Quella attuale sarà ricordata come l’estate in cui è esploso il fenomeno dell’overtourism e delle conseguenti proteste dei residenti contro la pacifica invasione dei visitatori. I dati del WTTC, l’Organizzazione mondiale del turismo, indicano un ritorno ai livelli pre-Covid dei flussi turistici, con un recupero del 97% nel primo trimestre del 2024, mentre si stima di superare del 2% i valori pre-pandemia entro fine anno. A quanto pare, però, in certe località si è andato ben oltre. Ma a differenza di quanto si potrebbe pensare, a subire il turismo eccessivo e concentrato in poche località e per brevi periodi, generando quindi crisi e malcontento, non sono soltanto le mete notoriamente più famose e ambite. Come dimostra la classifica della densità turistica stilata nel City Dna Report di City Destinations Alliance e riportata da Il Sole 24 Ore, che misura il rapporto tra pernottamenti e numero di residenti in 117 città europee, nella top ten emergono anche destinazioni insospettabili, o quasi. In testa alla classifica, troviamo la spagnola Lloret de Mar, un tempo pittoresco villaggio della Costa Brava, diventata una delle più affollate mete balneari iberiche, che con un indice di densità turistica (idt) di 128,48 si conferma la regina dell’overtourism.
Al secondo posto, quasi a sorpresa, si posiziona Opatija (in italiano Abbazia), stazione balneare sulla costa della Croazia già molto frequentata ai tempi dell’impero asburgico dalla ricca nobiltà austriaca e ungherese, ma che sta vivendo un vero boom. Ha una popolazione di circa dieci mila abitanti, ma un idt di 126,54.
Nella classifica di City Dna analizzata da Il Sole 24 Ore, Venezia è al terzo posto per il rapporto tra pernottamenti e abitanti (meno di 50 mila) con idt di 36,02, inaspettatamente ben distanziata dalle prime due in classifica. Questo risultato non tiene però conto dei visitatori giornalieri sbarcati dalle crociere. In totale, secondo una ricerca dell’Università Ca’ Foscari Venezia, i turisti nella città della laguna sono stati in media 98 mila al giorno nel 2022. Da anni, Venezia si confronta con gli effetti del turismo di massa, sperimentando misure come il ticket d’ingresso, che potrebbe diventare permanente, e introducendo nuove regole per i gruppi turistici, con un limite massimo di 25 persone.
Lisbona si posiziona al quarto posto per densità turistica, con un rapporto idt di 28,02. La capitale portoghese, tra le mete più gettonate dal ritorno dei viaggi internazionali post-pandemia, secondo i dati di Euromonitor ha registrato 4,6 milioni di arrivi stranieri (+13,7% pernottamenti) nel 2023. Tuttavia, il turismo di massa sta generando tensioni, tanto che un gruppo di cittadini ha avviato una petizione per richiedere un referendum sull'abolizione degli affitti brevi per turisti.
Al quinto posto ecco Porto, con una densità turistica di 26,62. Da diversi anni la seconda città del Portogallo sta sperimentando una crescita costante del turismo che svolge un ruolo fondamentale nello sviluppo economico del Paese, che lo scorso anno ha accolto 30 milioni di visitatori, +13% rispetto al 2022.
Palma di Maiorca, in sesta posizione per densità turistica con idt di 22,06, è una delle destinazioni più popolari del turismo di massa. Questo ha generato una forte pressione sulla città, tanto che a fine maggio migliaia di persone hanno manifestato contro il turismo eccessivo, in una delle molte proteste che hanno caratterizzato l’estate spagnola.
Salisburgo, tra le principali mete turistiche austriache, ha registrato nel 2023 un rapporto di 20,04 pernottamenti per abitante, posizionandosi al settimo posto per densità turistica. Sebbene non sia comunemente associata al fenomeno dell'overtourism, il suo centro storico, riconosciuto come Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco dal 1996, attrae un gran numero di visitatori.
Spalato, una delle principali destinazioni turistiche della Croazia, ha registrato nel 2023 un idt di 17,87, posizionandosi all'ottavo posto per densità turistica. Il turismo, ormai la principale risorsa economica del Paese, ha visto un forte aumento di visitatori internazionali, rendendo Spalato una meta particolarmente apprezzata, soprattutto dai giovani.
Bruges, gioiello medievale delle Fiandre, ha registrato lo scorso anno un idt 17,02 e pertanto si posiziona al nono posto della classifica per densità turistica. La città, con i suoi musei, chiese, palazzi storici e parchi concentrati in pochi chilometri, offre un ricco patrimonio culturale che ha sicuramente contribuito al suo grande successo come destinazione turistica.
Santiago de Compostela si posiziona al decimo posto tra le destinazioni più affollate, con un idt di 16,29 nel 2023, un dato significativamente superiore alla media di 10,25 registrata tra le 117 città analizzate dal City Dna Report. Questo risultato non sorprende, poiché il Cammino di Santiago ha attirato lo scorso anno oltre 440 mila pellegrini nella capitale della Galizia, dove secondo la tradizione sono custodite le spoglie dell'apostolo Giacomo.