Cammino Francese: dalla Francia a Santiago, attraverso i Pirenei

Il Cammino Francese è il più iconico verso Santiago: 800 km tra Pirenei e Galizia, tra paesaggi, spiritualità e incontri memorabili.

Pubblicato:

Greta Lomaestro

Content Advisor & Travel Expert

Laureata in Lingue, Letterature e Civiltà Euroamericane, è specializzata nella redazione di contenuti. Da sempre appassionata di viaggi e di montagne, ha nel cuore le nostre Alpi ma anche l'Islanda, il Nepal e i Grandi Parchi dell'Ovest americano.

Celebrato già nel Codex Calixtinus del 1135, il Cammino Francese è molto più di un semplice cammino: è un corridoio di storia, fede, incontri autentici e scenari capaci di rigenerare l’anima. Nel 1993 l’UNESCO lo ha inserito tra i Patrimoni dell’Umanità per il suo valore culturale, e non per caso: su questi sentieri il pellegrino attraversa panorami che spaziano dai boschi pirenaici alle pianure infinite delle mesetas, dai borghi antichi con le cattedrali arabeggianti fino alla nebbia atlantica della Galizia, per poi raggiungere Santiago.

Oltre alla bellezza paesaggistica e architettonica, il Cammino Francese trova la sua cifra nella semplicità rituale del passo quotidiano, che diventa un modo per meditare e riconnettersi con la propria interiorità. Non serve essere atleti: ci vogliono curiosità, voglia di meravigliarsi, cuore… e un paio di scarpe comode.

Dove si trova ed etimologia del cammino 

Il Cammino Francese – o Camino Francés – la via più tradizionale e storica di pellegrinaggio verso Santiago de Compostela, prende questo nome perché il percorso parte dalla cittadina di Saint-Jean-Pied-de-Port, in Francia.

Questo itinerario veniva attraversato dai pellegrini provenienti da tutta Europa che entravano in Spagna attraverso i Pirenei, dunque “francese” si riferisce alla sua origine geografica e al fatto che fosse la via principale percorsa dai pellegrini francesi.

Partire da Saint-Jean-Pied-De-Port significa organizzare volo e trasferimento via treno o autobus da Pamplona o Bayonne. Dall’Italia spesso si prenota un volo per Bilbao o Madrid, per poi utilizzare treni verso le regioni basche, oppure si può proseguire con tratte low-cost fino a Bordeaux e poi su autobus locali verso i Pirenei. In alternativa, si può partire da Roncesvalles prenotando un taxi da Pamplona. Possibili anche le partenze da Burgos, León, Astorga o Sarria: ottimi punti di partenza per chi dispone di meno tempo o preferisce percorrere meno tappe, iniziando a metà percorso.

Lunghezza e difficoltà: le 32 tappe  

Il Cammino Francese è lungo circa 780-790 km, a seconda delle varianti e delle deviazioni scelte. La durata media consigliata per percorrerlo è di circa 30-35 giorni, camminando in media 20-25 km al giorno. Le tappe possono essere adattate in base alla preparazione fisica e al ritmo personale, ma in generale un mese è un tempo giusto per godersi il percorso senza troppo affanno.

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Come prepararsi al cammino 

Camminare circa 800 km in 31 giorni significa coprire una media di 25 km al giorno, con punte oltre i 30 km nelle tappe pirenaiche e galiziane. Una buona preparazione prevede almeno due mesi di uscite progressive fino a 25‑30 km, risalendo salite simili a quelle che si incontreranno lungo il cammino. Importante: allenare anche i polpacci, perché le discese ripide e le mesetas richiedono muscoli preparati e caviglie stabili.

La gestione dello zaino è cruciale: punta a un peso inferiore al 10% del tuo peso corporeo, altrimenti schiena, spalle e piedi ne risentiranno. L’allenamento deve essere anche mentale, però. Affrontare con consapevolezza quei 25‑30 km quotidiani porta anche benefici mentali: il cammino diventa meditazione a passo lento, con il tempo di riflettere sui pensieri più genuini. Non è un percorso estremo, ma tratte lunghe e variazioni climatiche richiedono una mente lucida e un certo spirito di adattamento.

Info logistiche: segnaletica, alloggi e credenziale 

Uno dei punti di forza del Cammino Francese è la segnaletica impeccabile: le celebri frecce gialle e le conchiglie su pali e muretti facilitano l’orientamento anche quando il camminatore è stanco o la nebbia cala.

Quanto all’alloggio, il cammino offre una rete estesa di albergues pubblici, privati e donativi, in media ogni 5 km. È sufficiente consultare i siti per verificare le aperture stagionali e le norme di ingresso. Se preferisci la tranquillità, prenota alcune tappe chiave in anticipo (come Saint‑Jean, Burgos, León, O Cebreiro e Santiago).

La credenziale è un vero passaporto del pellegrino: è necessaria per accedere agli albergues e richiedere la Compostela alla fine. Puoi ottenerla prima della partenza, in una parrocchia italiana affiliata alla Confraternita di Santiago, oppure direttamente allo start, a Saint‑Jean‑Pied‑de‑Port o Roncesvalles. Attenzione: la Compostela viene rilasciata solo con almeno 100 km percorsi a piedi in Spagna, con timbri datati e leggibili.

Quando partire 

Il clima varia notevolmente lungo il percorso: nei Pirenei l’inverno può portare neve, tra giugno e settembre le mesetas diventano roventi, mentre in Galizia il tempo si fa spesso capriccioso e piovoso in primavera… La stagione migliore? Tra maggio e inizio giugno oppure tra settembre e ottobre, per evitare sia il caldo torrido sia l’affollamento estivo. Il periodo è perfettamente centrato per godere della campagna che fiorisce, senza rinunciare a giornate miti e all’ospitalità attiva lungo il percorso. Durante l’inverno, invece, diversi albergues sono chiusi: meglio programmare con attenzione.

Difficoltà ed equipaggiamento  

La difficoltà maggiore è rappresentata dalla salita impegnativa nella prima tappa attraverso i Pirenei, ma il cammino presenta anche tratti con saliscendi e terreni misti che possono diventare fangosi in caso di pioggia, specialmente nella regione della Galizia. È quindi importante essere preparati con un equipaggiamento adeguato, come scarpe da trekking comode e già rodate, un impermeabile leggero e bastoncini per sostenere le ginocchia nelle salite e discese (quelli pieghevoli sono molto pratici).

Riempi lo zaino con vestiti leggeri, un sacco a pelo compatto, kit di pronto soccorso, borraccia o camelbag e un poncho impermeabile. Uno spuntino energetico per le pause è fondamentale, quindi fai scorta di barrette e frutta secca: una corretta scorta d’acqua e snack energetici sono d’obbligo per affrontare le tappe più isolate che non consentono soste in ristori e punti acqua.

Perché percorrerlo  

Il Cammino Francese è una vera opera d’arte, fatta di pietre romane, cattedrali mudéjar, mesetas sterminate e foreste galiziane: si attraversano storie antiche e moderne, si assapora la cucina di queste splendide regioni spagnole, si incontrano volti diversi e compagni di strada del tutto inaspettati.

Non è solo un percorso fisico, ma una narrazione personale scritta a passi lenti e riflessioni quotidiane. Anzi, un ottimo consiglio è quello di portare con sé un taccuino e annotare ogni giorno pensieri e riflessioni emersi durante la marcia.

Naturalmente servono tempo, preparazione e un cuore pronto a mettersi in gioco. Ma se hai la voglia di camminare, il Cammino Francese può diventare una pagina memorabile della tua vita.

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