Si può fare un viaggio nelle capitali europee con lo spirito di attraversare il tempo passato e di rivivere alcuni episodi della storia della nostra civiltà, ammirando ciò che l’uomo ha costruito e le tradizioni che ha trasmesso. Se tra gli obiettivi del vostro viaggio c’è anche questa voglia di conoscere, non potete perdervi Skopje, la capitale della Macedonia. Negli scorsi 2.000 anni, questa città è stata abitata da molti popoli, ma soprattutto dall’Impero ottomano che qui dominò per cinque secoli e che lasciò un’impronta indelebile.
Oltre al suo grande valore storico, Skopje è unica per bellezza e accarezzata dalle acque del fiume Vardar, vi regalerà una vacanza che rimarrà impressa a lungo nella vostra memoria. Di seguito trovate 5 luoghi imperdibili in questa città, capitale della Macedonia… buon viaggio!
Il Museo archeologico
Il Museo archeologico di Skopje raccoglie molte testimonianze dei popoli che in passato abitarono la Macedonia e che furono protagonisti della sua storia. Lo splendido palazzo del museo si trova lungo il Vardar, all’estremità del Ponte della civilizzazione. Il bianco puro della sua costruzione lo rende splendente di giorno e favoloso di notte, mentre un possente colonnato e le cupole agli estremi del palazzo lo rendono ancora più imponente.
Questo museo fu costruito nel 1924 nel cuore della capitale della Macedonia e, nonostante l’attualizzazione contemporanea in uno stile architettonico che ricorda i templi romani, nasconde delle tracce di un passato molto remoto. Infatti, al suo interno sono custodite stele e sculture dell’epoca preistorica e vi sono numerose opere risalenti anche al tempo delle antiche civiltà come quella romana, durante la quale Skopje fu una delle sedi delle sue legioni. Non mancano, ovviamente, anche importanti testimonianze del Medioevo ottomano.
La moschea di Mustafa Pasha
La moschea fu costruita nel pieno centro della capitale nel 1492 dall’ottomano Mustafa Pasha. È molto curioso l’accostamento del bianco del pronao di ingresso, delimitato da tre alti archi, e il rosso della costruzione retrostante. Due particolari esterni che richiamano l’interno della moschea sono il simbolo del luogo di culto, il minareto, e il blu delle cupole.
Infatti, appena entrerete il vostro sguardo cadrà sicuramente sulle bellissime e complesse decorazioni delle pareti di color blu scuro. I disegni raffigurano un intrecciarsi vorticoso di linee e figure, degne del miglior stile floreale arabo che il bianco dello sfondo contribuisce a mettere maggiormente in risalto. Questo è solo uno dei prodotti che il genio ottomano ha lasciato anche se, purtroppo molti non sono più visibili nella loro interezza a causa del rovinoso terremoto del 1963.
Casa-museo di santa Madre Teresa di Calcutta
Da un luogo di culto musulmano, passate ora ad un importante sito cristiano: la casa che diede i natali a Madre Teresa di Calcutta, ora adibita a museo in sua memoria. Per raggiungerla, attraversate il famoso Ponte di pietra costruito attorno alla seconda metà del XV secolo quando Maometto II regnava in Macedonia e che si caratterizza per i suoi 12 archi sotto ai quali le acque del Vardar scorrono incessantemente.
Una volta attraversato, oltrepassate anche la centrale piazza di Macedonia e arriverete alla casa-museo di Madre Teresa che nacque proprio a Skopje nel 1910. In questo luogo sono conservati arredi d’epoca, foto di famiglia e scritti autografati oltre alla pergamena del premio Nobel.
La fortezza di Kale
Dopo la conquista dell’Impero romano dell’attuale capitale della Macedonia, allora conosciuta come Scupi, la città rimase sotto il controllo di Roma per alcuni secoli prima di diventare territorio bizantino. Nel piano urbanistico di questo popolo era prevista la costruzione di una grande muraglia: lo sappiamo da ciò che vediamo ancora oggi nella cittadella, la fortezza di Kale.
Le mura vennero erette attorno al VI secolo e dopo alcune ricostruzioni a causa di calamità naturali, oggi si presentano in tutta la loro magnificenza. Dalla fortezza potete ammirate la capitale dall’alto per vedrete molti quartieri interessanti – come la zona dell’antico bazaar ottomano – oppure alzate lo sguardo verso la Croce del Millennio, una croce alta 66 metri e costruita nei primi anni del duemila sulla cima del monte Vodno.
La chiesa di san Clemente di Ocrida
L’ultima chicca consigliata della capitale è la chiesa ortodossa di san Clemente di Ocrida. Venne costruita su progetto di Slavko Brezovski, famoso architetto in terra di Macedonia, e consacrata nel 1990. La struttura è veramente speciale e singolare ed è riconoscibile per l’incastonarsi delle grandi cupole nere su una base a pianta rotonda. Lo stile moderno di questa chiesa è in antitesi con le pregiate e antiche icone ortodosse custodite al suo interno che vi permetteranno di ammirare la rappresentazione di figure evangeliche cariche di un forte valore simbolico e collocate in uno spazio senza tempo, simboleggiato dallo sfondo monocromatico. Altrettanto bella è la decorazione interna della grande cupola, raffigurante un Cristo benedicente su sfondo blu.