Come controllano se i passeggeri sono malati negli aeroporti

Quali sono i sistemi di controllo che vengono usati per prevenire la diffusione di malattie quando si viaggia in aereo

Pubblicato: 27 Gennaio 2020 12:56

Ilaria Santi

Giornalista & reporter di viaggio

Giornalista, viaggia fin da quando era bambina e parla correntemente inglese e francese. Curiosa, autonoma e intraprendente, odia la routine e fare la valigia.

Il Covid-19 ha obbligato gli aeroporti internazionali di Roma Fiumicino e di Milano Malpensa, dove atterrano tutti i voli provenienti dall’estremo Oriente, a predisporre degli speciali scanner in grado di misurare la temperatura corporea dei passeggeri che sbarcano in Italia. Questi sistemi oggi vengono usati regolarmente negli scali di tutto il mondo per scongiurare epidemie di virus che vengono facilmente trasportati da una parte all’altra del mondo in modo veloce proprio attraverso i viaggi aerei.

Come funziona lo scanner in aeroporto

Lo scanner è uno strumento portatile con uno schermo che, con l’ausilio di sensori elettronici, cambia colore da blu a rosso in caso di febbre. Il colore cambia quando si supera la temperatura corporea di 37,5°C. In questo caso, scatta l’allerta e il passeggero viene affidato al sistema sanitario per un’eventuale quarantena.

Talvolta, è necessario che ciascun passeggero sosti per qualche secondo davanti allo scanner perché si possa contollare la temperatura corporea, ma le macchine più sofisticate sono in grado di scandagliare i loro sensori anche in mezzo alla folla, così da velocizzare anche le procedure di controllo. Gli scanner termici sono stati predisposti in tutto il mondo. In alcuni Paesi sono utilizzati regolarmente, in altri, come l’Italia, solo in caso di epidemie.

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Come funziona lo scanner in mezzo alla folla in aeroporto

Il pericolo dei virus presi in aereo

Al di là dei picchi di malattie pericolose, il controllo di eventuali influenze dei passeggeri dovrebbe esser fatto sempre in un aeroporto, prima dell’imbarco e dopo lo sbarco in un altro Paese. La cabina dell’aereo è uno dei luoghi peggiori per la trasmissione di germi. Benché le compagnie aeree siano obbligate a pulire i filtri periodicamente, non è sicuro che questo processo venga svolto quando e come si deve. E in ogni caso, quando si avvicina il momento della pulizia, i filtri saranno sicuramente già saturi di polvere ed eventuali germi. Specie durante i voli a lungo raggio, le probabilità di prendersi un virus – fosse anche un semplice raffreddore o una congiuntivite – sono parecchio elevate.

I controlli in aeroporto

In realtà, benché spesso non ce ne accorgiamo, il personale aeroportuale e le assistenti di volo ci controllano ugualmente e prendono precauzioni per evitare il diffondersi di malattie. Ci sono, infatti, diversi sistemi di controllo che vengono usati prima e dopo che un passeggero si imbarchi, per prevenire la diffusione di malattie. Oltre allo scanner portatile che inquadra solo il viso del passeggero per rilevare se questo ha la febbre o meno, negli aeroporti ci sono altri tipi di scanner corporei a raggi X che letteralmente “spogliano” una persona e vedono tutto, anche ciò che è nascosto.

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Controlli in aeroporto

In molti aeroporti, anche italiani, quando si passa dal controllo bagagli, spesso vengono ispezionate le mani dei viaggiatori. Può capitare per via di un sospetto da parte del controllore o per un controllo casuale. Viene impiegata una cartina capace di rilevare tracce di droga o di polvere da sparo e quindi anche di medicinali. Nel dubbio, i controllori possono obbligare il passeggero a sottoporsi a un controllo più approfondito.

Specie negli scali esteri, al controllo bagagli, oltre a far passare la propria valigia sotto un’apposita macchina in grado di vederne il contenuto, viene chiesto a chi si imbarca di entrare in una sorta di capsula trasparente, tenendo le gambe leggermente allargate (sul pavimento viene indicata la posizione in cui dovrebbero stare i piedi) e le braccia alzate. Questo sistema consente di ispezionare cosa indossa il passeggero sotto gli indumenti, ma, facendo una vera e propria radiografia, è capace di rilevare anche eventuali alterazioni della temperatura corporea.

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Uno scanner corporeo a raggi X

La prevenzione a bordo

C’è un altro sistema usato da alcune compagnie aeree a bordo dei velivoli: quello di spruzzare del disinfettante in cabina una volta chiusi i portelloni e prima dello sbarco. Il disinfettante, almeno nei casi meno gravi di virus, dovrebbe scongiurare il pericolo di diffusione di eventuali batteri portati dai passeggeri nell’abitacolo dove sono stipate centinaia di persone una accanto all’altra.

Infine, un metodo per prevenire la diffusione di eventuali malattie infettive è quello applicato da diverse compagnie aeree su richiesta dei Paesi di destinazione, in particolare durante i voli a lungo raggio. Viene, infatti, fatto compilare a bordo un formulario in cui devono essere indicate malattie recenti, viaggi ed eventuali contatti con piante o animali. Non è una garanzia di affidabilità, ma se il passeggero è onesto può rappresentare un fattore indicativo utile durante i controlli di sbarco.

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