Qual è la provincia in cui, nel nostro Paese, si vive meglio? A rispondere a questo interessante quesito per l’anno in corso è stata un’indagine effettuata da ItaliaOggi – Ital Communications, in collaborazione con l’Università La Sapienza di Roma, per la sua 25ª edizione.
Le dimensioni che sono state prese in considerazione sono 9 in totale, ovvero: affari e lavoro, ambiente, istruzione e formazione, popolazione, reati, reddito e ricchezza, sicurezza sociale, sistema salute, tempo libero. Scopriamo insieme, sulla base di queste variabili, il livello della qualità della vita nelle province italiane per il 2023.
I risultati dell’indagine
Ciò che emerge dai risultati dell’indagine è che quest’anno la qualità della vita nel nostro Paese è risultata buona o accettabile in 63 province su 107. La situazione è migliorata rispetto agli anni scorsi? In realtà non proprio, perché è rimasta praticamente in linea: erano 64 nel 2022; 63 nel 2021; 60 nel 2020, anno dell’emergenza pandemica.
Anzi, purtroppo anche quest’anno viene confermata una tendenza che non è più un segreto. Parliamo del fatto che esiste una frattura tra il Centro-Nord, più performante e resiliente, e l’Italia meridionale e insulare, dove invece a regnare è un’insistente vulnerabilità.
C’è da dire, però, che il 2023 è davvero l’anno della ripresa perché, stando ai risultati dell’indagine, province e città metropolitane del Centro-nord sono praticamente rifiorite a seguito dell’emergenza Covid. Per fare degli esempi concreti: Milano sì è piazzata al secondo posto quest’anno nella classifica sulla qualità della vita in Italia. L’anno scorso era solo al quinto.
Sorte più o meno simile anche per Bologna e Firenze, rispettivamente terza e quinta come lo erano nel. Buon risultato anche per Torino, 31esima quest’anno e e 54esima nel 2022, e Roma, 33esima nel 2023 e 53esima l’anno scorso.
Le province del Sud Italia e e delle nostre meravigliose Isole compaiono quasi integralmente nei gruppi 3 e 4 dell’indagine, in cui la qualità della vita è praticamente scarsa o insufficiente.
Infatti in coda alla classifica, proprio come nel 2022, ci sono Crotone, in Calabria, insieme alle province siciliane Messina e Caltanissetta.
La città italiana in cui si vive meglio nel 2023
La città italiana in cui si vive meglio nel 2023 è Bolzano, una località che si sviluppa all’ombra di quelle che sono ritenute le montagne più belle della Terra: le Dolomiti. Da queste parti le giornate trascorrono all’insegna dello sport, del wellness e della buona tavola, ma non mancano di certo la cultura, la storia, l’arte e una natura che lascia senza fiato.
La provincia di Bolzano è da anni che conquista i vertici della classifica. Infatti, nel 2022, aveva agguantato un ottimo secondo posto. Quest’anno, invece, la medaglia d’oro è la sua, seguita da Milano e Bologna, al 2° e al 3° posto e Trento e Firenze.
I primi piazzamenti per ogni dimensione
Come via abbiamo detto in precedenza, le dimensioni indagate in questa classifica sono affari e lavoro, ambiente, istruzione e formazione, popolazione, reati e sicurezza, reddito e ricchezza, sicurezza sociale, sistema salute, tempo libero.
In affari e lavoro, come nel 2022, sono le province di Bolzano e Bologna a guadagnare rispettivamente il primo e il secondo posto. A seguire troviamo Cuneo, Trento e Belluno, mentre a chiudere la classifica c’è Crotone.
Per quanto riguarda l‘ambiente, e quindi la sua qualità, ad aprire la classifica è sempre Bolzano, seguita da Padova, Mantova e Milano. In coda, invece, c’è Catania.
Il primo posto in classifica della dimensione istruzione e formazione è di Bologna, seguita da Trieste e Trento, e Firenze in rappresentanza dell’Italia centrale. La provincia in ultima posizione è Crotone.
In popolazione è sempre Bolzano ad aggiudicarsi la prima posizione, e il dato incredibile è che lo conquista da ben nove anni. A chiudere la classifica è invece Oristano.
Al primo posto in fatto di reati e sicurezza troviamo Ascoli Piceno, seguita da Pordenone, Frosinone e Benevento. L’indagine conferma la permanenza nelle posizioni di coda dei grandi centri urbani, e quindi meno sicuri: è Milano a chiudere la classifica.
Poi la dimensione reddito e ricchezza, dove a dominare è la provincia di Milano, seguita da Trieste, Bologna, Aosta e Monza-Brianza. Chiude la classifica, come nelle quattro passate edizioni, la provincia di Crotone.
In tema di sicurezza sociale a guadagnare il primo posto è Prato, seguita da Bolzano, Vicenza, Cuneo e Savona. La provincia in coda è Messina.
Il sistema salute vede ai vertici Isernia e poi Terni, quest’ultima giunta prima nella passata edizione. A seguire Ancona, Catanzaro e L’Aquila. L’ultimo posto è invece di Gorizia.
Infine il tempo libero, dimensione dominata da Siena, seguita da Rimini, Aosta e Verbano-Cusio-Ossola. Come negli anni passati, all’ultimo posto c’è Crotone.