Un piccolo centro di appena mille abitati, immerso nella conca Peligna nei pressi dell’Aterno è stato la prima capitale d’Italia ma quasi nessuno lo sa. Siamo a Corfinio, comune nella provincia dell’Aquila in Abruzzo.
Conosciuta come Corfinium nell’antichità e Valva nel Medioevo, questo piccolo paesino oltre 2000 anni fa è stato capitale d’Italia, ma la sua storia è stata dimenticata.
Tutto è iniziato quando la Roma precristiana era nella sua massima ascesa governando sui popoli della penisola. Tuttavia le comunità del centro sud si ribellarono alla supremazia romana istituendo il primo nucleo di Stato Italiano scegliendo come capitale Corfinium.
Per Corfinium, prima capitale del Paese, fu scelto il nome di Italica e i popoli che si stabilirono lì coniarono anche una moneta propria.
Come capitale d’Italia però il Paese durò poco. Dopo circa un anno infatti Corfinium divenne un municipio romano.
Nonostante le sue origini siano antichissime, la prima capitale d’Italia ha un aspetto medievale. Per entrare all’interno della città è necessario percorrere la lunga via Italiea per arrivare in piazza Corfinio.
Corfinio si trova su uno sperone roccioso che costeggia l’attuale strada statale creata su quella secolare. L’edificio più antico si trova proprio dove un tempo si ergeva la vecchia capitale.
La piazza principale che prende lo stesso nome della città si presenta come un’antico teatro romano. Le case e gli edifici infatti seguono la linea della cavea tipica degli anfiteatri antichi.
Sul finire dello scorso secolo, sono stati rinvenuti diversi resti della città romana, attualmente visibili e visitabili come un vero Parco Archeologico.
Accanto ai resti murari troviamo la basilica Valvense conosciuta anche come San Pelino. La struttura si erge sul luogo dove un tempo c’era un cimitero paleocristiano all'interno del quale fu sepolto Pelino. La chiesa risale al V secolo anche se a seguito delle devastazioni dei Saraceni e degli Ungari fu ricostruita nel 1120 in stile romanico.