Viaggiare in auto attraverso i passi alpini è un’esperienza decisamente unica. Si può definire quasi come un’avventura, in grado di combinare l’adrenalina delle curve, a volte strette e ripide, con la bellezza naturale mozzafiato dei paesaggi alpini. Per gli amanti della guida e della natura, percorrere questi passi è una splendida occasione per scoprire alcune delle strade più spettacolari del mondo, dove ogni curva svela un panorama nuovo ed ogni salita conduce a vette sempre più alte, con aria sempre più fresca e cielo che sembra sempre più vicino.
Percorrendo i passi alpini si avrà la possibilità di scoprire paesaggi naturali bellissimi, il desiderio di ogni fotografo e amante della fotografia. Sarà possibile osservare, anche a seconda della stagione, paesaggi alpini innevati, ma anche laghi azzurri di montagna che riflettono le vette e piccoli borghi che sembrano essere sospesi nel tempo.
Oltre a questo, c’è da aggiungere anche che, guidare lungo i passi alpini, vuol dire attraversare territori affascinanti e, sopratutto, ricchi di storia, in quanto questi percorsi vennero costruiti in passato per scopi soprattutto militari e commerciali. Molte di queste strade, infatti, venivano usate già in epoca romana e nel corso dei secoli sono stati teatro di battaglie, come la famosa “Battaglia delle Alpi” durante la Seconda Guerra Mondiale. Proprio a causa di questo ruolo fondamentale dei passi alpini negli anni, è possibile visitare non solo antiche fortificazioni, ma anche musei e piccoli villaggi che conservano ancora le tradizioni e l’architettura tipiche della regione italiana.
Indice
I passi alpini più spettacolari da attraversare in auto
Il Passo dello Stelvio, un’icona italiana
Il Passo dello Stelvio è probabilmente il più iconico e conosciuto tra i passi alpini e non è difficile capire il perché di questa sua fama. Con un’altezza di 2757 metri, è il secondo passo percorribile più alto d’Europa, in grado di offrire un’esperienza di guida che non ha eguali. È composto da ben quarantotto tornanti, solo sul versante settentrionale, che rendono il passaggio una vera e propria impresa, soprattutto per gli amanti della guida sportiva.
Lo Stelvio, però, non è solo una sfida per gli automobilisti. Percorrere questo passo, infatti, permette di immergersi in un luogo di straordinaria bellezza, dove la natura regna sovrana ed incontrastata. Una volta arrivati in cima al Passo dello Stelvio, infatti, è possibile ammirare un panorama unico, che va dalle vette delle Alpi Retiche, una parte della catena montuosa delle Alpi centrali, che si estende fra l’Italia, la Svizzera, il Liechtenstein e l’Austria, ed il ghiacciaio dell’Ortles, che si trova sulla vetta più alta dell’Alto Adige. Insomma, qualcosa di indimenticabile.
Nonostante queste sue caratteristiche, che rendono la percorrenza del passo difficoltosa, il passo alpino dello Stelvio è accessibile a tutti, purché si affronti la guida soprattutto con attenzione e rispetto per le condizioni stradali. Il periodo migliore per guidare lungo il Passo dello Stelvio è quello che va da giugno a settembre, quando la strada è libera dalla neve ed il clima è più mite ed è possibile osservare le lunghe distese di prati verdi e boschi che caratterizzano il paesaggio. Durante il tragitto è possibile fermarsi in alcuni dei villaggi più pittoreschi della zona, come Trafoi o Bormio, oppure visitare il Parco Nazionale dello Stelvio, all’interno del quale immergersi nella natura percorrendo i diversi sentieri a disposizione.
Il Passo Gavia, tra paesaggi selvaggi e silenzio
É sicuramente meno conosciuto rispetto al Passo dello Stelvio, ma non per questo meno affascinante. Il Passo Gavia è un’altra tappa imperdibile per chi ama le strade di montagna. Si trovo a poco più di 2600 metri di altitudine e collega la Valfurva con Ponte di Legno. Guidare lungo questo passo alpino vuol dire vivere un’esperienza molto diversa rispetto allo Stelvio. La strada, più stretta e sinuosa, è molto meno trafficata, con alcuni tratti che sono addirittura privi di guardrail e, quindi, particolarmente esposti. Queste caratteristiche rendono la percorrenza del Passo Gavia, in un certo senso, “dura” ed è quindi consigliata una guida molto attenta e prudente, soprattutto in determinati tratti.
Il passo alpino Gavia è un passo per veri appassionati. È l’avventura ideale per chi cerca il contatto diretto con la natura circostante e ama il silenzio delle alte quote. Lungo il percorso, infatti, si attraversano paesaggi selvaggi e pressoché incontaminati, dove è molto facile incontrare diverse specie animali, quali marmotte, stambecchi ed aquile. Come per il Passo dello Stelvio, anche per il Gavia il periodo ideale per viaggiare lungo questi paesaggi va da giugno a settembre, quando il passo è accessibile.
Sosta d’obbligo durante questo viaggio è il Rifugio Bonetta, che si trova esattamente sulla cima del passo alpino, dov’è possibile gustare piatti tipici della cucina valtellinese ammirando un panorama naturale strabiliante, che spazia dai ghiacciai dell’Adamello fino alle cime montuose dell’Ortles-Cevedale, le cui cime arrivano a circa 4000 metri.
