Ogni anno una giuria internazionale di un migliaio di esperti di food elegge i cento migliori ristoranti del mondo. Lo scorso 9 giugno è stata annunciata la classifica dei primi 50 Best Restaurants del 2023, mentre i primi cinquanta, tra cui il vincitore considerato il miglior ristorante al mondo, sono stati svelati solo nelle ultime ore.
Il miglior ristorante al mondo dell’anno
Per la prima volta nella storia di The World’s 50 Best Restaurants, il miglior ristorante del mondo si trova in America Latina ed è peruviano. Il primo posto è andato al Central di Lina dello chef Virgilio Martínez, che ha sviluppato un concept tutto suo, creando un menu che guida attraverso 15 ecosistemi peruviani classificati per altitudine. Ogni piatto evidenzia l’origine dei suoi ingredienti, da Valle Seco (gamberi, zucca loche e avocado) ad Agua Amazónica (pesce pacu, anguria e foglie di coca).
E peruviani sono altri tre ristoranti premiati tra i primi 50 “best”: Maido (che si è aggiudicato il 6° posto), Kjolle (28° posto) e Mayta (47° posto).
Il resto del podio, però, è occupato da due ristoranti spagnoli: il Disfrutar a Barcellona, premiato anche come miglior ristorante d’Europa, e il Diverxo di Madrid.
I primi 50
Pochi, invece, gli chef italiani quest’anno. Il miglior piazzamento è quello del Lido 84 di Gardone Riviera (Brescia) che occupa la settima posizione, unico nella top ten. Al sedicesimo posto troviamo il ristorante Reale di Castel di Sangro (L’Aquila), regno di Niko Romito, e al 34° l’Uliassi di Senigallia.
Altre due eccellenze italiane occupano il 41° e 42° posto: si tratta rispettivamente del ristorante Le Calandre di Rubano (Padova), dei fratelli Alajmo, e del Piazza Duomo di Alba dello chef Enrico Crippa.
Nella seconda parte della classifica troviamo il Ristorante Enrico Bartolini al Mudec – il Museo delle culture – di Milano, che fa il proprio ingresso nella prestigiosa classifica. Il tre stelle Michelin di chef Enrico Bartolini, il cuoco più stellato d’Italia, con otto ristoranti che portano la sua firma in Italia, si fonda sulla valorizzazione del territorio, della biodiversità e del talento delle persone.
Dal 51° al 100° posto
Oltre a Bartolini, l’elenco dei ristoranti che va dal 51° al 100° posto comprende altre undici new entry dall’Ecuador a Panama, dalla Francia alla Turchia. Con 21 ristoranti in classifica, l’Europa guadagna quattro nuovi ingressi: oltre al Mudec di Bartolini, troviamo il Ceto, all’interno del nuovo hotel panoramico The Maybourne Riviera a Roquebrune Cap Martin, aperto dallo chef Mauro Colagreco del tri stellato Mirazur di Mentone, già Best of the Best (occupa il 95° posto), il Restaurant Kei a Parigi (93°) e il ristorante Ricard Camarena Restaurant, anch’esso all’interno di un museo, il Bomba Gens Centre d’Art, a Valencia (96°).
Oltre ai 21 locali europei, l’elenco comprende 15 ristoranti asiatici, sei Nordamericani, cinque Sudamericani e tre Mediorientali/africani.
I 50 Best Restaurants
La seconda parte della classifica, che poi è anche la più importante perché saranno svelati i cinquanta ristoranti migliori al mondo, sarà annunciata il prossimo 20 giugno a Valencia.
Solitamente la classifica dei primi posti non si differenzia molto rispetto a quella dell’anno precedente, salvo grandi novità e nuove aperture eccellenti che stravolgono la top ten. Lo scorso anno, il ristorante che si è aggiudicato il primo posto è stato il Geranium di Copenhagen. La Capitale danese si è riconfermata uno dei luoghi migliori del mondo quanto a ristorazione.
Prima del Gernaium era un altro ristorante di Copenhagen a occupare la vetta mondiale, il famoso Noma, guidato dallo chef René Redzepi, che chiuderà nel 2024 per diventare un grande laboratorio di cucina. La cucina danese, grazie alla sua ridefinizione, è diventata la “nuova cucina nordica”, innovativa, ma anche locale, tradizionale e organica. Insieme ad altri chef danesi qualche anno fa è stato stilato un Manifesto che raccoglie le linee guida del concetto di cibo che evidentemente è vincente,
Sul podio della classifica dei 50 Best del 2022 c’era anche il ristorante sudamericano Central di Lima, in Perù, che occupava la seconda posizione, mentre la medaglia di bronzo è andata al Disfrutar, nel cuore di Barcellona.