Laghetto Rosso di Rio Marina, un vero e proprio gioiello dell’Elba

In uno dei bacini minerari più estesi al mondo si è formato un laghetto dai colori accesi, simbolo del passato di un intero territorio: ecco la sua storia

Pubblicato: 7 Agosto 2024 16:24

Elena Usai

Travel blogger & content creator

La scrittura, il viaggio e la fotografia sono le sue grandi passioni e quando parte non dimentica mai di portare un libro con sé.

Lo sappiamo tutti, l’isola d’Elba è un paradiso per chi ama il mare con le sue splendide spiagge sabbiose e le calette rocciose che invitano ad aprire un libro e semplicemente rilassarsi. Eppure, qui ci sono anche altri gioielli da scoprire oltre la costa e, uno di questi, è sicuramente il Laghetto Rosso di Rio Marina. Rosso? Si, la colorazione dell’acqua è dovuta alla presenza di elevate concentrazioni di elementi contenenti ferro perché la zona in cui è situato il lago altro non è che il Parco Minerario di Rio Marina.

Chiamato anche Laghetto delle Conche, il laghetto rosso è di origine mineraria e rappresenta un meraviglioso tripudio di colori: le tonalità di rosso e giallo, contrapposte al verde della vegetazione che circonda tutta questa zona, offrono un paesaggio unico che avete la possibilità di scoprire durante una passeggiata lungo le sue sponde o partecipando a uno dei tour e alle attività organizzate all’interno del parco. Indossate scarpe comode, prendete la macchina fotografica e preparatevi a sbarcare sulla luna in questo luogo magico dell’arcipelago toscano.

Le miniere del Parco Minerario di Rio Marina

Il Laghetto Rosso di Rio Marina si trova all’interno del Parco Minerario, nato nel 1991 con l’obiettivo di riconvertire e valorizzare tutte quelle aree che sono state degradate nel tempo dall’estrazione del ferro. Quella del ferro elbano è una storia che inizia da lontano con gli Etruschi, nel VIII sec. a.C., e termina nel 1981, con la chiusura in modo definitivo di tutte le miniere dell’Elba. Attraverso la nascita del parco, il territorio promuove e custodisce un patrimonio geologico, mineralogico e storico minerario di valore come il Laghetto delle Conche. Quello di Rio Marina all’isola d’Elba, infatti, rappresenta uno tra i più estesi bacini minerari al mondo, raccontato con cura sia all’interno del Museo Archeologico del Distretto Minerario che nel museo a Rio Marina città.

A Rio Marina, infatti, è stata inaugurata una mostra permanente, un vero e proprio museo a cielo aperto in cui sono stati esposti vecchi materiali e attrezzi minerari recuperati e restaurati. I paesaggi lunari del parco possono essere scoperti partecipando anche a tante altre attività, dalla visita della miniera con il trenino per scoprire i siti più importanti all’avventura a bordo di un vero mezzo militare che vi condurrà su percorsi minerari off-road, fino ai laboratori didattici.

All’interno del parco è possibile anche fare un trekking della durata di 3 ore durante il quale potrete ripercorrere le strade un tempo utilizzate dai minatori per il trasporto del minerale estratto, raggiungendo i principali cantieri della miniera di Rio Marina. Lungo il percorso, accompagnati da una guida esperta, imparerete a conoscere anche le diverse specie mineralogiche presenti e le tecniche estrattive utilizzate nei vari periodi. Una delle attrazioni più famose del parco, comunque, resta il Laghetto Rosso.

Fonte: Getty
Miniera abbandonata a Rio Marina

Il Laghetto Rosso o Laghetto delle Conche

Il Parco Minerario di Rio Marina custodisce quella che viene considerata la miniera più antica dell’Elba che, situata a ridosso del paese, si estende a nord fino al Monte Giove. In questo territorio, presso il Rio Albano, i minatori si dedicavano all’estrazione di ematite e limonite, la cui testimonianza più importante è rappresentata da una profonda escavazione a cielo aperto. Qui, delimitato a est da una parete di quarzite e a ovest da calcare dolomitico, si è formato un laghetto di colore rosso-bruno e dai riflessi violacei, le cui acque sono estremamente ricche di sali di ferro: il Laghetto delle Conche.

Coltivato dal 1940 al 1970, sia a cielo aperto che in galleria, all’interno di questo giacimento furono estratti soprattutto limonite ed ematite, mentre quelli accessori pirite e siderite. Camminando lungo tutto il bordo del lago noterete come, spostandovi, la luce modifica il colore dell’acqua e i suoi riflessi, i quali passano dal rosso intenso al violaceo delle sponde più ferrose. Il tipico colore rosso è causato dall’ematite, chiamata anche “pietra sanguigna” che, a contatto con l’acqua piovana, dona al Laghetto delle Conche la colorazione che tanto l’ha reso famoso.

Come raggiungere il Laghetto Rosso

Il Laghetto Rosso, tra le attrazioni più particolari dell’arcipelago toscano, può essere raggiunto in due modi: il primo è insieme a una guida autorizzata che vi accompagnerà lungo un interessante percorso di trekking all’interno del parco minerario, il quale farà tappa anche al laghetto. Questa rappresenta la soluzione più adatta per chiunque desideri approfondire un lato della storia dell’Elba molto interessante e, allo stesso tempo, scoprire i segreti mineralogici del territorio.

Se invece preferite scoprire il laghetto in autonomia, potete optare per una soluzione più veloce: arrivando con l’auto o il bus sulla strada che collega il paese di Rio Marina alla frazione di Cavo, dovrete procedere verso la spiaggia di Cala Seregola dove troverete un sentiero sulla vostra sinistra con tutte le indicazioni necessarie per arrivare al Laghetto delle Conche, raggiungibile in circa 20-30 minuti di camminata.

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