E se la città più fredda d'Europa venisse abbandonata durante il più glaciale degli inverni? Lo scenario sembrerebbe quasi apocalittico, degno di un sequel di Frozen dove la città di Arendelle è stata abbandonata a se stessa. Ma le foto che vedete in questa gallery non fanno parte del set di un disaster movie, sono istantanee di vita reale, in Russia.
Ci troviamo a Vorkuta, nella quarta città più grande a nord del Circolo Polare Artico. Il territorio russo è famoso per essere il più freddo di tutta Europa. Qui, le temperature in inverno, possono scendere fino a -50 gradi sotto lo zero.
Quando l'inverno arriva con le sue drammatiche temperature, diventa protagonista assoluto delle strade, complice l'assenza della popolazione che, anno dopo anno, si fa sempre più pesante.
In questa piccola località della sconfinata Russia si ha la sensazione di vivere all'interno di un luogo che non ha spazi temporali né limiti geografici, ma resta lì, sospeso nel tempo.
A Vorkuta, infatti, ogni anno le persone abbandonano la città trasferendosi in un luoghi più confortevoli e prosperi. Gli edifici e le case di questa Arendelle europea, quindi, vengono lasciati così, in balia del tempo e della natura.
Situata a Russia, nella parte dell'Artico europeo, Vorkuta fu costruita nel 1932 per volontà di Stalin. Col tempo il villaggio divenne meta ambita per merito delle miniere circostanti all'interno delle quali lavoravano oltre 70000 prigioniere.
Ma l'esaurimento delle miniere e il crollo dell'Unione Sovietica hanno segnato drasticamente il destino di Vorkuta portando la città allo spopolamento di massa.
Così oggi, quel che resta della vecchia e fiorente città sono centinaia di edifici sepolti sotto il ghiaccio e plasmanti dalla natura in inedite e suggestive architetture.
Nonostante il suo destino di città fantasma, le fotografie di Vorkuta in inverno restituiscono immaginari tra il favolistico e l'inquietante. La neve e il ghiaccio, infatti, si sono impossessati degli spazi che un tempo appartenevano alle persone.
Una località dimenticata dall'uomo e anche dal tempo che restituisce degli scenari apparentemente incontaminati dove a decidere, le ultime sorti della città, è l'incontrastata natura.