"La vita in Sardegna è forse la migliore che un uomo possa augurarsi: ventiquattromila chilometri di foreste, di campagne, di coste immerse in un mare miracoloso dovrebbero coincidere con quello che io consiglierei al buon Dio di regalarci come Paradiso", così diceva Fabrizio De André di questa isola nostrana. Una terra magica e ricca di bellezze uniche al mondo. Ma per capirne le radici è necessario andare nella Sardegna più profonda e ancestrale. Ecco perché oggi vi poteremo in viaggio nell'entroterra della Sardegna, dove tutto è incredibilmente autentico.
Iniziamo questo viaggio dalle atmosfere incredibili dalla Gola di Gorropu, uno dei canyon più profondi d’Europa. La Gola di Gorropu si trova nel Supramonte, tra Orgosolo e Urzulei. Qui il Rio Flumineddu ha modellato negli anni le rocce in maniera incredibilmente eccezionale.
Da non perdere il bellissimo paese di Ulassai sovrastato dai pinnacoli rocciosi del Bruncu Pranedda e del Bruncu Matzei. Un centro abitato piccolino, ma inserito in un ambiente naturale tra i più maestosi ed emozionanti di tutta la Sardegna.
Nella spettacolare Valle della Luna svetta l'imponente Monte Pulchiana, il più grande monolite granitico della Sardegna. E non molto lontano da questa meraviglia della natura sorge la riserva naturale della Piana dei Grandi Sassi e le Pietre Ballerine della Gallura, in territorio di Aggius.
Alle pendici del Monte Corrasi sorge Oliena, cittadina famosa per il suo artigianato e rinomata in tutta la Sardegna e conosciuta in tutto il mondo per la pregiata qualità del Nepente, il vino Cannonau che si produce nelle cantine del luogo ed elogiato dal poeta D’Annunzio, tanto che le bottiglie riportano una sua citazione in etichetta.
Fondamentale per scoprire le radici della Sardegna è anche una visita a Bitti, la città più importante della Barbagia settentrionale e che divenne famosa per il suo tradizionale canto a tenore. L’importanza culturale di questo tipo di canto è stata riconosciuta a livello internazionale quando la tradizione è stata inclusa dall’UNESCO tra i Patrimoni orali e immateriali dell’umanità.
San Pantaleo, dopo le artificiose località turistiche della Costa Smeralda, regala una piacevole sensazione di autenticità. Un abitato che sorge in alto verso l’interno, circondato da montagne di granito e diventato una sorta di colonia di artisti. Si tratta di uno dei pochi paesi della Sardegna raccolti attorno a una piazza, in fondo alla quale sorge una chiesetta.
Tra le maggiori attrazioni dell'entroterra della Sardegna c'è il Il fiume Cedrino, un flusso d'acqua che attraversa la provincia di Nuoro e con paesaggi incantevoli e foreste che vi si riflettono. La vallata circostante è ricca di storia e archeologia con grotte, chiesette e rifugi millenari rimasti intatti nel tempo.
Straordinaria anche Laconi, situata nell’altopiano del Sarcidano e immersa in un fitto e verde bosco con numerose sorgenti d’acqua. Il territorio presenta molteplici resti di insediamenti nuragici, dove sono stati rinvenuti diversi reperti.
Terminiamo questo viaggio a Montevecchio dove sorgono le miniere. Si trova nella Sardegna sud occidentale ed è uno dei siti minerari più antichi d’Italia. L’estrazione di minerali nell’area risale all’epoca fenicia e romana. Oggi, il Parco Geominerario della Sardegna, fondato nel 1989 e simbolo dei Geoparks dell’UNESCO, conserva i siti minerari.