Calamecca, il borgo ritrovato sull’Appennino toscano

Piccolo villaggio medievale sulle montagne pistoiesi, Calamecca nasconde gioielli come la chiesa di San Miniato e regala vedute splendide

Pubblicato: 29 Maggio 2019 09:36Aggiornato: 29 maggio 2019 09:44

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Redazione

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Nella provincia toscana di Pistoia, Calamecca è un piccolo borgo medievale frazione di San Marcello Piteglio. È un luogo che sa di passato, questo, alla foce del fiume Pescia e nel cuore della Valdiforfora.

Si trova sulle montagne pistoiesi, Calamecca, e le sue prime notizie risalgono all’anno 766 quando – un documento conservato oggi all’interno dell’Archivio Storico Pistoiese – parlava dell’acquisto di un terreno da parte di un nobile pistoiese d’origine longobarda, tale Willifredo di Willerado. Circondato da una vegetazione di verde e di castagni, questo splendido borgo conserva ancora il fascino e la lentezza dei tempi antichi: pare che qui il tempo si sia fermato, ed è una sensazione evidente in ogni sua viuzza e in ogni sua costruzione.

Quando si ribellò al dominio di Pistoia, il villaggio di Calamecca fu distrutto insieme al suo castello. E, dopo il Trecento, la zona tutta fu coinvolta nelle sanguinose lotte tra Guelfi Bianchi e Neri. Tra il 19 e il 20 settembre 1944, poi, come molti paesi della zona fu vittima di una durissima rappresaglia da parte delle forze tedesche in ritirata. Sebbene negli anni molte persone abbiano abbandonato il borgo, Calamecca è oggi meta di un discreto turismo estivo: qui si viene per ammirare la porta che apparteneva all’antico castello, i vicoli lastricati in pietra, la chiesa e il campanile che guardano alla vallata. E per ritrovarsi in piazza Francesco Ferrucci, sede di numerose manifestazioni durante la bella stagione e con nel cuore una bella fontana in pietra serena.

Per anni l’economia di Calamecca si basò sulla coltivazione del castagno, da cui veniva ricavata una speciale farina dolce, base dell’alimentazione per la popolazione dei dintorni. Oggi vive invece prevalentemente di turismo, grazie al suo fascino immutato e a luoghi splendidi come la chiesa di San Miniato, che si raggiunge percorrendo una scalinata monumentale e che – per un villaggio così piccolo – ha dimensioni eccezionali. Sul lato sinistro della scalinata, diparte un viottolo che conduce sino alla terrazza panoramica, per una vista splendida sulla vallata e sul borgo di Crespole.

Ma non ci sono solamente gli edifici, a Calamecca. Una visita la merita anche il Parco della Rimembranza, inaugurato nel 1928 e dedicato ai caduti della Prima Guerra Mondiale. E, per chi viaggia coi bambini, il giardino del “Colle” coi suoi giochi. Ovunque nel borgo si vada, si respira sempre un’atmosfera di pace. E s’ammira la bellezza dei tempi antichi.

Fonte: Wikimedia
Fonte: Wikimedia | Ph: Andrea Maggiani

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