Non soltanto Bordeaux, Toscana o Napa Valley: esistono innumerevoli regioni vinicole meno conosciute ma altrettanto incantevoli, gemme nascoste pronte a sfoderare tutta la loro attrattiva per un inebriante "viaggio nel vino". Conosciamole meglio a partire dalle zone spagnole dello Sherry, Jerez de la Frontera, Sanlúcar de Barrameda ed El Puerto de Santa Maria: qui il clima è mediterraneo, caldo e soleggiato, e il terroir è unico e dominato da Albariza, un terreno ricco di calcare di colore bianco quasi brillante.La maturazione è il fulcro del processo di produzione dello sherry e il punto culminante di ogni visita in cantina. (Nella foto, Jerez de la Frontera)
La regione georgiana di Kartli è il più antico territorio vinicolo del mondo a produzione continua, a un'ora d'auto dalla capitale Tbilisi. Qui è famoso il cosiddetto "vino arancione": le uve bianche vengono raccolte e lasciate fermentare, invece di spremere subito il succo. La fermentazione consente al succo di acquisire colore, sapore e consistenza dalle bucce dell'uva. Il risultato è un vino unico, con gli elementi floreali di un vino bianco ma i tannini di un rosso.
La Valle de Guadalupe a Baja, in Messico, ha una radicata vocazione vinicola ma, in particolare negli ultimi anni, ha visto l'avvento di una vinificazione moderna con una rinnovata attenzione alle espressioni "premium e terroir". Le cantine boutique della Valle sperimentano un mix di uve rosse europee come Cabernet Sauvignon, Nebbiolo e Tempranillo, spesso miscelate insieme, per sapori tutti da apprezzare.
La valle di Okanagan nella Columbia Britannica, vegliata da due catene montuose e punteggiata da grandi laghi glaciali mozzafiato e dolci colline di vigneti, produce pregiati vini che è difficile trovare al di fuori del Canada. È un'area vinicola piuttosto nuova e gran parte del vino viene consumato all'interno della nazione. Tuttavia, i suoi vini di alto calibro, uniti alla straordinaria bellezza naturale della regione, hanno già attratto i migliori produttori di vino da Francia, Nuova Zelanda e Sud Africa.
Sebbene la Virginia sia stata probabilmente uno dei primi posti in America a produrre vino, è ancora relativamente fuori dai sentieri battuti e la scena è dominata da California, Oregon, Washington e New York. Qui la comunità del vino è composta principalmente da piccoli produttori artigianali e i vini sono un crocevia tra la Napa Valley e Bordeaux.
Negli ultimi anni, l'industria vitivinicola svizzera ha iniziato a sperimentare cultivar sottoutilizzate e nuove pratiche uniche di biodinamica ed è tra gli innovatori per la ricerca sul clima nell'industria vinicola. Paradiso per gli amanti del buon vino, la Svizzera unisce alla bontà l' indindiscusso fascino del paesaggio: da non perdere la ferrovia del Golden Pass per spostarsi e ammirare gli spettacolari pendii terrazzati del Lavaux, un panorama e patrimonio mondiale dell'UNESCO che si affaccia sul Lago di Ginevra.
A circa 160 chilometri a sud di Budapest si apre la regione vinicola ungherese di Szekszárd, una delle più antiche del Paese, risalente a 2000 anni fa. La varietà più popolare è l'uva Kékfrankos (aka Blaufränkisch), che produce un vino molto tannico e speziato.
La Valle della Loira è ricca di ampi giardini e parchi costellati da eleganti castelli e vigneti storici. Tuttavia, la regione è meno frequentata per il vino rispetto alle famose Bordeaux e Borgogna, ma l'area di Chinon, in particolare, merita una visita. Chinon produce uve Cabernet Franc scattanti, coltivate nei terreni sabbiosi e ghiaiosi lungo le rive della Vienne.
Con la colossale catena montuosa delle Ande a fare da sfondo, la regione vinicola dell'Argentina è davvero mozzafiato. E mentre Mendoza è la star internazionale, a circa due ore di macchina a nord ecco una zona meno conosciuta ma assolutamente da scoprire: la Pedernal Valley. La città di Pyros sta aprendo la strada alla nuova generazione di vini della zona e il Malbec qui è un vino di classe mondiale, unico nel suo genere.
Un terzo dei vigneti biologici certificati della California si trova nella contea di Mendocino, un autentico hub per l'agricoltura biologica. Il numero di antiche viti, piantagioni del secondo dopoguerra, rendono questa regione davvero unica: i vini sono concentrati, equilibrati e "distintamente californiani".