I Giorni della Merla: date, leggende ed eventi da non perdere

I Giorni della Merla sono iniziati e, secondo la tradizione, sarebbero quelli più freddi dell'anno. Scopriamo l’origine, le leggende e gli eventi in Italia

Pubblicato: 29 Gennaio 2025 12:40

Elena Usai

Travel blogger & content creator

La scrittura, il viaggio e la fotografia sono le sue grandi passioni e quando parte non dimentica mai di portare un libro con sé.

Più pungente di una sberla: sono i Giorni della Merla!” dice una filastrocca tutta italiana. Perché si, in teoria i Giorni della Merla, ossia il 29, 30 e 31 gennaio, sono considerate le giornate più fredde anche se, soprattutto quest’anno, dal meteo sembrerebbe tutto il contrario!

A trasmetterci questo detto sono i racconti delle tradizioni popolari che affidano agli ultimi tre giorni di gennaio le sorti dell’inverno. Ma cosa sono, nel dettaglio, i Giorni della Merla? E quali sono le storie e le leggende legate a queste giornate? Vi raccontiamo tutto qui, consigliandovi anche degli eventi organizzati in Italia per quest’occasione.

Cosa sono i Giorni della Merla

Partiamo dal nome che ha ispirato i Giorni della Merla. Il motivo principale dietro la scelta del nome potrebbe derivare dall’associazione tra il merlo e la primavera: il Turdus Merula, infatti, è l’uccello che, puntuale come un orologio, a fine gennaio comincia a diffondere le sue note d’amore annunciando l’arrivo della stagione calda.

Da qui nasce il proverbio popolare secondo il quale sono proprio i Giorni della Merla a rivelare il futuro dell’inverno: se queste giornate saranno effettivamente fredde, la primavera sarà calda e ci sarà bel tempo; al contrario, se le temperature saranno più miti, la primavera tarderà ad arrivare e rimarrà fredda. Ma da dove provengono queste credenze? Come tante altre cose, anche queste sono legate a storie e leggende.

Storie e leggende sui Giorni della Merla

Sapevate che Dante aveva parlato del merlo come anticipatore della primavera già nella Divina Commedia? La figura di questo animale è presente in tantissime storie e leggende popolari, arrivate fino a noi anche grazie alla letteratura.

Una leggenda racconta il perché del colore nero del merlo: secondo la storia, una merla e i suoi pulcini, in origine di colore bianco, si sarebbero nascosti in un comignolo il 28 gennaio per sfuggire al freddo invernale. Qui si sporcarono di fuliggine e, una volta usciti il 1° febbraio, sarebbero risultati completamente di colore nero.

Un’altra, invece, vede la merla sola, senza i pulcini, nascondersi in un comignolo per la maggior parte di gennaio. Più o meno alla fine del mese decise di uscire pensando di essere sfuggita all’inverno. Sbeffeggiò quest’ultimo e si vantò: per questo venne punita dall’inverno stesso che, offesosi, decise di darle una lezione e prese in prestito da febbraio qualche giorno facendo così tornare il freddo.

C’è un’altra storia, questa volta senza l’animale, che ha come protagonista un cannone chiamato “la Merla”. Secondo la leggenda, i proprietari del cannone avrebbero dovuto aspettare gli ultimi giorni di gennaio per poterlo trasportare da una riva all’altra del Po perché solo in quel frangente, infatti, il fiume si sarebbe ghiacciato a causa del freddo gelido.

Cosa fare nel weekend dei Giorni della Merla

Quella dei Giorni della Merla è una tradizione tutta nostrana che viene festeggiata anche con l’organizzazione di diversi eventi in Italia.

I canti della merla a Pizzighettone, Lombardia

Il rituale che scaccia via gennaio viene festeggiato soprattutto nella zona di Cremona, dov’è usanza per i cittadini dei diversi comuni ritrovarsi in piazza, davanti a un grande falò, per intonare canti della tradizione contadina. Il falò tradizionale sarà presente sabato 1 febbraio alle 21:00 a Pizzighettone dove si terrà l’evento Canti della Merla. In questa occasione ci saranno i canti insieme al coro Paolo Asti e i Cantori della Valle dell’Adda, che il pubblico potrà ascoltare sorseggiando bevande calde come vin brulé e tè.

Giubiana 2025 a Lissone, Monza e Brianza

Un altro falò verrà organizzato a Lissone, in Monza e Brianza, sabato 1 febbraio 2025. Il falò della Giubiana è un rito popolare legato alle origini contadine della zona, dove torna a bruciare la vecchia strega simbolo dei mali del passato e di buon auspicio per la bella stagione. Secondo la leggenda, la strega Giubiana viveva nel buio di un bosco e si cibava di bambini fino a quando le tesero una trappola con un succulento piatto di risotto giallo, che mangiò così voracemente da non accorgersi dell’arrivo della luce del sole che la bruciò all’istante.

L’evento comincerà alle 19:00 presso il parchetto dei Pompieri, in Viale Martiri della Libertà 77. Oltre al rogo, potrete scaldarvi con tè caldo e vin brulè e assaggiare il risot del pùmpier.

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