il celebre poeta latino Orazio corrisponderebbero ai mitologici bagni Chiusini. La vocazione termale di Chianciano subisce un duro colpo durante il Medioevo, soprattutto durante il Rinascimento, quando l’area diventa spesso terreno di scontro tra gli alleati senesi e le potenze vicine.
Soltanto a partire dall’Ottocento Chianciano e i suoi celebri parchi termali si trasformano progressivamente nell’odierna e apprezzatissima località termale toscana, in grado di contendersi al pari di Saturnia il primo posto tra le terme più famose d’Italia. Tra gli ospiti più illustri che Chianciano Terme ha avuto basta ricordare il celebre drammaturgo Luigi Pirandello, che ambientò proprio qui due delle sue Novelle per un anno (1884-1936), Acqua Amara e Pallini e Mimì. Scopriamo ora i principali musei e monumenti del borgo di Chianciano che meritano una visita, prima di raccontare virtù e piaceri dei parchi e degli stabilimenti termali di Chianciano, tra i più apprezzati nel Veneto.
Cosa vedere nel borgo di Chianciano
Il nucleo antico di Chianciano è ancora oggi racchiuso entro la sua cinta muraria medievale, che si aprono in corrispondenza di porta Rivellini, accanto alla quale si notano subito la piccola chiesa dell’Immacolata, l’imponente castello dei conti Manenti, chiamato dagli abitanti anche il Monastero e la torre dell’Orologio. La strada qui si apre in una suggestiva balconata, dalla quale si gode di un’impareggiabile vista sui monti Cetona e Amiata. Superata la torre si apre piazza Matteotti, cuore antico di Chianciano, da cui si sviluppa un mosaico di pietra fatto di vicoli tortuosi, archi a congiungere case strette le une alle altre, piazzette e corti in terra battuta che sembrano saltati fuori da un’altra epoca.
In questo dedalo vorticoso si riconosce la facciata del palazzetto del Podestà, ancora oggi abbellita con gli stemmi degli antichi podestà comunali che si sono succeduti durante il Medioevo, e il palazzo settecentesco dell’Arcipretura, oggi sede del museo della Collegiata. Da segnalare all’interno pregevoli opere d’arte trecentesche di scuola senese tra cui un crocifisso della scuola di Duccio di Buoninsegna, una Madonna con Bambino e Santi attribuita al Maestro di Chianciano, una Madonna lignea della scuola di Nicola Pisano, l’affresco raffigurante la Madonna della Pace attribuito a Luca Signorelli e provenienti dalla chiesa dell’Immacolata, e infine un pannello di pala d’altare con San Giovanni Battista che sostiene proprio il borgo di Chianciano così come doveva apparire a un visitatore nel Cinquecento.
Sempre al Battista è intitolata ovviamente la chiesa Collegiata di Chianciano (XIII secolo), che si trova poco distante, con il suo bel portale romanico, che custodisce all’interno un presepe (XV secolo) realizzato dal pittore senese Rustichino, un crocifisso ligneo dell’XI secolo e infine un’urna etrusca che dal 1503 conserva le ceneri del beato chiancianese Paolo Salimbeni.
Usciti dalla chiesa Collegiata la strada passa sotto porta al Sole e velocemente si raggiunge la curiosa ed elegante chiesetta a croce greca dedicata alla Madonna della Rosa, considerata la più bella chiesa di Chianciano e disegnata da Baldassarre Lanci da Urbino negli ultimi decenni del Cinquecento. Il suo nome deriva dall’affresco di scuola senese che custodisce all’interno, raffigurante proprio la Madonna che porge una rosa al Bambino (XV secolo). Resta infine da visitare il museo Civico Archeologico delle Acque, ospitato nello spazio un tempo adibito a granaio dell’elegante villa Simoneschi (1830).