Passo Sella, anfiteatro delle Dolomiti
Un altro passo degno di nota merita uno spostamento più ad est, precisamente nelle Dolomiti. Si tratta del Passo Sella, che si trova ad un’altitudine di 2240 metri e che collega la Val Gardena con la Val di Fassa, per un viaggio attraverso paesaggi mozzafiato e viste emozionanti sulle Torri del Sella, popolare destinazione fra gli amanti delle scalate, ed il massiccio del Sassolungo, vetta che supera i tremila metri di altezza, in Val Gardena. Attraversare il Passo Sella significa immergersi in un paesaggio unico al mondo, dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.
Attraversare questo passo alpino in auto non è particolarmente difficile, ma il traffico può essere intenso soprattutto durante i mesi estivi ed il fine settimana. Tuttavia il panorama visibile compensa ampiamente tutte le possibili difficoltà. La catena montuosa delle Dolomiti, infatti, è in grado di offrire un panorama straordinario, con le pareti rocciose che al tramonto si tingono di rosa, circondate da valli di un colore verde vivo e diversi laghi azzurri che riflettono le vette più alte. Anche qui, come per il precedente passo alpino, si consiglia una sosta al Rifugio Passo Sella, struttura dalla quale partono numerosi sentieri escursionistici, che conducono nel cuore delle Dolomiti.
Il Passo Giau
Rimanendo ancora nelle Dolomiti, un altro passo alpino che merita di essere percorso è sicuramente il Passo Giau, ad un’altezza di 2236 metri. Percorrere questo passo vuol dire attraversare un percorso in grado di collegare mete affascinanti come Cortina d’Ampezzo e Selva di Cadore e Colle Santa Lucia, per un viaggio attraverso alcuni dei paesaggi sicuramente più suggestivi delle Dolomiti, e non solo.
Il Passo Giau è famoso per le sue curve ampie e regolari, per una percorrenza in auto assolutamente piacevole e rilassante, anche per i panorami straordinari che è possibile ammirare lungo tutto il percorso. Infatti, la vista dal passo è semplicemente spettacolare. È possibile osservare i monti Nuvolau e Averau, ma anche ampie e verdi distese d’erba e prati fioriti, circondate da fitti boschi. Anche in questo caso il periodo migliore è sempre il periodo estivo, quando la strada è completamente libera dalla neve ed è possibile percorrere il tragitto in auto, accompagnati da un clima mite.
Il Rifugio Passo Giau potrebbe essere anche una sosta ideale lungo il tragitto, per una pausa rigenerante assaporando i piatti tradizionali locali.
Passo della Spluga, tra Italia e Svizzera
Infine, un altro passo alpino che merita di essere percorso ed esplorato è il Passo della Spluga. Questo passo alpino collega la Valchiavenna, un gioiello incastonato tra cascate e montagne, in Italia, con il canton Grigioni, in Svizzera. Si trova a 2113 metri di altitudine e segue un’antica via commerciale che veniva utilizzata in epoca Romana, una strada in grado di offrire un’esperienza di guida variegata. Infatti, sono presenti diversi tratti di strada più tranquilli e rilassanti e tratti che si possono definire più impegnativi, dove la strada si restringe e dove sono presenti curve più strette.
Fra i passi alpini menzionati, questo passo che collega Italia e Svizzera è probabilmente il meno frequentato, caratteristica che lo rende ideale per chi cerca un’esperienza più autentica ed intima per le proprie vacanze o per un weekend fuori porta. Lungo tutto il Passo della Spluga è possibile ammirare paesaggi di grande bellezza, con laghi di montagna, gole profonde e piccoli e affascinanti borghi alpini. Il passo alpino è aperto, generalmente, da giugno a settembre, periodo ideale anche per visitare, con un clima mite, il lago di Montespluga, un luogo di rara bellezza, dove la natura regna sovrana.
Come affrontare i passi alpini?
Affrontare i passi alpini in auto richiede una certa preparazione sotto due punti di vista: la pianificazione del viaggio ed in termini di guida. Infatti, prima di partire è importante assicurarsi che l’automobile sia in perfetti condizioni, soprattutto prestando particolare attenzione ai freni, ma anche agli pneumatici, che devono essere adatti per percorrere questo tipo di strade. Inoltre, prima di partire è necessario informarsi sulle condizioni meteo e sulla percorribilità dei passi, che potrebbero essere chiusi in determinati casi, per evitare eventuali incidenti e disservizi lungo il percorso.
Nei periodi di maggiore afflusso la percorrenza su questi tratti potrebbe essere molto rallentata a causa del traffico, di conseguenza potrebbe essere utile pianificare eventuali spostamenti la mattina presto oppure nel tardo pomeriggio, così da godersi il panorama unico che circonda queste strade in tutta tranquillità.
Se si decide di attraversare questi passi alpini, un ulteriore consiglio è quello di pianificare, durante il tragitto, eventuali soste. Lungo il percorso, infatti, è possibile fare escursioni nella natura, arrampicate e gite in mountain bike. Tutte attività che consentono di vivere nel migliore dei modi l’ambiente montano ed immergersi in un’atmosfera di pace e tranquillità, creando ricordi indimenticabili.