Impeccabile e longeva, Elisabetta II ha viaggiato tantissimo durante la sua intensa vita. Senza ombra di dubbio, è stata la Regina che lo ha fatto di più, considerando che ha trascorso decenni conoscendo culture diverse dalla sua e attraversando ripetutamente (quasi) tutto il mondo.
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La Regina dei record
La Regina Elisabetta nel corso della sua vita ha raggiunto diversi primati. Per esempio, il suo regno è durato ben 70 anni, 7 mesi e 2 giorni. Durante questo periodo ha posato per oltre 200 ritratti, ha conosciuto 15 primi ministri, ha incontrato 13 dei 14 presidenti americani, ha avuto modo di interfacciarsi con 4 papi e, tra le altre cose, è rimasta sposata per più di 73 anni con il Principe Filippo, venuto a mancare nell’aprile 2021, un vero e proprio primato per un monarca britannico.
Ma la Regina era anche una globetrotter: dal 1952 Elisabetta ha viaggiato in 117 Nazioni e ha fatto più di 150 visite nei Paesi del Commonwealth. Tra le altre cose, è stata 22 volte in Canada e 13 volte in Francia. In totale ha percorso 1,7 milioni di chilometri, di cui 48 mila solo nel 2002, anno del suo giubileo d’oro che ha segnato i 50 anni sul trono.
In sostanza, è come se la Regina avesse fatto il giro del mondo 42 volte prima di interrompere i viaggi all’estero nel novembre 2015, all’età di 89 anni. Il più lungo? È stato di 168 giorni (dal novembre 1953 al maggio 1964) durante i quali ha visitato 13 Paesi. Infine, è stata la prima monarca britannica ad andare in Cina nel lontano 1986. Strano a dirlo visti suoi numeri, ma ci sono che luoghi che non ha mai potuto raggiungere come Israele, per motivi politici, e la Grecia a causa della storia familiare del Principe Filippo nel Paese.
I viaggi della Regina Elisabetta in Italia
Nel corso della sua vita trascorsa in giro per il mondo, sia per dovere che per piacere, la Regina Elisabetta ha fatto tappa anche nel nostro Paese. Più precisamente c’è stata 5 volte, l’ultima nel 2014 per 24 ore di fitte di impegni tra il Quirinale, con l’allora presidente Giorgio Napolitano, e l’udienza in Vaticano con Papa Francesco.
Per la sovrana più amata della storia, l’Italia era uno dei luoghi preferiti soprattutto per le vacanze personali. In particolare nel 1951, anno in cui, l’allora Principessa, si concesse una visita di due settimane a Roma, dove festeggiò i suoi 25 anni nello spettacolare scenario di Villa Adriana a Tivoli.
Il 3 maggio 1961 Elisabetta, ormai Regina, attraversò la splendida Roma a bordo di una Flaminia 335. Il motivo della visita, in questo caso, fu incontrare il capo dello Stato, Giuseppe Gronchi. Mentre due giorni dopo, il 5 maggio, a conoscerla fu Papa Giovanni XXIII. Poi andò a Venezia e a Firenze. In questo stesso anno sbarcò anche sulla piccola isola siciliana di Vulcano dove girovagò con il Principe Filippo tra i villaggi di pescatori.
Tornò nel nostro Paese anche il 14 ottobre 1980, ma questa volta a riceverla furono Sandro Pertini e Papa Giovanni Paolo II. Lasciata la Capitale, sua Maestà decise di esplorare di nuovo il territorio italiano. La tappa, questa volta, fu Palermo, dove Elisabetta tornò anche nel 1992.
Nell’ottobre del 2000 la Regina fece ritorno a Roma. Ad accoglierla, in questa circostanza, ci fu Carlo Azeglio Ciampi, con cui Elisabetta assistette al concorso ippico in piazza di Siena. Poi si spostò di nuovo, ma questa volta a Milano al Teatro La Scala, dove Riccardo Muti diresse un concerto in suo onore.
Infine, l’ultimo viaggio istituzionale nel nostro Paese avvenne nel 2014, anno in cui conobbe anche Papa Francesco.
Cosa metteva in valigia la Regina Elisabetta
Innanzitutto, la Regina Elisabetta II poteva recarsi all’estero senza utilizzare il passaporto. Il motivo? In Gran Bretagna tale documento viene emesso “a nome di Sua Maestà”, quindi era lei stessa che li rilasciava, senza averne di conseguenza bisogno.
Portava sempre in valigia, tra le altre cose, un abito scuro. Una regola che aveva, e che ha anche ora, lo scopo di essere una sorta di prevenzione: nel caso in cui un membro della famiglia dovesse venir meno, tutti gli altri membri sono obbligati a indossare completi neri per onorare il lutto, in qualsiasi parte del mondo si trovino.
Inoltre, i Reali devono avere con loro anche un kit di sopravvivenza che, insieme ad aspirine e cerotti, contiene sangue d’emergenza per trasfusioni.
Infine, come avevano rivelato qualche anno fa i media inglesi, il set di valigie personali della Regina era firmato dal brand britannico Globe-Trotter. Al suo interno c’era sempre anche una scorta di Earl Grey, il suo tè preferito, con tanto di bollitore con il suo monogramma.
I mezzi di trasporto utilizzati dalla Regina
Ogni apparizione pubblica della Royal Family deve essere organizzata nei minimi dettagli, tanto che esiste anche un ufficio specifico, il Royal Travel Office, che si occupa delle visite ufficiali sia dal punto di vista della programmazione che dalla sicurezza.
A seconda dell’evento a cui i rappresentanti della famiglia devono partecipare, viene scelto un diverso mezzo di trasporto, anche se il più delle volte sono privilegiati i jet privati e ministeriali, così da garantire una certa privacy agli eredi al trono.
Ma tra quelli prediletti da sua Maestà c’era un treno costruito negli anni ’40 del XIX secolo caratterizzato da interni particolarmente eleganti. Un convoglio che, nel corso del tempo, è stato anche ampliato e rinnovato nel design, distinguendosi per essere uno dei treni più all’avanguardia del mondo. Elisabetta preferiva utilizzare il Royal Train per raggiungere le diverse destinazioni del suo Regno Unito.
Un altro grande amore in fatto di viaggi della Regina Elisabetta, definito da lei “come sentirsi a casa”, era il Royal Yacht Britannia. Parliamo di una gigantesca nave utilizzata per ben 968 viaggi ufficiali della Famiglia Reale. Un monumento, più che un’imbarcazione, in quanto nei suoi anni di servizio ha percorso più di un milione di miglia marine, facendo scalo in 600 porti di più di 130 Paesi differenti: una media di un giro del mondo all’anno.
Infine, il trasporto aereo della Royal Family è fornito, a seconda delle circostanze e della disponibilità, da una varietà di operatori militari e civili. Ciò include un Airbus Voyager della Royal Air Force e il volo in elicottero della Regina. Aeromobili che vengono utilizzati anche come aerei civili e voli commerciali di linea.
In sostanza, la Regina nel corso della sua vita è stata anche una vera e fiera viaggiatrice.