Cosa vedere in Boemia, un tour dalla selva boema a Praga

Viaggio in Boemia, la regione più occidentale della Repubblica Ceca, dove una storia millenaria ha forgiato suggestive città d’arte e paesaggi indimenticabili

Pubblicato: 25 Agosto 2017 10:00

SiViaggia

Redazione

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La Boemia è una delle regioni storiche nelle quali si divide la Repubblica Ceca, in particolare la zona più occidentale che dal confine con la Germania arriva fino a Praga e alla regione Morava ad est, verso la Polonia. Una storia millenaria, che affonda le sue radici nelle saghe delle popolazioni germaniche che si stabilirono in quest’area ben prima della dominazione romana, e che poi attraversa l’intera storia europea dal Sacro Romano Impero fino all’ingresso nell’Unione Europea.

Questa storia ha plasmato il paesaggio boemo e le sue meravigliose città, in un continuum tra natura e arte, foreste maestose e centri urbani di grande fascino, così che oggi un tour tra queste straordinarie realtà è un’esperienza indimenticabile. In questa guida percorreremo un itinerario nella Boemia Meridionale dalla Selva Boema fino alla capitale dello Stato, Praga, alla scoperta delle meraviglie di questa grande regione.

La prima tappa dell’itinerario è la Selva Boema, la grande foresta secolare al confine sud-occidentale tra Germania e Repubblica Ceca, una maestosa area verde che nasconde foreste fittissime, imponenti montagne, laghi glaciali che sembrano di cristallo, fiumi impetuosi e misteriose torbiere ricoperte di nebbia. Dalla cima del picco di Poledník si può ammirare il panorama più spettacolare dell’intera Boemia, con un colpo d’occhio che supera la foresta e comprende le grandi pianure centrali, e c’è chi dice che nei giorni più sereni e senza foschia si riescano persino a scorgere le Alpi in lontananza verso occidente.

Le mete più interessanti nel parco sono sicuramente i due spettacolari laghi glaciali, Plešné e Černé, e le impetuose sorgenti della Moldava, il principale corso d’acqua della Boemia e di tutta la Repubblica Ceca. Scendendo dalla Selva non può mancare una breve tappa sulle rive del lago Lipno, quello che è considerato il “mare ceco” e principale meta estiva dei cechi, per poi proseguire verso la città di Cesky Krumlov, poco oltre in direzione est.

Cesky Krumlov è una meravigliosa città della Boemia, patrimonio dell’umanità dell’Unesco, di origine medievale che grazie ad una fitta rete di commerci e scambi con l’Italia attirò moltissimi artisti e architetti del nostro Paese i quali contribuirono a trasformare il suo aspetto gotico nelle eleganti forme che ancora oggi si possono ammirare. A testimoniare queste trasformazioni si può ancora ammirare il grande castello nel centro cittadino, la principale meta turistica della città, che mostra l’aspetto più antico e medievale delle sue torri in contrapposizione con le leggere decorazioni rinascimentali e barocche delle epoche successive.

Nella piazza centrale della città di Cesky Krumlov si può ammirare il municipio rinascimentale, e poi addentrarsi nelle strette viuzze del centro più antico e perdersi in un vero viaggio nel tempo tra botteghe artigiane ed edifici di grande bellezza. In questa località della Boemia si trovano altre mete molto interessanti come la casa di Krcin e le sue decorazioni magiche, l’ex seminario gesuitico, la chiesa di San Vito e il museo dedicato a Egon Schiele.

La tappa successiva del nostro itinerario in Boemia è la città termale di Trebon, un suggestivo centro dall’aspetto rinascimentale situato nella zona ricca di laghi del Jindřichův Hradec dove da quasi ottocento anni viene prodotto un particolare tipo di birra secondo il Reinheitsgebot, il decreto della purezza sulla produzione dei birrifici di area tedesca. Oltre ai famosi stabilimenti termali in questa cittadina si possono visitare il possente castello della famiglia Rosenberg, sede degli archivi civici, e la suggestiva piazza centrale con gli eleganti edifici porticati su tutto il suo perimetro.

Dirigendosi verso est si arriva alla suggestiva cittadina di Slavonice, situata a pochi chilometri dal confine austriaco, dove si possono visitare due grandi torri del XIII secolo, la chiesa dell’Assunzione in maestoso stile gotico e il centro storico dove molti palazzi presentano delle suggestive decorazioni “a sgraffito” sulle facciate principali in stile tardogotico e rinascimentale. Appena fuori dal centro è possibile visitare il complesso di bunker e fortificazioni costruiti durante la seconda guerra mondiale che ospitano un interessante museo che narra le vicende della guerra in Boemia e sul fronte orientale.

Lasciando il confine austriaco della Boemia e puntando verso nord si raggiunge in qualche ora la città fortificata di Tabor, un centro fondato nel 1400 su un’antica fortificazione altomedievale che crebbe di importanza fino a diventare una delle più importanti piazzeforti del movimento Hussita, che promuoveva una radicale riforma religiosa e l’uguaglianza sociale. Oggi a Tabor si possono visitare le suggestive stradine del centro storico che hanno conservato l’impianto medievale della città antica, il grande Museo medievale, che raccoglie una ricchissima collezione sulla storia dell’intera regione nel corso del Medioevo e le impressionanti gallerie difensive che si diramano come un labirinto dai sotterranei del municipio della città.

L’ultima tappa del tour è la capitale della Repubblica Ceca, Praga, una delle città più romantiche e belle di tutta l’Europa centrale, che richiederebbe un viaggio intero dedicato solo alle sue meraviglie. Per concludere questo itinerario nel cuore della Boemia la scelta migliore è dirigersi verso la città vecchia, la Staromestské namestì, dove si trovano la possente statue di Jan Hus, il riformatore religioso che segnò la storia della Boemia nel Medioevo, e alcuni degli edifici più importanti della città: il municipio con la meravigliosa torre civica e il famosissimo orologio astronomico, la spettacolare chiesa di Santa Maria di Tyn con le sue altissime torri, le case Kriz e Mikes con le loro decorazioni di pregevole fattura e l’elegante Celetnà ulice con i suoi raffinati palazzi settecenteschi.

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