Macchiagodena, il borgo del Molise che ospita gratis chi porta un libro

Il libro si fa promotore di un soggiorno gratuito nel borgo molisano e ne diventa protagonista

Pubblicato: 27 Aprile 2021 17:27Aggiornato: 19 febbraio 2024 16:49

Ilaria Santi

Giornalista & reporter di viaggio

Giornalista, viaggia fin da quando era bambina e parla correntemente inglese e francese. Curiosa, autonoma e intraprendente, odia la routine e fare la valigia.

Allo scopo di fare arrivare nel borgo di Macchiagodena turisti da ogni parte d’Italia, è stato approvato un progetto chiamato “Genius Loci, portami un libro e ti regalo l’anima” che prevede di offrire una vacanza gratuita in una delle strutture turistiche del piccolo paese del Molise, in provincia di Isernia, a tutti coloro che decidono di andare a Macchiagodena e di portare con loro un libro.

Ad annunciare la singolare iniziativa è stato lo stesso Sindaco del borgo, nella lista dei Borghi autentici d’Italia, Felice Ciccone, che ha spiegato di voler mettere a disposizione dei turisti la possibilità di trascorrere nel territorio alcuni giorni di vacanza gratuiti, se accompagnano questa loro permanenza di piacere con un libro.

Il libro, che normalmente viene scelto per andare in vacanza, in questa occasione si fa promotore del soggiorno stesso e ne diventa protagonista. Il visitatore deve spiegare perché ha scelto proprio quel libro e perché ha deciso di accogliere l’invito del paese molisano.

Tutte quante queste esperienze scritte e narrate confluiranno in una raccolta che riepiloga e racconta il progetto “Genius Loci, portami un libro e ti regalo l’anima”. Una volta giunti nel borgo, il libro deve, poi, essere depositarto nella Piazzetta della Lettura.

Il borgo di Macchiagodena è da molto sempre legato  alla lettura e alla cultura. Tra le ultime iniziative c’è anche quello intitolato “La Divina Commedia in 100 borghi”, dedicato all’anniversario della morte di Dante Alighieri, un viaggio nell’Italia dantesca, alla scoperta di paesini e di paesaggi affascinanti dove vivere l’emozione di una delle opere più importanti dell’età medievale, con la declamazione delle terzine del Sommo Poeta nei centi storici di diverse località della nostra Penisola.

“Il nostro intento è da sempre quello di promuovere il borgo tramite la cultura”, ha spiegato l’assessora comunale alla Cultura e al Turismo, Luciana Ruscitto. “Abbiamo aderito ai Borghi della lettura nel 2015, network che comprende 14 Regioni e abbraccia 60 Comuni, e ne siamo divenuti sede nazionale attraverso il nostro castello. Da qui la promozione è partita grazie a una serie di iniziative: presentazioni di libri, convegni culturali, allestimento delle nostre piazzette con librerie all’aperto”.

Il Castello baronale è il principale monumento di Macchiagodena. Costruito su uno sperone di roccia calcarea, fu fondato come torre di guardia dai Longobardi e, nel 1269, donato da Carlo I d’Angiò a Barrasio, perché lo governasse per conto di Napoli.Fu intorno al casstello che si sviluppò il paese con le case in pietra che conservano gli originari caratteri medievali.

In quest’epoca, il castello fu ampliato a pianta quadrata allungata, con quattro torrioni angolari. Oggi restano le due torri maggiori, ma una parte ha l’aspetto di un palazzo gentilizio, poiché il castello fu ristrutturato dopo il terremoto del 1805. L’interno un tempo aveva tavole dipinte, successivamente scomparse, e oggi presenta un classico aspetto ottocentesco dove è conservata la biblioteca. Un corridoio conduce ai sotterranei, dove un tempo venivano torturati i prigionieri.

Il borgo con il suo castello è anche chiamato la “Terrazza sul Matese” perché, tutto il paesaggio circostante, è dominato dal massiccio del Matese.

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