Il percorso museale raccoglie i numerosi reperti, risalenti all’età del Bronzo, del Ferro e a quella etrusca rinvenuti nelle necropoli circostanti Chianciano, tra i quali spiccano alcuni canopi della necropoli di Tolle, la ricostruzione di una principesca tomba a camera (VI secolo a.C.) ritrovata in località La Foce e frammenti della decorazione proveniente dal tempio etrusco di Fucoli (II secolo a.C.).
Alla scoperta delle terme di Chianciano
Una volta scoperto e apprezzato il borgo medievale di Chianciano e gli antichi legami che questo territorio ha con la civiltà etrusca, l’età dei liberi Comuni medievali ma soprattutto con l’acqua, vediamo ora nello specifico quanto Chianciano ha da offrire dal punto di vista di sorgenti e acque termali. Per un weekend all’insegna del benessere nel territorio toscano, Chianciano Terme vanta ben tre parchi, una moderna SPA, un’immensa piscina termale e cinque differenti “stazioni” termali, come cinque sono le sorgenti che sgorgano all’interno dei parchi:
- Acqua Santa (33°C). Ideale per chi soffre di calcoli e di tutte le affezioni del fegato e delle vie biliari, è la bibita termale più famosa di Chianciano;
- Acqua Santissima. Indicata soprattutto per cure inalatorie effettuate per contrastare le principali affezioni delle vie respiratorie;
- Acqua Fucoli (16,5°C). Altra celebre bibita termale di Chianciano, serve principalmente per depurare l’apparato gastro-intestinale e le vie biliari;
- Acqua Sillene (38,5°C). Utilizzata per alimentare la piscina termale Theia, bagni curativi come la balneoterapia carpo-gassosa e per preparare i fanghi termali. Le acque della fonte Sillene, tipicamente opache, sono ideali inoltre per contrastare disturbi cardiovascolari e per effettuare piacevoli trattamenti benessere ad azione tonificante;
- Acqua Sant’Elena. Piacevole bibita termale, questa volta tiepida, che sorga nell’omonimo parco, perfetta per depurare le vie urinarie e per chi soffre di calcolosi renale o dispepsie gastro-intestinali, prevenendo persino il ripresentarsi di situazioni croniche.
Chianciano Terme è dunque famosa soprattutto per le cure idropiniche, convenzionate con il Sistema Sanitario Nazionale ed effettuate bevendo l’acqua termale direttamente alla fonte, tramite dei cannelli, come avviene nei due meravigliosi parchi termali dell’Acqua Santa e di Fucoli, immersi in un’atmosfera da sogno grazie a una natura rigogliosa fatta di eleganti giardini e alberi secolari. I parchi termali circondano la storica struttura delle terme di Chianciano, dedicata principalmente ai percorsi curativi. Fiore all’occhiello della struttura è senza dubbio la grande piscina termale Theia, dal nome della madre della dea etrusca Selene: oltre 500 mq di vasche termali, quattro esterne e tre interne, alimentate direttamente dalla fonte Sillene.
Per quelli che invece ricercano benessere, piacere e relax, le terme di Chianciano offrono ai propri ospiti la moderna struttura delle Terme Sensoriali. Quattro percorsi SPA (depurativo, energizzante, rilassante, riequilibrante) ispirati ai criteri della naturopatia articolati in venti differenti stanze, dove vivere esperienze uniche come la piramide energetica, il melmarium, l’ice crash, piscine con idromassaggi e con acqua salina, saune, bagno turco, docce emozionali, aromaterapia, cromoterapia, musicoterapia, Kneipp, la stanza del Silenzio Interiore, area relax con tisaneria, un solarium immerso nel verde di un elegante giardino, un’esclusiva stanza del Gusto con menù a buffet. Chiude la proposta Wellness un qualificato Centro Benessere, dove personale specializzato è a completa disposizione per godere di innovativi trattamenti di remise en forme, rilassamento psico-fisico, trattamenti estetici classici oppure derivati dall’Oriente, dalla naturopatia e dalla medicina olistica.