Di fortuna ne abbiamo sempre tutti un po' bisogno. Per questo motivo, vi avevamo già parlato di alcuni luoghi bellissimi e scaramantici d'Italia. Tuttavia, abbiamo deciso di approfondire. Oggi vi portiamo alla scoperta di altri posti portafortuna del nostro Paese, ma meno noti e decisamente suggestivi (nella foto Catania).
Iniziamo questo viaggio da Bergamo e più precisamente dalla Cappella Colleoni, una bellissima opera rinascimentale sita in Piazza Duomo. E qui, sulla cancellata esterna, vi sono tre testicoli stilizzati in ottone. Secondo la leggenda, toccarli con le mani porta molta fortuna.
Fortuna anche nello splendido borgo di Bagnone in provincia di Massa-Carrara. Qui una Dea bendata si nasconde sotto un giglio fiorentino immortalato nella pietra arenaria dei portici medievali. Un'opera che elargisce i suoi effetti benefici se strofinata con il palmo della mano.
Un pezzo forte dell'artigianato pugliese, e in particolare di quello di Grottaglie in provincia di Taranto, è il Pumo, la cui forma richiama un bocciolo racchiuso tra quattro foglie di acanto. È simbolo di prosperità e di fecondità, ma anche di castità, immortalità e resurrezione. Tiene lontana la cattiva sorte, per questo è possibile vederlo esposto sui balconi delle regione.
La maestosa Cattedrale di San Lorenzo a Genova, oltre a essere di un fascino unico, nasconde anche tra le tantissime decorazioni un cagnolino. Secondo la leggenda, uno degli scultori impegnati negli ornamenti dell'edificio religioso aveva smarrito il proprio amico a quattro zampe, scolpendolo per ricordo sulla facciata. Coloro che riescono a trovarlo e toccarlo sono destinati a trovare l'amore della vita.
Vitorchiano è uno splendido borgo della Tuscia viterbese da vedere almeno uno volta nella vita. Ma ancor più sorprendente è che qui si trova un Moai, costruito con un pietra simile a quella utilizzata sull'Isola di Pasqua. Gli stessi Maori hanno assicurato che la scultura porta fortuna e benessere nel luogo dove viene costruita, a patto che non venga mai spostata. Si dice, inoltre, che un po' di buona sorte arrivi anche toccandogli l'ombelico.
Particolare la storia di Colobraro, incantevole borgo in provincia di Matera. Qui c'è una credenza popolare secondo cui questo luogo porti sfortuna. Un tempo si faceva fatica anche solo a nominare la città lucana. Ora invece, grazie alla voglia di esorcizzare una vecchia diceria, è diventata un centro di aggregazione che raccoglie decine di migliaia di turisti ogni estate.
Arriviamo poi a Venezia per scoprire il Sotoportego dei Preti Sestiere di Castello, molto famoso tra gli innamorati. Qui, infatti, vi è un cuore di mattoni rosso che se toccato fa avverare il proprio sogno d'amore entro l'anno.
Una meraviglia d'Italia è certamente la Cascata delle Marmore in Umbria. Secondo la leggenda, qui vivrebbe una creatura chiamata Gnefro. Fisicamente può apparire sotto la forma di un grazioso bambino, anche se preferirebbe mantenere le sue sembianze naturali, ovvero un folletto magro e non particolarmente bello. E per molti abitanti della zona, queste piccole creature sono dei veri e propri portafortuna che con i loro poteri magici proteggono la casa e allontanano la cattiva sorte.
Terminiamo questo viaggio a Catania in Sicilia, dove svetta un elefante (chiamato Liotru), oggi simbolo della città. Di esso non si è ancora riusciti ad avere un'esatta ricostruzione circa le sue origini. Tra le varie teorie sembra che il Liotru in pietra lavica sia stato posto in Piazza Duomo per proteggere la città dalla furia dell'Etna, dandogli quindi una funzione di portafortuna.