Sebbene leggermente migliorata rispetto allo scorso anno, la situazione passaporti in Italia è ancora un vero caos, soprattutto nelle grandi città. Qui è difficile riuscire ad ottenere un appuntamento in tempi brevi, a meno che non si abbia un’urgenza conclamata – e anche così qualcuno ha trovato molti ostacoli sul suo cammino. Ad alleviare il carico delle questure potrebbe essere il progetto Polis, già attivato in alcune aree e presto ampliato al resto d’Italia. Si tratta di richiedere il passaporto alle poste: ecco come funziona.
Caos passaporti in Italia: la situazione
Dopo l’emergenza Covid e la chiusura delle frontiere in quasi tutto il mondo, gli italiani hanno ripreso a viaggiare – sia per divertimento che per lavoro. Ma in quel lasso di tempo “inattivo” moltissime persone hanno visto scadere il loro passaporto, quindi la riapertura dei confini ha segnato un incredibile aumento nella richiesta di rinnovo del proprio documento per potersi muovere al di fuori dell’UE. Ciò ha significato, per le questure italiane spesso sotto organico, un carico di lavoro impossibile da gestire. Tanto che alcune persone si sono trovate a dover attendere quasi un anno per ottenere il passaporto.
Tante sono state le possibili soluzioni adottate per cercare di ridurre i tempi d’attesa. L’ultima, in ordine di tempo, l’introduzione dell’agenda prioritaria: coloro che possono dimostrare di dover partire entro 30 giorni hanno diritto a richiedere un appuntamento con urgenza. Basta dunque avere un biglietto aereo prenotato per riuscire ad usufruire del servizio, il quale sembra aver avuto un’influenza positiva. Dopo un mese, infatti, si è registrato un incremento del 38% dei passaporti stampati. Ma c’è ancora qualcos’altro che si può fare per migliorare la situazione.
Passaporti alle poste: come funziona
Si tratta del progetto Polis, annunciato alla fine del 2023 ed entrato in funzione nei mesi successivi. Ovvero, consiste nel poter richiedere il proprio passaporto ad uno degli uffici postali autorizzati, così da non dover attendere i tempi della questura. In un primo momento, il servizio è stato attivato solo nei piccoli centri abitati con meno di 15.000 residenti. Ma l’intenzione è quella di ampliare il raggio d’azione, per garantire la massima efficienza anche nelle grandi città. A partire dal mese di luglio, dunque, sarà possibile richiedere il passaporto in ogni ufficio postale.
“La grande novità è che da luglio, conclusi i necessari passaggi normativi di questo servizio, interesserà progressivamente gli uffici postali di tutta Italia, senza distinzione tra piccoli e grandi centri. Su indicazione del Ministero dell’Interno, ci siamo fatti parte attiva per l’estensione del servizio di richiesta dei passaporti a supporto delle questure e dei commissariati. Dallo scorso marzo abbiamo registrato più di 350 richieste sui 31 uffici postali in cui il servizio è attivo ed entro fine mese saranno già operativi oltre 130 uffici postali” – ha annunciato Giuseppe Lasco, direttore di Poste Italiane.
Il funzionamento è davvero semplice: i cittadini potranno presentarsi presso una delle sedi postali italiane abilitate (almeno finché il servizio non sarà esteso ad ogni ufficio) per richiedere il proprio passaporto. Sarà necessario avere con sé 2 foto identiche legalizzate conformi alla normativa Icao e le ricevute dei pagamenti richiesti per il rilascio del documento. Sarà possibile ottenere il ritiro presso il proprio ufficio postale oppure chiedere la consegna a domicilio del passaporto, a scelta dei cittadini.