Andare a vivere in pensione all’estero non è più un sogno lontano: per molti è un progetto concreto, un nuovo capitolo oltre i confini di casa. Ma scegliere dove ricominciare può essere la parte più difficile. A fornire una bussola utile per orientarsi è il nuovo Annual Global Retirement Index 2026, stilato da International Living: una classifica che unisce dati concreti con esperienze reali di chi è già espatriato, per muoversi in un mondo che cambia rapidamente, tra costo della vita, regole sui visti, sistemi sanitari. Al decimo posto si classifica la Malesia. Trasferirsi in particolare nella regione di Penang è consigliatissimo: conquista con ottimo street-food, affitti sorprendentemente accessibili (in media 1.500–3.500 ringgit al mese, circa 280–650 euro) e un mix autentico di culture che vi fa sentire subito parte del posto. Sicura, accogliente e servita benissimo, è il rifugio perfetto per chi cerca calma, comunità autentica e qualità di vita senza compromessi. Qui tutto è semplice: fare amicizia, mangiare divinamente e vivere davvero bene. (In foto: Penang, Malesia)
Al nono posto troviamo la Thailandia, un paradiso tropicale dove tutto è sorprendentemente facile: vita digitale smart, costi bassissimi e servizi impeccabili. Qui il comfort è quotidiano: internet, massaggi, manicure, pulizie settimanali a prezzi super competitivi. Gli affitti? Si parte da circa 280 euro al mese per un monolocale a Chiang Mai, fino a 930 euro circa per un bungalow vista mare nelle località top. Inoltre, tutto è semplificato: pagamenti digitali ovunque, burocrazia più snella, ritmi rilassati e una qualità della vita che conquista al primo sorriso. La sanità è tra le migliori dell’Asia, i trasporti costano pochissimo e i visti sono pensati per chi vuole fermarsi davvero. Tra palme, giungla e metropoli ultramoderne, vivere bene qui non è un privilegio, è la normalità.
La Spagna resta anche quest'anno nella classifica dei Paesi migliori al mondo in cui vivere in pensione e si piazza all'8° posto (ma ne perde 3 dall'anno scorso). Ad essere particolarmente apprezzata è Malaga: con un clima perfetto è una città da vivere a piedi e con una qualità della vita che conquista subito. Gli affitti oggi sono più alti, ma resta una meta accessibile. Le giornate qui scorrono lente e accompagnate dal sole per ben 300 giorni all'anno.
Settimo posto per la Francia, che migliora di due posizioni dall'anno scorso. Dal Nord al Sud, i suoi villaggi sono da cartolina, con mercati, feste di paese e una sanità che funziona davvero. Vivere bene, fuori dalle grandi città, costa meno di quanto si possa immaginare. Tra caffè e prodotti freschi di qualità, la Francia offre sicurezza, equilibrio e una qualità di vita che mette al centro tempo, salute e relazioni. Molti pensionati scelgono in particolare la Provenza, con splendidi borghi anche meno conosciuti, ma bellissimi. Un esempio? Il villaggio medievale di Gourdon, arroccato su uno sperone roccioso e inserito tra i “Borghi più belli di Francia”, con viste mozzafiato sul Mediterraneo.
L’Italia entra quest’anno nella Top 10 (posizionandosi al 6° posto) e il motivo è semplice: sempre più pensionati stranieri scoprono che qui non si viene solo per una vacanza, ma per una vita lenta, bella e completa. Dal mare caldo della Sicilia alle Dolomiti alpine, il Paese offre una varietà che pochi altri possono permettersi di avere in così poco spazio: coste infinite, città d’arte uniche, colline ricoperte di vigneti e borghi medievali dove il tempo sembra essersi fermato. Una delle regine per una vita ottima da pensionati è Palermo, con costi contenuti, un'alta qualità della vita grazie a cultura, storia, clima mite (soprattutto nel Sud) e una socialità che fa sentire chiunque “a casa” in poco tempo, senza dimenticare l'ottima enogastronomia.
Quinto posto per il Messico, che con le sue spiagge caraibiche, città coloniali e altopiani verdeggianti conquista chi vuol staccare la spina dopo la pensione e godersi una vita fatta di colori davvero autentica, tra cultura, clima e costi bassissimi. Affitti da circa 450 euro al mese per un monolocale, cibo fresco e conveniente, e sanità accessibile. Qui vivere bene è semplice.
Ad un passo dal podio di ferma il Portogallo, che unisce fascino storico, clima mite e paesaggi variegati con servizi moderni e costi contenuti. Il cibo fresco e il sole quasi tutto l’anno rendono la vita quotidiana semplice e piacevole per chi va in pensione, soprattutto lungo le coste dell'Algarve.
Sul terzo gradino del podio si classifica un Paese davvero sorprendente: il Costa Rica. Spiagge tropicali, montagne verdi e comunità accoglienti, incarna la famosa “pura vida”. Affitti da 540-560 euro per monolocali, costo della vita flessibile a seconda dello stile, sanità accessibile e proprietà immobiliari che non richiedono tasse eccessive. Il clima qui è tropicale e temperato, mentre la vita è rilassata, sicura e immersa nella natura. Cosa sognare di più incredibilmente piacevole?
Panama si ferma al secondo posto tra i migliori Paesi del 2026 in cui andare a vivere da pensionati. Clima tropicale, costi bassi e vantaggi fiscali per pensionati si uniscono ad affitti da 500-1.400 euro al mese, sanità di qualità e tasse sulla proprietà contenute. Molti scelgono il centro balneare di Coronado, ma la scelta è ampia: l’aria fresca e primaverile degli altopiani di Boquete e Volcán, il fascino bohémien dei surfisti a Venao, le spiagge caraibiche di Bocas del Toro, oppure rigogliose campagne, villaggi rurali e foreste pluviali. Panama è un piccolo universo variegato, pronto a sorprendere in ogni angolo.
A dominare la classifica è la Grecia: un vero paradiso per chi cerca sole, mare e montagne quasi tutto l’anno. Corfù, in particolare, conquista con le sue spiagge tranquille in bassa stagione, i sentieri tra uliveti, panorami mozzafiato e fioriture primaverili che sembrano dipinti. Qui la vita scorre lenta tra cibo fresco, feste di Carnevale e Pasqua piene di colori, musica e tradizioni, e una comunità calorosa che ti fa sentire subito a casa. Affitti da 300-1.000 euro e una sanità privata efficiente completano il quadro: la Grecia non è solo un posto dove vivere, è un luogo dove respirare la vita. Perché trasferirsi all’estero non significa solo cambiare indirizzo: significa costruire, passo dopo passo, la migliore versione della propria vita.