I luoghi di Montalbano in Sicilia: tra realtà e finzione

Alla scoperta dei luoghi cult della serie tv del Commissario Montalbano: ecco le location tra realtà e finzione

Pubblicato: 8 Febbraio 2025 13:00

Flavia Cantini

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I romanzi di Andrea Camilleri e la celebre fiction televisiva Il Commissario Montalbano hanno dato vita a un universo narrativo talmente vivido da ridisegnare la mappa della Sicilia nell’immaginario collettivo. Vigata, Montelusa, Marinella non sono località reali, ma esistono nella mente dello scrittore e nelle immagini della serie TV, che ha trasformato angoli autentici dell’isola in scenari iconici.

Grazie alla popolarità della fiction, la provincia di Ragusa è diventata una delle mete più amate dai viaggiatori, attratti non solo dalla bellezza del barocco siciliano e dal fascino delle coste mediterranee, ma anche dal desiderio di passeggiare nei luoghi del commissario più famoso d’Italia. E così, città e borghi siciliani si ritrovano oggi in una continua sovrapposizione tra realtà e finzione: ma dove si trovano davvero i luoghi in cui sono state girate le scene di Montalbano? Scopriamoli insieme.

La Sicilia autentica della fiction

Sebbene molte ambientazioni della fiction siano frutto della creatività di Camilleri, le riprese si sono svolte in svariate località della Sicilia, in particolare tra le province di Ragusa e Agrigento. Chiunque voglia immergersi nell’atmosfera della serie può così visitare tali scenari dal fascino straordinario, tra città barocche, borghi marinari e antichi siti archeologici.

Porto Empedocle

Affacciata sul mare, Porto Empedocle è la città natale di Andrea Camilleri e la vera ispirazione per la sua Vigata. Fino a qualche anno fa, il cartello di benvenuto riportava con orgoglio il nome “Porto Empedocle Vigata“, a testimonianza del legame indissolubile tra il paese e la finzione letteraria.

Sebbene il nome aggiuntivo sia stato rimosso nel 2009, qui si respira ancora l’atmosfera dei romanzi, nei vicoli, nelle piazze assolate e nell’aria di un’autentica cittadina siciliana, incastonata tra storia e letteratura.

Scicli

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Veduta panoramica di Scicli

Indiscusso gioiello del barocco siciliano, Scicli, tra le località più interessanti del sud-est siciliano, è stato dichiarato Patrimonio UNESCO grazie ai sontuosi palazzi decorati e alle chiese imponenti.

È proprio qui che si trova il famoso commissariato di Vigata, all’interno del Municipio di Scicli, in via Francesco Mormina Penna. Il suo elegante prospetto è ormai inconfondibile per gli appassionati della serie, così come l’ufficio del Sindaco, che nella fiction diventa la stanza del Questore.

Punta Secca

A venti chilometri da Ragusa, il piccolo borgo marinaro di Punta Secca è un luogo dal fascino senza tempo. Qui sorge la casa di Salvo Montalbano, con la celebre terrazza affacciata sul mare. In realtà, la casa è un bed & breakfast situato in via Aldo Moro, 44, e il mare in cui il commissario nuota ogni mattina è quello cristallino del Canale di Sicilia.

Il nome Punta Secca deriva dalla presenza di scogli affioranti poco lontano dalla riva, ma per i fan della fiction tale angolo di paradiso sarà per sempre Marinella, il rifugio del commissario tra un caso e l’altro.

Agrigento

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Rovine del Tempio di Castore e Polluce

Agrigento è senza dubbio una delle città più affascinanti della Sicilia, il cui centro storico è un viaggio nel tempo, tra palazzi nobiliari, cattedrali barocche e cortili nascosti che svelano scorci emozionanti. Ma il vero gioiello si trova poco oltre il suo cuore urbano: si tratta della straordinaria Valle dei Templi, uno dei siti archeologici più spettacolari del mondo, laddove si ergono maestosi i templi dorici dell’antica Akragas, a testimonianza dei fasti della Magna Grecia.

A pochi passi, incanta il Giardino della Kolymbetra che unisce storia e natura, con agrumeti profumati che crescono accanto a testimonianze archeologiche millenarie.

Ma Agrigento è anche la città natale di Luigi Pirandello. La sua Casa Natale, oggi museo, ne conserva cimeli e manoscritti oltre a un’urna contenente le sue ceneri.

Tra i luoghi da non perdere spicca poi la Cattedrale di San Gerlando dove si verifica un fenomeno acustico affascinante: un sussurro pronunciato all’ingresso della chiesa arriva fino all’abside con un’eco sorprendente.

Infine, una visita non può dirsi completa senza fare tappa al Museo Archeologico Regionale, custode di oltre 5.600 reperti che raccontano la storia di Agrigento, dalla preistoria fino all’epoca greco-romana.

Ragusa Ibla

Ragusa ha un’anima doppia: in alto, Ragusa Superiore, costruita dopo il terremoto del 1693, e in basso, Ragusa Ibla, dall’intrico di vicoli barocchi che scivolano giù per la collina. Qui troviamo la piazza con il maestoso Duomo di San Giorgio, uno dei luoghi più riconoscibili della serie.

Passeggiando tra le stradine si incontrano altresì la Chiesa di San Giuseppe, il Circolo di Conversazione e il Giardino Ibleo, tutti protagonisti in diverse puntate della fiction.

Vigata e le altre città della fantasia di Camilleri

Se i fan della serie possono visitare molte delle ambientazioni reali della fiction, alcuni luoghi sono esistiti soltanto nella fantasia di Andrea Camilleri. Il maestro siciliano ha costruito un intero universo letterario mescolando nomi di fantasia e scenari reali, così da creare un mondo che sembra esistere davvero.

Vigata

Vigata prende vita solo nei romanzi e nella serie TV, ma il suo volto è quello di Ragusa Ibla, con la  magnifica piazza del Duomo e le stradine che si snodano tra chiese e palazzi barocchi. Il celebre ristorante Da Calogero, dove Montalbano gusta piatti tipici siciliani, nella realtà è La Rusticana. Anche la Chiesa di Santa Maria delle Scale e il Giardino Ibleo fanno la loro comparsa in molte scene della fiction.

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Vista idilliaca nel giardino di Ragusa Ibla

Vigata è una città che non si trova sulle mappe, ma che ha preso forma nel cuore della Sicilia, fino a diventare un luogo dell’anima per i lettori e gli spettatori.

Montelusa

Montelusa è un’altra città immaginaria creata da Camilleri, ma il suo aspetto è quello di Agrigento. È qui che è ambientato il commissariato in cui lavorano Montalbano e i suoi colleghi. La sua sede è in realtà il Palazzo del Municipio di Scicli, con gli interni che ospitano il famoso ufficio del Questore.

Camilleri stesso ammetteva di aver “rubato” il nome Montelusa a Luigi Pirandello, che lo aveva già usato nelle sue novelle per indicare Agrigento. Così, tra letteratura e televisione, Montelusa vive oggi tra le strade, i palazzi e i panorami della vera Sicilia.

Marinella

Il borgo in cui Montalbano vive non esiste ufficialmente, ma il suo alter ego è Punta Secca. La casa del commissario, il lungomare e le onde che accarezzano la sabbia sono diventati un simbolo della serie, un luogo che molti sognano di visitare almeno una volta.

Per chi vuole vivere l’esperienza in prima persona, la casa di Montalbano oggi è un bed & breakfast che accoglie i visitatori nella stessa atmosfera rilassata che caratterizza le scene della fiction.

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